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I parchi e i giardini pił belli di Bologna

Tutti conosciamo i colli bolognesi, se non altro per via del famoso ritornello cantato da Cesare Cremonini qualche anno fa. Quest’ampia fascia verde che abbraccia la città a sud-ovest, classica meta delle gite fuori porta dei bolognesi, non è però l’unico luogo in cui trascorrere un po’ di tempo a contatto con la natura.
A Bologna esistono infatti molte altre aree verdi in cui potersi rilassare e fuggire dal caos cittadino - parchi, giardini e ville - situati nel centro storico o nelle sue immediate vicinanze. Scopriamo assieme dove trovarli.

I Giardini Margherita


I giardini pubblici più famosi e frequentati di Bologna sono i Giardini Margherita, un’area di 26 ettari addossata ai viali di circonvallazione della città e quindi raggiungibile a piedi (o con i mezzi) dal centro storico.
Inaugurati nel 1879 e subito intitolati alla Regina Margherita, il parco pubblico dei Giardini è caratterizzato da lunghi percorsi alberati e da un grande stagno centrale, con un impianto ispirato ai cosiddetti giardini all’inglese. Sotto agli alberi di cedro, ai platani e agli ippocastani, incantevoli in autunno nel momento del foliage, o sull’erba degli ampi prati potrete fare jogging, sedervi per un pic nic o fare un giro in bicicletta, a pochi passi dal trafficato centro storico di Bologna.
I Giardini Margherita comprendono anche un parco giochi per i bambini e un campo da basket per i più grandicelli; al suo interno è possibile inoltre fermarsi a mangiare un boccone nei chioschi, e partecipare ad eventi e iniziative di vario genere. Un vero must per il tempo libero dei bolognesi. Ingressi da via Santa Chiara (fuori porta Santo Stefano), via Sabbioni (con parcheggio auto) e da Porta Castiglione.

Parco della Montagnola


Rimanendo in tema di giardini storici, ci spostiamo ora nel Parco della Montagnola, l’area verde più antica di Bologna.
Non distante dalla stazione centrale, il parco è aperto al pubblico dal 1662 ma il suo aspetto attuale si deve a un progetto risalente al XIX secolo, epoca in cui venne aggiunta anche la bellissima Scalinata del Pincio, illuminata da eleganti lampioni, che conduce fino a via Indipendenza. All’ombra dei suoi platani secolari la Montagnola ospita oggi una vasca circolare decorata con testuggini e altre sculture in bronzo, oltre a una piacevole serie di eventi e concerti estivi nei pressi dei suoi chioschetti.
Agli amanti dei mercatini consigliamo di visitarlo il venerdì o il sabato, quando il parco si tinge dei colori del grande mercato cittadino della Piazzola (di abbigliamento, articoli per la casa e molto altro), in parte ospitato proprio al suo interno. Accessi da via Irnerio 2/3 o dalla scalinata in Piazza XX Settembre.

Giardino del Guasto


Il Parco della Montagnola condivide una peculiarità con un’altra area verde urbana situata nel cuore della zona universitaria, il Giardino del Guasto. Entrambi infatti sono stati ricavati sulla sommità di piccole colline artificiali, formate da un ammasso di macerie di antichi palazzi accumulate in epoche passate e successivamente trasformate in giardini. Proprio da questa destinazione storica del luogo deriva il nome “Guasto”.
Aperto nel 1974, questo tranquillo giardinetto è stato concepito come spazio per i più piccoli, decorato da sculture colorate che ricordano gli elementi della natura e da un piccolo corso d’acqua sagomato nel cemento. L’ingresso è in Largo Respighi 3.

L’Orto Botanico


A pochi minuti a piedi dal Parco della Montagnola troviamo l’Orto Botanico, un antico giardino fondato dal naturalista Ulisse Aldrovandi nel 1568 che oggi ospita più di 1200 specie botaniche differenti all’interno delle sue serre, prati e boschetti.
L’orto di Bologna - il quarto in ordine di fondazione in Italia - è un luogo dotato di un grande fascino, in cui il tempo sembra essersi fermato: tra le sue collezioni troverete alberi di lontanissime origini come il ginkgo biloba, piante carnivore, succulente (dette anche grasse) e tropicali, come le orchidee. Si accede da via Irnerio 42.

