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Giarratana (Sicilia): cosa vedere nel piccolo comune in provincia di Ragusa

Giarratana, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Giarratana dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il centro abitato di Giarratana, ordinato e in armonia con il declivio che ne ospita il nucleo urbano, è popolato da sole 3.000 anime e si rivela come uno dei più piccoli comuni della provincia di Ragusa, capoluogo da cui dista una ventina di chilometri. Monti, colline, pianure e morbidi rilievi contraddistinguono il suo hinterland costellato peraltro di vulcaniti e rocce sedimentarie, insomma un paesaggio ideale per accogliere la cosiddetta “perla degli Iblei”. Volendo essere geograficamente precisi, Giarratana si estende fra l’antico vulcano spento denominato Monte Lauro e la diga di Santa Rosalia, dunque entro una dimensione in equilibrio con un ecosistema sensibile e idoneo all'antropizzazione.

Storia

Delle origini antiche del borgo si è a lungo disquisito negli anni, ma le prime vere notizie risalgono alla dominazione sveva e alla concessione nel 1195 dell’allora feudo a Rinaldo Acquaviva da parte del re Enrico IV di Svevia. Fra le casate che amministrarono Giarratana (il nome deriva dal latino cerrus, ossia quercia, abbondante nel circondario boschivo) si ricordano in particolare i Settimo. L’odierno paese non corrisponde al vecchio poiché i primigeni genius loci e ubicazione territoriale decaddero (quanto resta si concentra nel sito Terravecchia) in seguito al catastrofico terremoto del 1693, un evento che causò la drastica traslazione del comune laddove oggi si trova. Giarratana fu dunque ricostruito ex novo.

Cosa vedere a Giarratana

Turisticamente la località appare assai appetibile e un gran merito va attribuito certamente a u cuozzu, la sua parte alta che costituisce il cuore storico, un contenitore di memorie ataviche, un museo a cielo aperto in grado di testimoniare in qualità di diario vivente usi, tradizioni e costumi di un intero popolo evolutosi insieme al proprio preziosissimo abitato. Per il suo eccezionale valore, il sito è stato eletto “bene demo-etno-antropologico Ibleo" dalla Soprintendenza ai Beni Culturali.

Siamo in Sicilia ed è logico aspettarsi una folta presenza di luoghi di culto. In effetti i templi cristiani proprio non mancano a Giarratana, dove si fregia di gran blasone la Chiesa di Sant’Antonio Abate, costruzione barocca di cui bisogna attentamente osservare e ammirare il bellissimo pavimento realizzato in pietra asfaltica e ceramiche riconducibili al Settecento. Luccichii e bagliori provengono dai pregiatissimi stucchi in oro zecchino, sui quali si riflettono i lumi che filtrano dalla vetrata istoriata raffigurante Sant’Antonio e la Madonna della Neve.

È in stile barocco anche la Chiesa di San Bartolomeo, il cui ambiente interno viene messo in risalto principalmente dalla grande quantità di marmi, di decorazioni a tema floreale e affreschi, vedere la Gloria di San Bartolomeo. La Chiesa Madre di Maria Santissima Annunziata e San Giuseppe presenta un doppio volto, poiché la facciata neoclassica, la struttura a pianta basilicale e croce latina lasciano trasparire evidente sontuosità, mentre il suo ventre preferisce austerità e semplicità che rasentano il minimalismo architettonico. Belle la pala dell’Annunziata e la pala delle Anime Purganti, entrambe di fine XVIII secolo. Rimane da vedere la minuscola Chiesa della Madonna delle Grazie.

L’epoca antica è ricalcata dalla cittadella greca fortificata di Kasmenai, dall’imperiale Villa Romana ascrivibile al III secolo d.C. (coeva alla Villa Rustica ubicata in contrada Margi) e infine dall’Ipogeo di Calaforno, un tesoro che rimanda al bagaglio archeologico di Giarratana, già indagato dalla mostra “Giarratana e il suo territorio. Storie del passato”, un esaustivo percorso espositivo con sede nei locali di Palazzo Barone, dove coabita anche il Museo Ibleo dell’Emigrazione.

Eventi, sagre e manifestazioni

Il folklore cittadino è permeato in maggioranza da feste e ricorrenze religiose assai spettacolarizzate, si pensi alla Festa di Sant’Antonio Abate il 17 gennaio e al doppio appuntamento (marzo e settembre) con la Festa di San Giuseppe, all’estiva Festa di Maria Santissima della Neve e a San Bartolomeo Apostolo celebrato ad agosto. Giarratana si trasforma in una dinamica sequela di quadri viventi in occasione del natalizio Presepe Vivente.

Fuori del coro va in scena la Sagra della Cipolla: Giarratana è famosa per questo prodotto evinto da terre a spiccata vocazione agricola. In ambito enogastronomico doveroso segnalare il gustoso torrone a base di mandorle e miele locali.

Come arrivare a Giarratana

Da Ragusa si percorre semplicemente la SS 194 che arriva a Giarratana; dal continente i treni giungono alla stazione del capoluogo e da qui si prosegue in autobus fino al borgo; l’aeroporto più vicino è quello di Comiso.

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