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Mississippi (Mississipi): lo stato e il fiume pił lungo degli USA

Mississippi, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Mississippi dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

  • Missisipi Riverboat Cruises
Il Mississippi è uno stato di quasi 3 milioni di abitanti situato nella parte meridionale degli Stati Uniti, confinante a nord con il Tennessee, ad est con l’Alabama, a sud con il Golfo del Messico e ad ovest con la Louisiana e l’Arkansas. Il nome deriva da quello del fiume Mississippi, che definisce il confine occidentale dello stato, il più grande fiume degli USA. Il territorio, scarsamente urbanizzato, è caratterizzato da grandi estensioni di foreste, di querce e cipressi nel nordest e ad ovest, di conifere nelle province sud orientali, oltre che da infinite distese di campi di cotone, puntinati qua e là dalla presenza della pianta simbolo dello stato: la magnolia.

Oltre al Mississippi, altri fiumi importanti che attraversano lo stato sono: il Pearl River, il Big Black River, il Pascagoula, il Tombigbee e lo Yazoo, molti dei quali sfociano all’interno dei maggiori laghi, come l’Arkabutla, il Grenada Lake, il Sardis Lake, ed il Ross Barnell Reservoir, disseminati da nord a sud in una regione quasi totalmente pianeggiante, tanto che la vetta più alta è la cresta di Woodwall coi suoi 806 metri sul livello del mare, che tende a farsi collinosa nelle zone più meridionali, fino a scemare definitivamente in prossimità delle coste sul Golfo del Messico.

Abitato per centinaia di anni da popolazioni native americane, l’odierno territorio del Mississippi assistette alla prima spedizione europea nel 1540, quando il conquistador spagnolo Hernando de Soto guidò un manipolo di uomini attraverso le paludi del litorale fino alle foreste più settentrionali. Tuttavia il primo insediamento rilevante venne fondato solo nel 1699 ad opera di coloni francesi, che si insediarono nei pressi di quella che oggi è Ocean Springs realizzando Fort Maurepas. Il governo del territorio passò poi nella mani degli inglesi, che mantennero il controllo fino al 10 dicembre 1817, anno in cui il Mississippi divenne il ventesimo stato ad entrare a far parte dell’Unione, abbandonata nel 1861 quando decise di unirsi agli Stati Confederati d’America. Gli anni di guerra civile furono qui particolarmente aspri, in un territorio profondamente segnato da divisioni razziali, presenti fin dalla fine del XVIII secolo quando furono decine di migliaia gli schiavi di colore importati dall’Africa per lavorare nelle sterminate distese di cotone della cosiddetta “cotton belt”, la “cintura del cotone”. Conflitti che perdurarono anche a guerra finita e per buona parte del Novecento, sostenuti dagli esponenti della violenta setta del Ku Klux Klan (KKK), invasati incappucciati di bianco che si battevano per sostenere la superiorità della razza bianca attraverso omicidi e torture.

La capitale e la città più grande dello stato è Jackson, quasi 200.000 abitanti, situata nel cuore dello stato a poco meno di 300 chilometri dalle coste del Golfo del Messico. Una delle maggiori attrattive è il Mississippi Museum of Art, che presenta dipinti di grandi maestri come Picasso, Renoir e O’Keeffe; in più, nella Impressions Gallery, mette a disposizione dei più giovani una serie di computer per apprendere le tecniche di utilizzo dei colori, della prospettiva e della profondità, necessarie per ottenere un buon disegno. Si presenta come una sorpresa anche il Russell C. Davis Planetarium, planetario durante la settimana, discoteca per ballare ed ascoltare rock-and-roll nei weekend. E proprio la musica, intesa nel senso più ampio del termine, è una delle caratteristiche che si percepiscono immediatamente passeggiando per Jackson, sede di un’importante casa discografica e patria del blues, oltre che del gospel, ricordati ogni ottobre in un importante festival musicale, l’OUToberfest, secondo solo per quanto riguarda gli eventi cittadini al Crossroads Film Festival, organizzato ad inizio aprile.

