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Arki (Grecia), un'isola tranquilla, lontana dalle tratte turistiche

Arki, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Arki dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Se approdate ad Arki, piccola isola greca del Dodecaneso, non ci sarà nulla che possa distrarvi da Arki stessa. Nessuna auto, nessun ingorgo confusionario, addirittura nessuna folla di visitatori che possa distogliervi dai profumi freschi del sale e della macchia mediterranea, dalla musica dolce di gabbiani e brezza tra i pini, dalla carezza suadente di un sole generoso. Scoprirete infatti una delle poche località della Grecia ad essere ancora davvero incontaminate, poco conosciute dai turisti e intrise di un’atmosfera senza tempo: non una semplice isola incorniciata da spiagge da cartolina, ma una pepita aspra modellata dal mare, circondata da una spruzzata di isolotti che compongono un vero e proprio arcipelago in miniatura.

Se si contano anche gli scogli più piccoli si può dire che l’arcipelago comprenda 10 isole: a ovest di Arki se ne sta Patmos, a sud si riconosce la sagoma di Lipsi – vicinissima e nitida come se la si potesse toccare- a est, in lontananza, si vedono Agathonisi e Farmakonisi, e infine verso nord si incontrano Samos e Fourni. Arki, per essere la caposquadra di un gruppo così affascinante, è veramente piccola: meno di 7 kmq di superficie, che tuttavia sono bordati da ben 25 km di calette frastagliate, e si rivelano più che sufficienti per racchiudere scenari sublimi, frinire di cicale e profumi inebrianti. A prima vista sembra un’isola schiva, ruvida, fatta apposta per non ospitare nessuno, con la pelle arida e intricata di arbusti spinosi. Ma proprio qui sta il segreto della sua bellezza, e chi entra in sintonia con l’isola impara a rispettare il suo silenzio.

Gli abitanti che vi risiedono stabilmente sono meno di 50, e se non fosse per qualche barcone carico di turisti che di tanto in tanto fa sosta qui dal porto di Patmo, Arki non sarebbe mai affollata. Gli alloggi disponibili sono molto limitati, ma soltanto verso ferragosto, per sicurezza, è bene prenotare una stanza: per il resto dell’anno è sempre facile trovare un letto, magari incorniciato da una tipica casetta bianca dalle finestre blu, e si ha la sensazione familiare che l’isoletta ci stesse aspettando. L’elettricità e l’acqua calda sono garantite e sfruttano l’energia solare, in modo che in caso di black out l’isola sia autosufficiente, ma a parte questi “comfort” non ci sono grandi servizi turistici: ciascuno deve inventare la propria vacanza.

Una vacanza che solitamente ha la base principale lungo la costa, nelle varie spiagge: lungo il litorale basso si susseguono calette di roccia suggestive, che abbracciano specchi d’acqua punteggiati di scogli; tra i sassi si scoprono tantissime specie di molluschi e guizzano pesci di ogni tipo, che insieme ai gamberoni vanno a rimpinguare i menu delle poche taverne isolane, dove si servono prodotti freschissimi cucinati in modo semplice e irresistibile. A Marathi, piccolo scoglio al largo di Arki, oltre all’arenile splendido ci sono due pensioni a gestione familiare, estremamente accoglienti, che fanno servizio di ristorazione e propongono delle vere e proprie delizie.

La spiaggia più bella di Arki è forse la Baia di Tiganakia, nella parte meridionale dell’isola, raggiungibile in barca dal porticciolo principale. Qui il mare, incredibilmente trasparente, sembra proprio non voler nascondere il fondale: tra i bagliori che il sole disegna sulla superficie increspata, è facile osservare i sassi, i pesci e le conchiglie immerse nell’acqua. Soltanto lontano dalla spiaggia, dove il mare è più profondo, diventa di un colore così intenso che pare racchiudere tutte le possibili sfumature del blu.

C’è solo un momento dell’anno in cui il silenzio e la quiete di Arki si lasciano invadere da un chiasso allegro: è il 23 di agosto, quando si celebra la Vergine Maria con una grande festa che unisce sacro e profano. Dopo la cerimonia religiosa ci si concede un lauto banchetto a base di prodotti tipici e si assiste ai balli tradizionali greci.

Per raggiungere Arki si può volare agli aeroporti di Patmo, Samo, Kalymno o Leros, per poi proseguire in traghetto. Ecco la rotta delle barche che arrivano sull’isola: Kalymnos - Leros - Lipsi - Patmos - ARKI - Agathonisi - Samo (Pythagorio) - Agathonisi - ARKI - Lipsi - Patmos - Lipsi - Leros - Kalymnos

Anche ad Akri, come in ogni isola greca che si rispetti, il clima mediterraneo è una vera coccola per il corpo e lo spirito. Temperature sempre miti, brezza gradevole anche nei mesi più caldi e tante, lunghissime, ore di sole, ne fanno un paradiso per chi ha bisogno di recuperare le energie: le temperature medie del mese più freddo, gennaio, vanno da una minima di 6°C a una massima di 14°C, mentre in luglio, il mese più caldo, oscillano tra i 19°C e i 32°C. Le precipitazioni sono quasi assenti nei mesi estivi, e toccano il picco massimo in dicembre, quando piove anche per 15 giorni.
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 Pubblicato da - 15 Luglio 2011 - © Riproduzione vietata

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