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Gli scavi di Yenikapi, ridatano la fondazione di Istanbul

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E' tutto iniziato con il progetto del secolo: una missione per collegare due continenti, con l'esecuzione di un tunnel ferroviario da 2 miliardi di euro sotto lo Stretto del Bosforo. Ma la versione moderna di questa visione si è imbattuta in uno ostacolo storico.

Quando le case erano già state abbandonate e avviati gli scavi per il nuovo hub della metropolitana di Istanbul, per il progetto multimilionario della ferrovia Marmaray, gli archeologi hanno rinvenuto nel sottosuolo tesori vecchi di secoli mai scoperti in queste zone. A pochi metri sotto terra, hanno trovato l'antico porto di Bisanzio. E non solo: essi hanno inoltre scoperto insediamenti e cimiteri risalenti a ben 8.000 anni fa. Gli storici avevano creduto fino ad ora che la fondazione di Istanbul risalisse al 700 prima di Cristo, visto che alcune testimonianze neolitiche erano state scoperte nelle periferie, ma mai nel cuore storico della città.

Scavando attraverso uno spessore di fango e argilla nera di un'antica palude, gli archeologi hanno scoperto ad Istanbul luoghi di sepoltura ed insediamenti che dimostrano che la città è più vecchia di 6000 anni rispetto a quello che si pensava in precedenza. Sono state scoperte numerose urne di cremazione, vecchie di 8.000 anni, del periodo Neolitico, e una tomba con scheletri di due adulti e due bambini in posizione rannicchiata. Assieme alle urne sono stati trovati tutti gli effetti personali dei morti, abbigliamento, gioielli, utensili, ed anche la freccia con la quale la persona era stata uccisa. Un altra urna conteneva anch'essa lo scheletro di un bambino.

Nello stesso luogo sono stati anche trovati resti di un primo insediamento con resti delle case fatte di alberi e rami piccoli, utensili, pezzi di legno e ossa. La costruzione del terminale era prevista durare circa sei mesi, ma grazie alle scoperte archeologiche duranti gli scavi, che sono tuttora in corso, è ora previsto un forte ritardo, di almeno quattro anni. Il Marmaray si prevede che aprirà nel 2011, al più presto.

Ora, sotto pressione per completare i loro scavi e permettere i lavori di costruzione, 50 archeologi e 750 lavoratori procedono a turni di scavo 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana, in un'area dalle dimensioni di 10 blocchi cittadini. Lo scavo di Yenikapi ha finalmente raggiunto in alcuni luoghi il substrato roccioso, per cui gli archeologi non si aspettano più importanti scoperte su questa località. Stanno invece ancora lavorando con i mucchi di fango di antica palude, che ha conservato alcuni dei più antichi manufatti e resti di navi bizantine.

L'Archeologo e Professore Associato Necmi Karul, ha descritto il ritrovamento come "sensazionale", soggiungendo che il sito è sicuramente un terreno di sepoltura, risalente al 5800-6000 aC, l'ultimo del Neolitico o età della pietra, un periodo chiave nello sviluppo delle tecnologie umane iniziato circa nel 10.000 a. C. nel Medio Oriente. Il Prof. Ozdogan ritiene che l'insediamento di Yenikapi risalgano al periodo tra 6400 e 5800 avanti Cristo, molto tempo prima lo Stretto del Bosforo si fosse formato, nei giorni in cui il Mar di Marmara era un piccolo lago interno. I primi abitanti di Istanbul sembrano aver vissuto su entrambi i lati di un fiume che scorreva attraverso Yenikapi.

... Pagina 2/2 ... Finora, il sito ha restituito i resti delle pietre del porto e di un Pontile in legno lungo 43 metri, oltre che il più antico insediamento in İstanbul. Sono stati trovati sandali in pelle con stringhe attraverso le dita e un migliaio di candelieri, spazzole per capelli, ancore antiche e funi di corda. Ci si aspetta di ottenere informazioni sull'antica vita commerciale della città che era una volta chiamata Costantinopoli, ed è stata la capitale della regione orientale romana, oltre che dei bizantini e dell' impero ottomano. I reperti più importanti del sito sono conservati sotto grandi tende di protezione. All'interno, getti d'acqua a spruzzo preservano le barche in legno vecchie più di 1000 anni. Gli scavi hano scoperto 22 imbarcazioni, tra cui la prima galera bizantina mai trovata. Esso potrebbe essere, secondo alcuni, il più grande sito archeologico marino di tutti i tempi.

Le navi furono probabilmente spazzate via in una sola volta da una gigantesca tempesta od uno violento tsunami a seguito di un forte terremoto che avrebbe colpito il porto. Queste barche sono un "anello mancante'' della storia della costruzione navale, in quanto presentano la fusione di vecchie e nuove tecniche in un unica barca. Si è infatti trovata una barca con la parte inferiore costruita nel l'antico metodo, e nella parte superiore con il metodo moderno.

Questa scoperta è un sogno per gli archeologi, ma un incubo per la gestione di Marmaray. Haluk Ozmen, Project Manager di Marmaray, ha dichiarato che "Gli scavi è l'unica cosa che può ritardare il progetto Marmaray. Questo è il motivo per cui stiamo lavorando 24 ore al giorno per soddisfare la nostra tempistica. Tutto è nelle mani degli archeologi ora". Responsabili hanno dichiarato che si prevede di costruire un museo su una parte del sito ed incorporarlo nel complesso della stazione sotterranea.

Fonte: EturboNews
Fonte foto, cortesia: arkitera
Autore:Arkitera Mimarlık Merkezi


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