Cargese (Francia): visita alle spiagge e al borgo della Corsica
Cargese, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cargese dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La corsa Cargese, 1.134 abitanti e una ridente posizione sul mare, conserva ancora oggi un accentuato substrato ellenico, poiché la sua storia rimanda al 1676, quando oltre 700 famiglie greche trovarono rifugio in Corsica dopo essere sfuggite alla dominazione turca; i componenti, scherniti dalla popolazione autoctona ed etichettati come profughi, traslarono il proprio interesse prima a Ajaccio, poi a Cargese, dove si trasferirono nel 1769 trovandovi pace dal 1797, una volta placatesi le schermaglie con i Corsi rivoluzionari. La località ha instaurato in tempi moderni un gemellaggio con Oitylo, la città d’origine degli immigrati greci che vi ha in qualche modo proiettato lo spirito antico.
Detto ciò e ritenendolo introduzione fondamentale, si passi a tessere le lodi vere e proprie di una cittadina tranquilla che, con i suoi vicoli silenti le sue casette caratteristiche, si affaccia su una baia accarezzata da acque turchesi di paradisiaca bellezza e dalla morfologia diversificata entro quello specchio limpido ch’è il golfo di Sagone.
Le abitazioni si fregiano di mura bianche che contrastano col blu delle persiane, un aspetto questo che ben si concilia con la magnifica chiesa ortodossa e le rovine delle chiese romaniche, dei castelli e di Paomia.
Il patrimonio architettonico va indagato nel dettaglio e un tour di visita è caldamente consigliato per apprezzarne gli elementi principali: la chiesa di San Spiridione (la cosiddetta Chiesa Greca) dà man forte alla chiesa dell’Assunta (detta anche Chiesa Latina) e alla Torre di Omigna, prima di passare alla cappella di Sant’Erasmo e ai resti della cappella di Santa Barbara e Sant’Elia a Paomia, dove si può osservare anche un antico menhir. Il litorale ospita ben quattro spiagge distinguibili per tratti e particolari: si prenda, ad esempio, la spiaggia del Pero, obiettivamente la più attraente della zona soprattutto per la possibilità data ai turisti di praticare diversi sport come windsurf, surf e kayak; la spiaggia del Chiuni è invece molto indicata per i nuclei famigliari in quanto facilmente accessibile e dal basso fondale che scende gradualmente, così da permettere un dolce ingresso in acqua agli anziani e ai bambini.
Una più marcata trasparenza del mare si rileva a Menasina – nella quale è consentita la fruizione degli spazi ai cani, per somma gioia dei loro padroni - mentre per coloro che ambiscono a intimità e raccoglimento è a disposizione la piccola spiaggia di Topini.
Una valida variante ai tradizionali bagni estivi corrisponde ad attività escursionistiche lungo il sentiero che parte da Revinda arrivando al monte Cinto, rilievo ricco di torrenti e coperto a fondovalle da folti boschi di castagni. Un itinerario, insomma, che vale davvero la pena seguire. Non solo di giorno ma anche di sera si può passeggiare nell’incantevole porticciolo, esaltato specialmente dalla luce del sole al tramonto, un autentico sogno a occhi aperti per i malati di romanticismo.
Cargese è inoltre inscritto nel giro del Grand Bleu, barca preposta a traghettare i turisti alla scoperta degli angoli più favolosi dell’area, tra i quali si nominino Calanche di Capo Rosso, la spiaggia di Airone, il villaggio di Girolata e la Riserva naturale di Scandola, toccando grotte e insenature ancora all’arcaico stato selvaggio. Il tour fa tappa a Girolata, dove si sosta per ca. 2 ore per pranzare al ristorante od organizzare un picnic fronte mare.
Il territorio si palesa in parte ancora incontaminato pur ospitando diverse strutture ricettive complete di ogni tipologia di servizi: si possono trovare campeggi attrezzati (Camping Torraccia), Residence (Residenza Alivetu), Bed & Breakfast e appartamenti in affitto qualora si voglia preservare la propria indipendenza risparmiando considerevolmente.
Le principali manifestazioni locali corrispondono alle Feste Pasquali, al lunedì di Pentecoste e alla Festa dei bambini a metà luglio.
