Sequoia National Park (California): visita al parco della Sierra Nevada
Sequoia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sequoia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Il Sequoia National Park, o Parco Nazionale di Sequoia, è un parco nazionale situato nella parte meridionale della Sierra Nevada, 45 chilometri a nord-est di Visalia, all’interno dello stato americano della California. L’area protetta è sostanzialmente la prosecuzione meridionale del Kings Canyon National Park, un parco gestito dal medesimo ente, il National Park Service. Dal punto di vista morfologico, la zona si presenta particolarmente “mossa”, con diverse importanti alture, la più alta delle quali, il Monte Whitney, raggiunge i 4400 metri sul livello del mare risultando una delle vette più alte del continente americano. Come si evince dal nome, l’attrazione principale sono le altissime e vecchissime sequoie giganti.
La fondazione del parco, datata 25 settembre 1890, pone il Sequoia National Park al secondo posto della speciale classifica dei parchi nazionali più antichi degli Stati Uniti, preceduto in vetta solamente dallo Yellowstone National Park, il più antico parco del mondo, istituito nel lontano 1872. Questo terreno montagnoso fu inizialmente dimora degli indiani Monache che, nel corso della stagione estiva, salivano a monte con l’intento di procacciare selvaggina per l’inverno e raccogliere ghiande. L’inizio della sfrenata corsa all’oro nel 1849 pose fine alla ricca parentesi indiana, rapidamente soppiantata da migliaia di minatori provenienti da tutta la costa occidentale degli Stati Uniti. In pochi anni, minatori, taglialegna e allevatori di bestiame riuscirono ad arrecare più danni al territorio che i nativi nel corso di diversi secoli, mettendo in allarme John Muir che, nel 1870, diede inizio ad una battaglia per la difesa della natura del luogo appoggiata dagli ambientalisti di tutta la California. La questione arrivò fin sui tavoli del governo a Washington, da dove partirono le direttive per la creazione dei Parchi Nazionali di Sequoia e General Grant nel 1890. Al di fuori del parco gli scempi proseguirono fino al 1940, anno in cui venne ufficializzata la nascita del prospiciente Kings Canyon National Park.
Il 99,9% delle persone in visita al Sequoia National Park partono con il preciso intento di ammirare le maestose sequoie giganti. Come dargli torto; una volta addentratisi nel parco, superata una prima zona caratterizzata da una vegetazione generalmente bassa e non certo rigogliosa, ci si inizierà ad imbattere nelle prime sequoie, la cui altezza e le cui dimensioni sono ancora qualcosa di immaginabile. Proseguendo ancora lungo il tragitto, si raggiungerà l’inizio della Giant Forest, accuratamente segnalata da cartelli e indicazioni. Varcata la soglia della foresta risulterà impossibile distinguere la sommità degli alberi che, uno dopo l’altro, fanno capolino dal parabrezza della propria automobile. Scendendo a terra e dirigendosi verso i maestosi tronchi attraversati da fitte e nodose venature, si noterà come la corteccia superficiale sia morbida, quasi porosa, caratteristiche che certo non ci si aspetta da alberi millenari che sono chiamati a resistere a temperature anche molto rigide. Oltre alla vista, anche l’olfatto sarà piacevolmente sollecitato grazie ai gradevoli profumi emanati dalle umide cortecce.
La sequoia più famosa, antica e alta del parco è conosciuta come General Sherman. L’assegnazione addirittura di un nome è giustificata dal fatto che dal momento in cui si comincerà a notare la colossale massa dalla forma conico-piramidale delle fronde dell’albero, si sarà a cospetto del più grande essere vivente della Terra, le cui foglie sommitali toccano l’indicibile altezza di 94,8 metri. Altrettanto impressionanti sono i numeri relativi al diametro di base del tronco, che raggiunge gli 11 metri, ed alla datazione della pianta, che avrebbe recentemente compiuto 2.000 anni. Altrettanto imponente è la seconda sequoia del parco: la General Grant.
