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Itinerario siculo: Isole Eolie, Mondello e la normanna Cefalù

Sicilia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sicilia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Cominciamo questa breve guida alle località turistiche sicule, descrivendovi la più meridionale delle isole Eolie, una delle «Sette sorelle del Sole», come vengono anche chiamate le isole che compongono l'arcipelago, nato secondo la leggenda dal Fuoco e dal Vento. Questo selvaggio scoglio, non molto distante dalla Sicilia, pare al confine tra inferno e paradiso. Le acque del mare battono su rocce eruttate da ben quattro crateri, il più grande dei quali, il Vulcano delle Fossa (dove i Ciclopi ebbero la loro fucina), di tanto in tanto si esibisce in pennacchi di fumosulfureo. La caratteristica di Vulcano, aspra e selvaggia, con le sue intatte bellezze naturali, è costituita dall'altipiano il più vasto delle Eolie, formato da lave, banchi di tufi,. depositi quaternari e solcato da profondi valloni. E cinto alle spalle da colline ondulate che digradano verso il mare. Dal punto di vista turistico Vulcano è forse la più «chic» delle Eolie. Gli alberghi e le ville sono nella zona dell'istmo, sull'ampia spiaggia nera di Ponente e nella zona del portodi Levante, mentre la maggior parte degli isolani vive a Piano di Vulcano, un borgo di case sparse fra gli alberi.

Ecco l'isola di Stromboli dove, secondo la leggenda, sorgeva un tempo la reggia di Eolo. Ora sulle falde orientali, in mezzo a un manto verde, sono sorte tipiche casette e moderne villette di un bianco accecante, che contrasta con le scurissime alte pareti a strapiombo sul mare. L'isola, di una selvaggia bellezza, offre nere spiagge vulcaniche, un mare limpido e un'atmosfera primitiva. Ben equipaggiati e allenati, in tre-quattro ore di camminata si sale al cratere, dal quale si gode poi una stupenda vista panoramica su tutte le Eolie.

Lipari è la più grande isola dell'arcipelago delle Eolie, e probabilmente fu la prima, alcune migliaia di anni fa, a essere abitata. La cittadina conta tredicimila abitanti che d'estate si raddoppiano per l'afflusso turistico. La natura è la più varia delle Eolie. Da una parte l'isola è tutta bianca per le cave di pomice, mentre dall'altra è tutta nera di ossidiana, una roccia dura e lucida che è usata nell'industria delle ceramiche. Interessante è il Museo Eoliano, che ha sede in un castello cinquecentesco e dove è visibile la storia dell'arcipelago.

Anche dall'alto Panarea appare nella sua struggente bellezza, affacciata su un mare stupendo e con quelle casette bianche e illuminate dal sole che si stagliano in contrasto con la scura roccia vulcanica che si protende alle spalle. Definita la «Regina delle Eolie» (anche per le possibilità ricettive) presenta una bellissima baia (Calajunco), un villaggio preistorico, un'infinità di grotte. Affascina inoltre la corona di isolotti che la circondano e sembrano difenderla dal minaccioso Stromboli che si erge sullo sfondo.

Mondello, situata lungo l'arco della pittoresca baia chiusa tra il Monte Pellegrino e il Monte Gallo. Mondello è la maggiore località balneare della Sicilia. Gode di ottimo clima, tiepido d'inverno e temperato d'estate da un venticello quasi permanente. Come si può vedere, recentemente è sorta una cittàgiardino con numerosi villini e grandi stabilimenti balneari. All'estremità nord della baia, percorsa da un ampio viale ad aiuole, c'è la borgata peschereccia di Mondello (resa ancor più evidente da un porticciolo che ospita anche imbarcazioni da diporto).
Qui si trova una torre cilindrica, avanzo di un antico castello, dominata dallo sperone roccioso del Monte Gallo, che si prolunga in mare con una lingua di terra su cui sorge la Torre Mondello. Mondello offre, oltre a varie gite in barca, una grande varietà di passeggiate, alla portata di tutti, non ultimi quelli sul monte Pellegrino, dai quali si gode uno stupendo panorama. Il Monte Pellegrino, va ricordato, venne definito da Goethe il più bel promontorio del mondo; è una caratteristica montagna calcarea che chiude a nord-ovest il golfo di Palermo.

Arrivati a Cefalù vi colpirà la maestosa cattedrale, una delle più belle chiese del periodo normanno e che conferisce alla cittadina balneare siciliana il fascino indiscutibile di un periodo storico ben preciso. Cefalù, come la nostra immagine lascia intuire piuttosto chiaramente, giace ai piedi di un'alta e imponente rupe a picco protesa sul mare. Fu chiamata Cephaloedium dalla forma (a testa) della roccia che la domina. Sorse in epoca preellenica, forse sull'alto del promontorio, a oriente del, quale si sono trovati documenti di vita preistorica in alcune grotte. E ricordata, storicamente, per la prima volta nel 396 a.C., quando concluse un trattato con il cartaginese Imilcone. Dopo greci e romani, l'abitarono i bizantini e in seguito fu preda degli arabi. Nel 1063 fu presa dal conte Ruggero; Ruggero II vi fondò il duomo e rinnovò la sede vescovile. Pare che il duomo venne fatto erigere per un voto fatto durante una tempesta. La facciata è chiusa tra due poderose torri e caratterizzata da un ultimo piano rientrante.

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