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I laghi pił belli delle Dolomiti

Le Dolomiti sono un insieme di gruppi montuosi delle Alpi, disposte principalmente nel territorio delle province di Belluno, Bolzano, Trento, Udine e Pordenone, con qualche sconfinamento anche in Austria.
Queste montagne hanno caratteristiche naturali e ambientali davvero uniche, tanto da essere state dichiarate nel 2009 Patrimonio dell'Umanità dall’UNESCO.
La cima più alta delle Dolomiti è la Punta Penia, che tocca i 3.343 m s.l.m. ed è parte del gruppo della Marmolada, dove sono numerose le vette che superano i 3000 metri.

Come nel resto delle Alpi, anche nella zona dolomitica fiumi, laghi e cascate solcano le valli creando paesaggi straordinari che ben si prestano ad essere esplorati e vissuti da un turismo responsabile. Con la bella stagione, infatti, aumenta il numero di visitatori che scelgono di trascorrere qualche giorno, o anche solo qualche ora, a contatto con la natura.

Quali sono i laghi più belli delle Dolomiti?

Rispetto ai più famosi laghi balneabili del Trentino-Alto Adige, meta perfetta per divertirsi in estate, quelli dolomitici si trovano generalmente a quote più alte e, per tale ragione, sono decisamente più freddi. Eppure al lago non ci si va solo per fare il bagno, ma anche semplicemente per rilassarsi e fare una passeggiata.
Sperando che possa essere uno spunto per il prossimo viaggio, di seguito proponiamo una lista dei laghi più belli delle Dolomiti da scoprire.

Lago di Braies (Trentino-Alto Adige)


Il lago di Braies è il più famoso e forse il più fotografato lago alpino e non si fatica a capirne il motivo: le tonalità smeraldo delle sue acque e la maestosità delle vette che lo circondano – su tutte la Croda del Becco (2810 metri s.l.m.) – ne fanno un luogo talmente suggestivo da essere stato scelto anche come location della serie TV “Un passo dal cielo”.
Il lago di Braies si trova in provincia di Bolzano nel comune da cui prende il nome, all’interno del Parco naturale Fanes-Sennes-Braies a un’altitudine di 1496 metri s.l.m. ed è abitualmente ghiacciato durante i mesi invernali.

Lago di Dobbiaco (Trentino-Alto Adige)


Non molto distante dal lago di Braies, e anch’esso situato in una valle laterale della Val Pusteria, il lago di Dobbiaco sorge al confine tra il Parco naturale Tre Cime e il Parco naturale Fanes-Sennes-Braies.
A rendere così suggestivo l’ambiente sono sia le vette che lo abbracciano, che la particolarità di essere uno degli ultimi esempi rimasti di marcita nelle Alpi italiane.
La visita al lago, facilmente raggiungibile in auto, si compie solitamente percorrendo l’itinerario naturalistico che affianca il perimetro dello specchio d’acqua. Nei pressi, inoltre, sono ancora visibili alcuni bunker italiani risalenti alla Seconda Guerra Mondiale.

Laghi di Fusine (Friuli-Venezia Giulia)


I due laghi di Fusine (chiamati rispettivamente Lago Superiore e Lago Inferiore) si trovano nel comune di Tarvisio, nella foresta dei Tre Confini, all’interno del Parco Naturale a cui danno il nome.
Si tratta senza dubbio di due dei laghi più belli del Friuli-Venezia Giulia e, nonostante l’altitudine non sia così elevata (929 e 924 metri s.l.m.), la loro temperatura è particolarmente bassa a causa di un microclima dato dalle caratteristiche geologiche di questa zona.
Seppure solitamente ghiacciati fino a marzo, tra la primavera inoltrata e l’estate i laghi di Fusine sono meta ideale per gli amanti della natura e delle escursioni.

Lago di Carezza (Veneto)


Nelle Dolomiti occidentali, in alta Val d'Ega (comune di Nova Levante), il lago di Carezza è un piccolo bacino d’acqua tra i boschi di abeti a un’altitudine di 1534 metri s.l.m.
Il colore verde scuro dell’acqua al centro del lago sfuma in toni più chiari e trasparenti avvicinandosi a riva.
Purtroppo una parte degli alberi è stata sradicata dalla tormenta dell’autunno 2018 che ha colpito con violenza la provincia di Belluno, ma in condizioni “normali” sopra agli abeti svettano le imponenti sagome del gruppo del Latemar, le quali si specchiano nel lago quando questo non è ghiacciato.