Superato lo sbalordimento dovuto alla mole delle sequoie, e passata in rassegna la Giant Forest, si scoprirà che la maggior parte del parco è totalmente avulsa dalla presenza delle sequoie. Il Sequoia National Park è infatti prevalentemente un libro aperto sulla spettacolare natura della Sierra Nevada, contraddistinta da laghi, canyon, cascate e alte montagne. Da non perdere la spettacolare vallata del Kern Canyon, che corre da nord a sud nei pressi del confine orientale, ed il Mineral King Canyon, un tempo fiorente zona mineraria e oggi punto di partenza per avventurose escursioni nelle selvagge aree orientali.
Gli itinerari pianificati più interessanti del parco sono tre: il Congress Trail, il Moro Rock Trail e il Tokopah Falls Trail. Il primo è sostanzialmente un percorso che si snoda tra alcune delle sequoie più alte del parco, molte delle quali recano sul tronco i segni scuri del fuoco grazie al quale viene controllato il numero delle piante nel parco ed il concentrato di minerali nel terreno. Il secondo, che conduce dal Crescent Meadow alla cima di Moro Rock, è contraddistinto da scorci mozzafiato attraverso i verdeggianti prati della Sierra Nevada. Mentre grazie al terzo è possibile vedere le spettacolari Tokopah Falls, belle cascate immerse nel bel mezzo della foresta.
A causa dell’elevata altitudine media, il clima è fresco in estate e anche molto freddo in inverno, quando la neve cade copiosa sulle ampie fronde delle sequoie. Oltre al freddo, trovarsi a dover visitare il parco con i percorsi ricoperti di neve non è per niente comodo, per questo si consiglia di partire alla volta del Sequoia National Park in estate, o comunque in primavera, quando la natura si mostra in tutto il suo splendore, il terreno è meno accidentato e la temperatura è ideale per intraprendere escursioni in mezzo al bosco.
Il più importante aeroporto situato nei pressi del parco è il Fresno Yosemite, posizionato all’incirca 70 chilometri a nord-ovest dell’estremità occidentale dell’area protetta. Il parco ha solamente due entrate: la CA-180, proveniente da Fresno, che da accesso diretto al Kings Canyon NP, e la CA-198, qualche decina di chilometri più a sud, sfociante direttamente nel Sequoia NP e per questo chiamata Generals Highway.
La fondazione del parco, datata 25 settembre 1890, pone il Sequoia National Park al secondo posto della speciale classifica dei parchi nazionali più antichi degli Stati Uniti, preceduto in vetta solamente dallo Yellowstone National Park, il più antico parco del mondo, istituito nel lontano 1872. Questo terreno montagnoso fu inizialmente dimora degli indiani Monache che, nel corso della stagione estiva, salivano a monte con l’intento di procacciare selvaggina per l’inverno e raccogliere ghiande. L’inizio della sfrenata corsa all’oro nel 1849 pose fine alla ricca parentesi indiana, rapidamente soppiantata da migliaia di minatori provenienti da tutta la costa occidentale degli Stati Uniti. In pochi anni, minatori, taglialegna e allevatori di bestiame riuscirono ad arrecare più danni al territorio che i nativi nel corso di diversi secoli, mettendo in allarme John Muir che, nel 1870, diede inizio ad una battaglia per la difesa della natura del luogo appoggiata dagli ambientalisti di tutta la California. La questione arrivò fin sui tavoli del governo a Washington, da dove partirono le direttive per la creazione dei Parchi Nazionali di Sequoia e General Grant nel 1890. Al di fuori del parco gli scempi proseguirono fino al 1940, anno in cui venne ufficializzata la nascita del prospiciente Kings Canyon National Park.
