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Bolzano, una città da vivere in bici: percorsi turistici, culturali e storici

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Diversi percorsi culturali e storici, ognuno dei quali si snoda su un tema specifico, 48 chilometri di piste ciclabili, sette mesi di noleggio di modernissime city-bike in vari punti della città a 2 ore al giorno: Bolzano invita tutti a girare su due ruote, il mezzo più ecologico e divertente per spostarsi sia in città sia nei dintorni di Bolzano. Nel 2009 quasi il 30% dei bolzanini hanno usato la bicicletta anziché l’auto, segno che le piste ciclabili davvero “funzionano”. Gli itinerari tematici lasciano scoprire non solo l’attualità di Bolzano e dei suoi dintorni, ma anche la sua storia: un viaggio nel tempo a bordo di un mezzo di trasporto inventato 2 secoli fa.

Una città che non manca di stupire Bolzano. Nemmeno quando si tratta delle due ruote. Ospiti e bolzanini, possono partecipare agli eventi o seguire autonomamente i suggerimenti delle mappe che descrivono percorsi e siti da visitare, oppure improvvisare una giornata con la famiglia in sella alla bicicletta e gustare la bella stagione. Le ciclabili toccano, grazie alla fitta rete nella quale sono state concepite, gli snodi principali della città e consentono di raggiungere in breve tempo ogni destinazione in tutta sicurezza. All’efficienza, tutta bolzanina, si aggiunge il fascino della bellezza che sbuca da ogni angolo: capita di scorgere ad un tratto il profilo di un mastio medioevale o di un edificio di grande pregio architettonico, di trovarsi nel mezzo di un sito di archeologia industriale che ospita mostre o di passare su un ponte futurista che conduce alla mecca dell’arte moderna.

Tra i percorsi più amati, c’è quello medievale, che svela vie, palazzi, piazze dal fascino ancora intatto del Medioevo: si parte da piazza Walther, dopo aver visitato il Duomo e aver assaporato la celebre piazza, il salotto di Bolzano. Si passa per la pittoresca via dei Conciapelli, per poi pedalare tra i distretti rurali e nei piccoli aggregati che circondavano il borgo medievale di Bolzano, come la piazza della Dogana, l’antica Zollstange, che deve il suo nome alla presenza del dazio cittadino.

Lo stretto vicolo San Giovanni e la chiesa omonima, incassata tra gli edifici, pare un quadro antico. Il tempo si è fermato. Al di là del fiume Talvera, si scorge l’aggregato ove sorgevano i duecenteschi Castel Klebenstein e Castel Rendelstein, la possente torre del quale è oggi in parte inglobata nella muratura della trattoria zum Gschlössl, il campanile verde tardogotico di San Pietro in Karnol (prima testimonianza documentaria anno 1135). Arroccate sul pendio ci sono le rovine di Castel Rafenstein costruito agli inizi del Duecento dal Vescovo di Trento Federico di Vanga. E ancora, i castelli che presidiavano l’imbocco della gola di Sarentino, il monumentale Castel Roncolo, che ospita fino a gennaio 2010 la mostra Homo Sedens, dedicata alla storia della sedia.

Un altro itinerario ricco di spunti è quello che segue i percorsi dell’acqua, un’affascinante proposta che comprende luoghi in zone diverse della città, tutte raggiungibili lungo le piste ciclabili. Il tragitto inizia in piazza Walther, dove si trova la fontana di Walther von der Vogelweide. Percorrendo via Alto Adige è possibile dare un’occhiata alla fontana spiraliforme che alimenta la facciata dell’ingresso del Parking Bolzano Centro e, fiancheggiando il nuovo teatro comunale, l’imponente fontana in acciaio di Giuseppe Toniolo del 2003; si raggiunge Ponte Loreto, il primo e più importante ponte della città, documentato fin dal 1203; poco lontano, è possibile osservare la confluenza del Talvera nell’Isarco e scorgere Ponte Druso, terzo grande ponte per importanza storica, costruito nel 1931. Percorrendo questo itinerario si arriva ad un luogo quasi magico: nei pressi di via Santa Geltrude si trova un angolo sacro, dove vi era una fonte miracolosa, legata al culto delle sorgenti; qui fu costruita anche una cappella medievale in onore di Santa Geltrude, una fontana in pietra di tre secoli fa e un moderno rilievo raffigurante la Santa testimoniano l’antica frequentazione della sorgente da parte dei cittadini e dei viaggiatori. Pedalando si giunge anche alla piazzetta di San Vigilio, un anfiteatro dove si erge la moderna Fontana Chimera creata da Cristina Vignocchi, composta da una grande vasca ellittica, i cui numerosi getti d’acqua colpiscono un totem di acciaio in cui si aprono delle finestre, protette da un vetro, che contengono lavori artistici di gusto neo-surrealista. Raggiungendo piazza Gries, la sorpresa è tra i vigenti e i condomini di vicolo Wenter, dove si trova il Draxlmühle, un importante mulino circondato da altri minori, alimentati dalle rogge derivanti dal Grieser-Mühlbach, di cui si serviva anche l’abbazia Muri e dentro la quale si conserva uno dei pochi pozzi della città.

Tra i percorsi storici c’è quello che apre le porte del Settecento, tra palazzi e monumenti neoclassici; chi ama la fine dell’Ottocento, può seguire la pista più tecnica dell’era dell’industrializzazione che svela edifici di archeologia industriale. Pedalando verso il 1930, si possono osservare, sul percorso dedicato all’architettura fascista, gli austeri palazzi dell’epoca. E per non dimenticarsi della storia, l’itinerario che porta a scoprire gli anni della II Guerra Mondiale è molto interessante.
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Da non perdere sono i tradizionali appuntamenti con gli eventi dedicati ai ciclisti: il giro cicloturistico delle Dolomiti dal 1 al 7 agosto, con diverse centinaia di ospiti provenienti da tutta Europa e Bolzano in Bici il 18 settembre con seimila partecipanti.

Informazioni per il pubblico:
AZIENDA DI SOGGIORNO E TURISMO BOLZANO
Piazza Walther Platz 8 - 39100 Bolzano Bozen
tel + 39 0471 30 70 00 - fax +39 0471 98 01 28
www.bolzano-bozen.it


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