Lago di Lagazuoi (Trentino-Alto Adige)


Il lago di Lagazuoi sorge a 2182 metri s.l.m all’interno dell’area protetta del Parco Naturale Fanes-Senes-Braies in provincia di Bolzano, praticamente al confine con quella di Belluno.
Siamo nel comune di Badia e questo laghetto, noto in ladino con il nome di Lech de Lagaciò, è alimentato da sorgenti sotterranee.
Il paesaggio che lo circonda è quello tipico dell’alta montagna, con una vegetazione prevalentemente bassa e una parete rocciosa delle Cime Fanis che lo sovrasta.
Gli escursionisti che giungono al lago lo fanno percorrendo a piedi l’Alta via n°1 oppure con la funivia proveniente da Falzarego, poco distante da qui.

Lago Sorapis (Veneto)


Ancora in provincia di Belluno, il lago di Sorapis è uno dei laghi più belli del Veneto anche grazie alla sua posizione, a una quota di circa 1900 metri s.l.m.
Lo spettacolo offerto dall’anfiteatro naturale nel quale sorge e dalle acque azzurro turchese non è passato inosservato al turismo, che nei mesi esivi è particolarmente presente, togliendo un po’ di fascino al posto.
Il lago e il vicino Rifugio Vandelli sono raggiungibili degli escursionisti percorrendo il facile sentiero n°215 dal Passo Tre Croci, tra Misurina e Cortina d’Ampezzo.

Lago di Fié (Trentino-Alto Adige)


In provincia di Bolzano, il lago di Fiè (in tedesco Völser Weiher) si trova a un’altitudine di 1036 metri s.l.m, nel territorio comunale di Fiè allo Sciliar e all’interno del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio, di cui proprio qui esiste un punto informazioni per le visite.
Siamo alle pendici del massiccio dello Sciliar e in particolare, della Punta Santner. Poco distante esiste un secondo laghetto, di origine artificiale.
Il lago dispone di servizi per i turisti ed è aperto alla balneazione in estate, mentre in inverno viene ripulito dalla neve e la sua superficie ghiacciata si presta al pattinaggio e agli sport sul ghiaccio.

Lago San Pellegrino (Trentino-Alto Adige)


Al Passo San Pellegrino, nei pressi di Moena, a quota 1900 metri, questo piccolo lago ai piedi del Col Margherita è un’oasi di pace tra boschi di larici, meta di facili escursioni con la bella stagione adatte a tutta la famiglia, o semplicemente per chi vuole rilassarsi e magari fare un picnic nella natura.
Il laghetto non è balneabile, ma è un vero piacere per gli occhi: il paesaggio incantevole comprende le Dolomiti della Val di Fassa e le Cime di Passo San Pellegrino, che si specchiano sulla sua superficie.

Lago di Misurina (Veneto)


In provincia di Belluno, il lago di Misurina è il più grande del Cadore tra quelli di origine naturale, con un perimetro di circa 2,6 km.
Il lago si trova a Misurina, frazione di Auronzo di Cadore, a un'altitudine di 1754 metri s.l.m., ai piedi del gruppo del Sorapiss, che è parte delle Dolomiti Ampezzane. Osservando il paesaggio in direzione nord, sullo sfondo si notano le sagome inconfondibili delle Tre Cime di Lavaredo.
Il bacino è molto frequentato in estate dai turisti, che qui possono noleggiare un pedalò o un’imbarcazione a remi per fare una gita sull’acqua, mentre in inverno sulla sua superficie ghiacciata si praticano diversi sport.
Nei pressi del lago passa l'Alta via n.3, detta anche via dei camosci, che si snoda per circa 120 km tra le province di Belluno e Bolzano.

Lago di Alleghe (Veneto)


Il lago divide le sue sponde tra i comuni di Alleghe e Rocca Pietore. È un lago di sbarramento naturale, formatosi nel 1771 come conseguenza di una frana staccatasi dal Monte Piz che ostruì la valle e il letto del torrente Cordevole, a un’altitudine di 966 metri s.l.m.
La frana seppellì diversi paesi e l’acqua iniziò a sommergere il fondovalle, costringendo gli abitanti a riparare altrove, anche in seguito a una seconda frana che si verificò quattro mesi più tardi. Da quella vicenda nacque il lago divenuto oggi, assieme a paesi che vi si affacciano, una rinomata meta turistica ai piedi del Monte Civetta.

Lago di Limides (Veneto)


L’ultimo lago dolomitico di cui parliamo si trova nei pressi del Passo Falzarego, da dove si raggiunge percorrendo il sentiero n°441. Il lago di Limides (o Limedes) sorge a 2170 metri di altitudine in una depressione a nord della Croda Negra. Ha un'origine glaciale ed è alimentato dalle acque piovane e dallo scioglimento della neve.
Negli ultimi anni, a causa della siccità, il lago tende a prosciugarsi in estate, ma nei momenti di massimo splendore è particolarmente suggestivo per il paesaggio in cui è inserito, perchè nelle sue acque si riflettono sia l’Averau che la Tofana di Rozes. Per queste ragioni il periodo migliore per una visita è quello tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate.

Se ti interessa l'argomento, leggi anche il nostro articolo sui laghi più belli delle Alpi italiane.
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