Il 99,9% delle persone in visita al Sequoia National Park partono con il preciso intento di ammirare le maestose sequoie giganti. Come dargli torto; una volta addentratisi nel parco, superata una prima zona caratterizzata da una vegetazione generalmente bassa e non certo rigogliosa, ci si inizierà ad imbattere nelle prime sequoie, la cui altezza e le cui dimensioni sono ancora qualcosa di immaginabile. Proseguendo ancora lungo il tragitto, si raggiungerà l’inizio della Giant Forest, accuratamente segnalata da cartelli e indicazioni. Varcata la soglia della foresta risulterà impossibile distinguere la sommità degli alberi che, uno dopo l’altro, fanno capolino dal parabrezza della propria automobile. Scendendo a terra e dirigendosi verso i maestosi tronchi attraversati da fitte e nodose venature, si noterà come la corteccia superficiale sia morbida, quasi porosa, caratteristiche che certo non ci si aspetta da alberi millenari che sono chiamati a resistere a temperature anche molto rigide. Oltre alla vista, anche l’olfatto sarà piacevolmente sollecitato grazie ai gradevoli profumi emanati dalle umide cortecce.
La sequoia più famosa, antica e alta del parco è conosciuta come General Sherman. L’assegnazione addirittura di un nome è giustificata dal fatto che dal momento in cui si comincerà a notare la colossale massa dalla forma conico-piramidale delle fronde dell’albero, si sarà a cospetto del più grande essere vivente della Terra, le cui foglie sommitali toccano l’indicibile altezza di 94,8 metri. Altrettanto impressionanti sono i numeri relativi al diametro di base del tronco, che raggiunge gli 11 metri, ed alla datazione della pianta, che avrebbe recentemente compiuto 2.000 anni. Altrettanto imponente è la seconda sequoia del parco: la General Grant.
Superato lo sbalordimento dovuto alla mole delle sequoie, e passata in rassegna la Giant Forest, si scoprirà che la maggior parte del parco è totalmente avulsa dalla presenza delle sequoie. Il Sequoia National Park è infatti prevalentemente un libro aperto sulla spettacolare natura della Sierra Nevada, contraddistinta da laghi, canyon, cascate e alte montagne. Da non perdere la spettacolare vallata del Kern Canyon, che corre da nord a sud nei pressi del confine orientale, ed il Mineral King Canyon, un tempo fiorente zona mineraria e oggi punto di partenza per avventurose escursioni nelle selvagge aree orientali.
Gli itinerari pianificati più interessanti del parco sono tre: il Congress Trail, il Moro Rock Trail e il Tokopah Falls Trail. Il primo è sostanzialmente un percorso che si snoda tra alcune delle sequoie più alte del parco, molte delle quali recano sul tronco i segni scuri del fuoco grazie al quale viene controllato il numero delle piante nel parco ed il concentrato di minerali nel terreno. Il secondo, che conduce dal Crescent Meadow alla cima di Moro Rock, è contraddistinto da scorci mozzafiato attraverso i verdeggianti prati della Sierra Nevada. Mentre grazie al terzo è possibile vedere le spettacolari Tokopah Falls, belle cascate immerse nel bel mezzo della foresta.
A causa dell’elevata altitudine media, il clima è fresco in estate e anche molto freddo in inverno, quando la neve cade copiosa sulle ampie fronde delle sequoie. Oltre al freddo, trovarsi a dover visitare il parco con i percorsi ricoperti di neve non è per niente comodo, per questo si consiglia di partire alla volta del Sequoia National Park in estate, o comunque in primavera, quando la natura si mostra in tutto il suo splendore, il terreno è meno accidentato e la temperatura è ideale per intraprendere escursioni in mezzo al bosco.
Il più importante aeroporto situato nei pressi del parco è il Fresno Yosemite, posizionato all’incirca 70 chilometri a nord-ovest dell’estremità occidentale dell’area protetta. Il parco ha solamente due entrate: la CA-180, proveniente da Fresno, che da accesso diretto al Kings Canyon NP, e la CA-198, qualche decina di chilometri più a sud, sfociante direttamente nel Sequoia NP e per questo chiamata Generals Highway.