Chenonceaux e il Castello di Chenonceau nella valle della Loira
Chenonceaux, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Chenonceaux dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Tra i numerosi splendidi castelli disseminati lungo il corso della Loira, uno in particolare colpisce l'attenzione e la fantasia dei visitatori di tutto il mondo per la sua caratteristica collocazione: è il Castello di Chenonceau, interamente costruito sull'acqua del fiume Cher e sostenuto da una serie di archi le cui fondamenta poggiano sul letto del corso d'acqua.
Dall'abitato di Chenonceaux un viale che attraversa la tenuta conduce al piazzale d'ingresso del cosiddetto “Castello delle Dame”, appellativo derivante dall'intensa storia vissuta dalle proprietarie dell'edificio, costruito nella prima metà del XVI secolo per accontentare Caterina Briçonnet, moglie del tesoriere del re.
Alla morte dei padroni di casa, il castello passò dapprima nelle mani del governatore di Montmorency, e successivamente in quelle di Enrico II che, nonostante fosse sposato con Caterina de' Medici, lo donò alla propria favorita, ovvero l'affascinante Diana di Poitiers.
Tra invidie e gelosie, alla morte del sovrano, Caterina cacciò Diana convincendola ad accettare in cambio un altro celebre castello, nello specifico quello di Chaumont. Eliminata dalla scena la rivale di una vita, Caterina de' Medici poté dedicarsi alla cura dei giardini ed al restauro di alcune ali dell'edificio, che vennero implementate ed ampliate.
Alla morte della nobildonna, sul finire del XVI secolo, il castello venne ceduto a Luisa di Lorena, moglie di Enrico III, la quale tuttavia non riuscì a godere della magnificenza della struttura poiché dalla morte del marito vi si ritirò in un profondo lutto trasformando di fatto uno dei più affascinanti castelli del mondo in un luogo di dolore e reclusione, come ancora testimoniano i colori cupi dell'arredamento della sua camera.
La “telenovela” delle potenti proprietarie dello Château de Chenonceau non terminò con la morte di Luisa; la successione naturale lo portò ad entrare nel patrimonio della duchessa Francesca di Lorena, prima di intraprendere un intenso percorso di passaggi di proprietà e vicissitudini legate alle guerre combattute dalla Francia nei secoli seguenti.
Le signore che dominarono il castello ebbero tutte ottimo gusto nell'effettuare modifiche strutturali e nel creare gli splendidi giardini che ancora oggi si possono ammirare e che costituiscono una buona parte del fascino del complesso, anche se risulta evidente come sia proprio il riflesso del castello sulle acque che scorrono placide sotto le sue arcate a donare all'insieme il suo caratteristico aspetto fiabesco.
La storia dello Château vide poi, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, l'ultima cessione, quando fu acquistato dalla famiglia alto-borghese dei Menier, la quale destinò inizialmente la stanza-galleria sul fiume ad un improvvisato uso ospedaliero; anche successivamente non poté intervenire alla sua ristrutturazione fino al termine del secondo conflitto mondiale, dopo che il castello aveva svolto la funzione di collegamento e rifugio verso la zona del paese libera dall'occupazione nazista.
All'interno della struttura, oggi adibita a museo, sono conservate le stanze e gli arredamenti del Cinquecento, così come numerosi dipinti ed alcuni arazzi fiamminghi che adornano la Sala delle Guardie dell'epoca d'oro dei sovrani di Francia; tra i grandi nomi della pittura mondiale della collezione privata spiccano quelli del Correggio, di Rubens e del Tintoretto, solo per citarne alcuni, presenti con opere di indiscusso valore.
La spettacolarità della struttura e della sua posizione sono già motivi validi per visitare il castello, ma se ciò ancora non bastasse, gli eleganti giardini antistanti – realizzati e curati personalmente dalle dame che ne furono proprietarie – potranno invogliare i visitatori ad una passeggiata, magari portando i bambini a scoprire le labyrinthe, un labirinto circolare di siepi di tasso di 1500 metri quadrati immerso nel cuore del parco.
Chenonceau è oggi il più visitato di tutti i Castelli della Loira, nonché la seconda residenza Reale più visitata dai turisti, preceduta solamente dalla Reggia di Versailles, a Parigi.
Come arrivare? In generale, l'ideale per una visita ai numerosi Castelli della Loira è spostarsi in autonomia con un proprio mezzo, poiché gli edifici si trovano praticamente tutti in zone di campagna; a Chenonceau è possibile effettuare una visita libera con un dépliant fornito all'ingresso o con l'apposita audio-guida, disponibile anche in italiano.
Tra le località principali nelle immediate vicinanze del Castello di Chenonceau si trova Tours, distante 35 km in direzione ovest, e Blois, 35 km più a nord-est.
Chi proviene da Parigi in auto può percorrere l'autostrada A10 oltrepassando Orléans ed uscendo a Blois, proseguendo verso sud sulla D751 e D764 in direzione di Montrichard ed infine seguendo l'indicazione per “Château de Chenonceau”.
