Bamburgh (Inghilterra): il Castello di Lancillotto e la spiaggia
Bamburgh, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Bamburgh dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Giunti nella porzione inglese della costa di Northumberland (siamo dunque a nord-est dell’isola), si è come sopraffatti da una setosa sensazione d’inconsueto rapimento che arride a tutti e cinque i sensi solleticando un’irruenta voglia di declamare versi poetici.
Quest’impeto emozionale, si sappia, va ricondotto non soltanto al suggestivo paesaggio ad avviluppante vocazione, bensì anche all’influenza subdolamente stuzzicosa di Bamburgh, che in Inghilterra si è già da parecchi anni affermata come concitata località vacanziera un po’ per tutti i gusti.
Nel 1464 la Guerra delle due rose imperversò in tutto il territorio e proprio il castello vi andò di mezzo con la conseguenza che venne devastato dagli assalti con l’artiglieria ma non distrutto, sicché la sua struttura venne sapientemente recuperata e consegnata ai postumi per meravigliare.
E’ registrato come listed building, ovvero Monumento Classificato di I Grado, ergo prioritario per la conservazione architettonico-artistica in ambito culturale. La sua importanza si deve al fatto che alla sua edificazione contribuirono nel tempo più dinastie e popolazioni, a cominciare dagli Anglosassoni, cui succedettero i Normanni e dei quali persiste attualmente il nucleo principale. Fu invece Enrico II Plantageneto a occuparsi del mastio, fortificandolo adeguatamente presagendo incursioni scozzesi, che effettivamente si verificarono con una certa assidua insistenza. Provato da un assedio di ben nove mesi nel corso della succitata Guerra delle rose nel 1464, la roccaforte cedette ai colpi inferti dalle milizie armate di Richard Neville.
Una nuova vita arrivò con la presa in proprietà di Sir John Forster, precedente al possesso del vescovo di Durham. Seguì un periodo di progressivo degrado interrotto dall’interesse dell’imprenditore industriale William Armstrong, alla cui famiglia il fortilizio ancora appartiene, concesso nonostante la connotazione privata all’ammirazione pubblica e altresì alla celebrazione di eventi importanti, cerimonie di matrimonio incluse. Tra le sue mura sono persino stati girati film famosi a tema epico cavalleresco, ad esempio gli eclatanti "Ivanhoe" (1952), "El Cid" (1961), "Maria Stuarda, regina di Scozia" (1972), "Elizabeth" (1998) e il più recente "Macbeth" (2015). Nota profonda: lo scrittore inglese Thomas Mallory additò il castello come dimora di Lancillotto, uno dei Cavalieri di Re Artù.
Quest’impeto emozionale, si sappia, va ricondotto non soltanto al suggestivo paesaggio ad avviluppante vocazione, bensì anche all’influenza subdolamente stuzzicosa di Bamburgh, che in Inghilterra si è già da parecchi anni affermata come concitata località vacanziera un po’ per tutti i gusti.
Il Castello di Bamburgh
Lo spazio dedicato alla cultura e alla storia si traduce nell’attenzione data a un titanico monumento di eccezionale richiamo, cioè il castello anticamente chiamato Din Guardi e, più avanti, Bebbanburgh, quando si trovò proiettato a divenire centro focale del regno di Bernicia.Nel 1464 la Guerra delle due rose imperversò in tutto il territorio e proprio il castello vi andò di mezzo con la conseguenza che venne devastato dagli assalti con l’artiglieria ma non distrutto, sicché la sua struttura venne sapientemente recuperata e consegnata ai postumi per meravigliare.
E’ registrato come listed building, ovvero Monumento Classificato di I Grado, ergo prioritario per la conservazione architettonico-artistica in ambito culturale. La sua importanza si deve al fatto che alla sua edificazione contribuirono nel tempo più dinastie e popolazioni, a cominciare dagli Anglosassoni, cui succedettero i Normanni e dei quali persiste attualmente il nucleo principale. Fu invece Enrico II Plantageneto a occuparsi del mastio, fortificandolo adeguatamente presagendo incursioni scozzesi, che effettivamente si verificarono con una certa assidua insistenza. Provato da un assedio di ben nove mesi nel corso della succitata Guerra delle rose nel 1464, la roccaforte cedette ai colpi inferti dalle milizie armate di Richard Neville.
Una nuova vita arrivò con la presa in proprietà di Sir John Forster, precedente al possesso del vescovo di Durham. Seguì un periodo di progressivo degrado interrotto dall’interesse dell’imprenditore industriale William Armstrong, alla cui famiglia il fortilizio ancora appartiene, concesso nonostante la connotazione privata all’ammirazione pubblica e altresì alla celebrazione di eventi importanti, cerimonie di matrimonio incluse. Tra le sue mura sono persino stati girati film famosi a tema epico cavalleresco, ad esempio gli eclatanti "Ivanhoe" (1952), "El Cid" (1961), "Maria Stuarda, regina di Scozia" (1972), "Elizabeth" (1998) e il più recente "Macbeth" (2015). Nota profonda: lo scrittore inglese Thomas Mallory additò il castello come dimora di Lancillotto, uno dei Cavalieri di Re Artù.