Come arrivare
A Cargese non esiste né un aeroporto né un porto commerciale, ergo la si può raggiungere – una volta sbarcati in Corsica – percorrendo la strada che collega la zona industriale di Ajaccio a Calvi costeggiando il mare; in alternativa c’è la strada di Vico. L’aeroporto più vicino (cosi come il porto) si trova ad Ajaccio, distante 30-45 minuti da Cargese.
Detto ciò e ritenendolo introduzione fondamentale, si passi a tessere le lodi vere e proprie di una cittadina tranquilla che, con i suoi vicoli silenti le sue casette caratteristiche, si affaccia su una baia accarezzata da acque turchesi di paradisiaca bellezza e dalla morfologia diversificata entro quello specchio limpido ch’è il golfo di Sagone.
Le abitazioni si fregiano di mura bianche che contrastano col blu delle persiane, un aspetto questo che ben si concilia con la magnifica chiesa ortodossa e le rovine delle chiese romaniche, dei castelli e di Paomia.
Il patrimonio architettonico va indagato nel dettaglio e un tour di visita è caldamente consigliato per apprezzarne gli elementi principali: la chiesa di San Spiridione (la cosiddetta Chiesa Greca) dà man forte alla chiesa dell’Assunta (detta anche Chiesa Latina) e alla Torre di Omigna, prima di passare alla cappella di Sant’Erasmo e ai resti della cappella di Santa Barbara e Sant’Elia a Paomia, dove si può osservare anche un antico menhir. Il litorale ospita ben quattro spiagge distinguibili per tratti e particolari: si prenda, ad esempio, la spiaggia del Pero, obiettivamente la più attraente della zona soprattutto per la possibilità data ai turisti di praticare diversi sport come windsurf, surf e kayak; la spiaggia del Chiuni è invece molto indicata per i nuclei famigliari in quanto facilmente accessibile e dal basso fondale che scende gradualmente, così da permettere un dolce ingresso in acqua agli anziani e ai bambini.
Una più marcata trasparenza del mare si rileva a Menasina – nella quale è consentita la fruizione degli spazi ai cani, per somma gioia dei loro padroni - mentre per coloro che ambiscono a intimità e raccoglimento è a disposizione la piccola spiaggia di Topini.
Una valida variante ai tradizionali bagni estivi corrisponde ad attività escursionistiche lungo il sentiero che parte da Revinda arrivando al monte Cinto, rilievo ricco di torrenti e coperto a fondovalle da folti boschi di castagni. Un itinerario, insomma, che vale davvero la pena seguire. Non solo di giorno ma anche di sera si può passeggiare nell’incantevole porticciolo, esaltato specialmente dalla luce del sole al tramonto, un autentico sogno a occhi aperti per i malati di romanticismo.
Cargese è inoltre inscritto nel giro del Grand Bleu, barca preposta a traghettare i turisti alla scoperta degli angoli più favolosi dell’area, tra i quali si nominino Calanche di Capo Rosso, la spiaggia di Airone, il villaggio di Girolata e la Riserva naturale di Scandola, toccando grotte e insenature ancora all’arcaico stato selvaggio. Il tour fa tappa a Girolata, dove si sosta per ca. 2 ore per pranzare al ristorante od organizzare un picnic fronte mare.
Il territorio si palesa in parte ancora incontaminato pur ospitando diverse strutture ricettive complete di ogni tipologia di servizi: si possono trovare campeggi attrezzati (Camping Torraccia), Residence (Residenza Alivetu), Bed & Breakfast e appartamenti in affitto qualora si voglia preservare la propria indipendenza risparmiando considerevolmente.
Le principali manifestazioni locali corrispondono alle Feste Pasquali, al lunedì di Pentecoste e alla Festa dei bambini a metà luglio.
Come arrivare
A Cargese non esiste né un aeroporto né un porto commerciale, ergo la si può raggiungere – una volta sbarcati in Corsica – percorrendo la strada che collega la zona industriale di Ajaccio a Calvi costeggiando il mare; in alternativa c’è la strada di Vico. L’aeroporto più vicino (cosi come il porto) si trova ad Ajaccio, distante 30-45 minuti da Cargese.