Un'altra città degna di nota è Biloxi, fondata nel 1699 ed oggi abitata da 46.000 persone. Il centro è molto grazioso, con le vie incorniciate da alberi di magnolia e siepi di azalee, camelie e rose, e si affaccia su una penisola con circa cinquanta chilometri di costa, ottima per la pesca ed in generale per le attività balneari. Il massimo a tal proposito è l’Harrison County Sand Beach, in pratica un contea-spiaggia, una striscia di sabbia bianca larga quasi cento metri che corre parallela al litorale per una quarantina di chilometri. Altrettanto bella è Deer Island, al largo di Biloxi, raggiungibile partendo dall’East Beach Boulevar. Altri centri da segnalare sono: Clarksdale, 19.700 abitanti, capitale del blues per eccellenza, dove mosse i primi passi da musicista Mackinley Morganfield, passato alla storia come Muddy Waters, ricordato con videotape, registrazioni storiche e foto all’interno del Delta Blues Museum, facente parte della Carnegie Public Library in Delta avenue; e Vicksburg, 20.000 abitanti, legata indissolubilmente agli eventi della Guerra Civile tra Nord e Sud degli Stati Uniti, in quanto le truppe nordiste del generale Grant la assediarono per ben 47 giorni prima di conquistarla, il 4 luglio 1862. A questo proposito è interessante la visita del Vicksburg National Military Park & Cemetery, un parco storico che comprende la zona dove si trovavano le linee di difesa e di attacco dei due eserciti, oltre alla cannoniera USS Cairo, affondata proprio nel 1862. Molto curiosa risulta anche la Biedenharn Candy Company and Museum of Coca-Cola Memorabilia, collocata all’interno dell’edificio dove nel 1894 la celebre bevanda venne imbottigliata per la prima volta.

Per cogliere a pieno la bellezza paesaggistica del Mississippi sono necessariamente da visitare: the Singing River, il “fiume che canta”, un punto del Pascagoula dove il fiume emette davvero un suono che somiglia al rumore di uno sciame d’api in volo, particolarmente percepibile a fine estate e nelle notti d’autunno, al quale gli scienziati stanno ancora cercando di attribuire un’origine; ed il Gulf Islands National Seashore, quattro isole, Petit Bois, Horn, East Ship e West Ship, consacrate al turismo per la bellezza delle spiagge e dei santuari naturalistici. Mentre per poter mettere la parola fine alle visite culturali, sono da passare in rassegna: il Cottonlandia Museum, quattro chilometri ad ovest di Greenwood sulla US 49E, dove si viaggia dall’antichità ai giorni nostri attraverso la storia del delta del Mississippi e della sua gente, profondamente legata a quella del cotone; e l’Elvis Presley Park and Museum, nella cittadina di Tupelo, all’interno della casa dove nacque e visse fino all’età di tre anni il re del rock-and-roll, trasformata in museo con esposizioni di ogni possibile cimelio appartenuto al grande Elvis ”The Pelvis” Presley.

Per chi non ha fretta un grande fascino è fornito dalle "Mississippi River Cruises" le crociere lungo il grande fiume, rese ancora più romantiche se condotte con un classicco battello a vapore, con le grandi ruote che sfiorano le acque con un rituale che sa d'antico. Sono le cosiddette "Steamboats", grandi navi in stile liberty o comunque d'epoca, sulle quali si può ascoltare dell'ottima musica come le struggenti ballate jazz anni '20, mentre si contempla il tramonto sul fiume in un tripudio di colori.

Il clima del Mississippi è subtropicale umido, con estati lunghe ed inverni miti. Le temperature medie variano dai 28 gradi di luglio, ai 10 di gennaio, anche se sono sensibili le differenze tra la parte costiera del paese, decisamente più calda e ventilata, e quella interna, più umida e fresca. Le precipitazioni tendono ad aumentare man mano che si procede verso sud, passando dai 1100 mm di pioggia delle città più settentrionali, ai 1400 mm delle città limitrofe al Golfo del Messico, distribuiti abbastanza uniformemente su tutti i 12 mesi dell’anno. La tarda estate e l’autunno sono le stagione più esposte al rischio di uragani, in risalita dal Messico e dai paesi dell’America Centrale, che colpiscono intensamente soprattutto la parte meridionale dello stato.

Gli aeroporti principali sono l’Aeroporto Internazionale di Jackson e l’Aeroporto Regionale Gulfport-Biloxi, mentre per spostarsi una volta a terra vi sono otto autostrade interstatali che attraversano il Mississippi: I-10, I-20, I-22, I-55, I-59, I-69, I-110 e I-220. I trasporti ferroviari sono gestiti dall’Amtrak.
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