Per maggiori informazioni riguardanti la programmazione degli eventi, gli orari di apertura e le tariffe aggiornate, consultate il sito internet ufficiale: chenonceau.com/it
Dall'abitato di Chenonceaux un viale che attraversa la tenuta conduce al piazzale d'ingresso del cosiddetto “Castello delle Dame”, appellativo derivante dall'intensa storia vissuta dalle proprietarie dell'edificio, costruito nella prima metà del XVI secolo per accontentare Caterina Briçonnet, moglie del tesoriere del re.
Alla morte dei padroni di casa, il castello passò dapprima nelle mani del governatore di Montmorency, e successivamente in quelle di Enrico II che, nonostante fosse sposato con Caterina de' Medici, lo donò alla propria favorita, ovvero l'affascinante Diana di Poitiers.
Tra invidie e gelosie, alla morte del sovrano, Caterina cacciò Diana convincendola ad accettare in cambio un altro celebre castello, nello specifico quello di Chaumont. Eliminata dalla scena la rivale di una vita, Caterina de' Medici poté dedicarsi alla cura dei giardini ed al restauro di alcune ali dell'edificio, che vennero implementate ed ampliate.
Alla morte della nobildonna, sul finire del XVI secolo, il castello venne ceduto a Luisa di Lorena, moglie di Enrico III, la quale tuttavia non riuscì a godere della magnificenza della struttura poiché dalla morte del marito vi si ritirò in un profondo lutto trasformando di fatto uno dei più affascinanti castelli del mondo in un luogo di dolore e reclusione, come ancora testimoniano i colori cupi dell'arredamento della sua camera.
La “telenovela” delle potenti proprietarie dello Château de Chenonceau non terminò con la morte di Luisa; la successione naturale lo portò ad entrare nel patrimonio della duchessa Francesca di Lorena, prima di intraprendere un intenso percorso di passaggi di proprietà e vicissitudini legate alle guerre combattute dalla Francia nei secoli seguenti.
Le signore che dominarono il castello ebbero tutte ottimo gusto nell'effettuare modifiche strutturali e nel creare gli splendidi giardini che ancora oggi si possono ammirare e che costituiscono una buona parte del fascino del complesso, anche se risulta evidente come sia proprio il riflesso del castello sulle acque che scorrono placide sotto le sue arcate a donare all'insieme il suo caratteristico aspetto fiabesco.
La storia dello Château vide poi, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, l'ultima cessione, quando fu acquistato dalla famiglia alto-borghese dei Menier, la quale destinò inizialmente la stanza-galleria sul fiume ad un improvvisato uso ospedaliero; anche successivamente non poté intervenire alla sua ristrutturazione fino al termine del secondo conflitto mondiale, dopo che il castello aveva svolto la funzione di collegamento e rifugio verso la zona del paese libera dall'occupazione nazista.
All'interno della struttura, oggi adibita a museo, sono conservate le stanze e gli arredamenti del Cinquecento, così come numerosi dipinti ed alcuni arazzi fiamminghi che adornano la Sala delle Guardie dell'epoca d'oro dei sovrani di Francia; tra i grandi nomi della pittura mondiale della collezione privata spiccano quelli del Correggio, di Rubens e del Tintoretto, solo per citarne alcuni, presenti con opere di indiscusso valore.
La spettacolarità della struttura e della sua posizione sono già motivi validi per visitare il castello, ma se ciò ancora non bastasse, gli eleganti giardini antistanti – realizzati e curati personalmente dalle dame che ne furono proprietarie – potranno invogliare i visitatori ad una passeggiata, magari portando i bambini a scoprire le labyrinthe, un labirinto circolare di siepi di tasso di 1500 metri quadrati immerso nel cuore del parco.
Chenonceau è oggi il più visitato di tutti i Castelli della Loira, nonché la seconda residenza Reale più visitata dai turisti, preceduta solamente dalla Reggia di Versailles, a Parigi.
Come arrivare? In generale, l'ideale per una visita ai numerosi Castelli della Loira è spostarsi in autonomia con un proprio mezzo, poiché gli edifici si trovano praticamente tutti in zone di campagna; a Chenonceau è possibile effettuare una visita libera con un dépliant fornito all'ingresso o con l'apposita audio-guida, disponibile anche in italiano.
Tra le località principali nelle immediate vicinanze del Castello di Chenonceau si trova Tours, distante 35 km in direzione ovest, e Blois, 35 km più a nord-est.
Chi proviene da Parigi in auto può percorrere l'autostrada A10 oltrepassando Orléans ed uscendo a Blois, proseguendo verso sud sulla D751 e D764 in direzione di Montrichard ed infine seguendo l'indicazione per “Château de Chenonceau”.
Per maggiori informazioni riguardanti la programmazione degli eventi, gli orari di apertura e le tariffe aggiornate, consultate il sito internet ufficiale: chenonceau.com/it
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