I parchi della Manifattura delle Arti


Il centro di Bologna ha almeno altre due proposte interessanti in serbo per chi è in cerca del suo angolo di verde.
Lasciandoci alle spalle Orto Botanico e Parco della Montagnola proseguiamo in direzione opposta verso il polo culturale della Manifattura delle Arti, non distante dalla stazione di Bologna. Questa zona della città deve il suo nome alla vocazione produttiva che l’ha caratterizzata fino alla fine del Seicento: qui si trovava, ad esempio, una Manifattura Tabacchi, una cartiera e altre attività manifatturiere. Oggi è stata convertita in un interessante distretto dedicato alla cultura, in cui non mancano però le aree verdi: la più grande è quella del Parco 11 Settembre 2001, un giardino attrezzato con giochi per bambini e una zona per i cani, che d’estate diventa ancora più accogliente grazie ai tavolini all’aperto del chioschetto e ai concerti di musica dal vivo.
Là dove fino al tardo ‘800 sorgeva il porto fluviale di Bologna e scorreva il canale del Cavaticcio, uno dei canali artificiali creati nel Medioevo, si trova invece il Parco del Cavaticcio, su cui si affaccia il museo MAMbo e il centro LGBT del Cassero. Inaugurato nel 2011, anche questo spazio all’aperto è teatro di manifestazioni estive, tra cui il festival cinematografico Biografilm.

Villa Spada e il Parco del Pellegrino


Un’altra opportunità per esplorare Bologna in chiave green è andare alla scoperta dei parchi che circondano le ville nobiliari cittadine.
Per la verità non molte sono sopravvissute al passare del tempo; il fascino dei loro giardini, spesso dotati di punti panoramici, è rimasto tuttavia inalterato. Per raggiungerle occorre spingersi appena fuori dal centro e percorrere via Saragozza, nel tratto che dalle mura della città conduce fino alla salita al Santuario di San Luca.
Incamminandovi sotto al lungo porticato che costeggia la via incontrerete parecchie residenze d’epoca immerse nel verde, alcune accessibili al pubblico come Villa delle Rose, uno spazio attualmente dedicato alle mostre d’arte e attorniato da un tranquillo giardino. Super raccomandata è Villa Spada e il suo magnifico parco (via di Casaglia 3), molto frequentato dai bolognesi.

Dietro alla villa tardo settecentesca, sede del Museo della Tappezzeria, si apre dapprima il piccolo ma pittoresco giardino all’italiana che sembra fatto apposta per girovagare tranquilli, gustandosi la quiete della natura, e poi il parco della villa vero e proprio. Poco oltre il giardino, in direzione collinare, si estende inoltre il Parco del Pellegrino, un’enorme macchia verde (27 ettari) che comprende ampie distese d’erba alternate a boschi e ad aree coltivate.
La vista magnifica su Bologna e sul Santuario della Beata Vergine di San Luca e la meraviglia delle floride colline bolognesi vi faranno dimenticare i 300 scalini che dovrete salire per giungere alla sommità del parco dall’ingresso su via di Casaglia! Da non perdere per gli amanti dei punti di osservazione e dei picnic sull’erba.

Villa Ghigi


Concludiamo il tour delle ville citando uno dei parchi più estesi della città: è quello di Villa Ghigi, 28 ettari situati nella prima fascia collinare di Bologna, nelle immediate vicinanze del centro.
Nel parco, i sentieri alberati attraversano i prati, le aree boschive e le zone coltivate con alberi da frutto e altre piante, e regalano scorci mozzafiato sulla città. Anche in questo caso, come per il Parco del Pellegrino, trattandosi di un’area molto estesa è possibile sfruttarla per lunghe passeggiate, pic nic e attività fisica. Il modo più veloce per raggiungere Villa Ghigi dal centro è accedere dall’ingresso su via San Mamolo, in corrispondenza del Giardino Norma Mascellani.
Tornando verso il centro di Bologna, è immancabile una sosta a San Michele in Bosco e al suo parco, un complesso appena fuori Porta San Mamolo dove l’arte si combina con il verde e con una bella vista panoramica su Bologna.

Parco Cavaioni


Al termine dell’itinerario nei parchi e giardini di Bologna non possiamo fare a meno di tornare al punto di partenza: i colli bolognesi.
Certo, non sono così a portata di mano come i parchi che abbiamo trattato finora, ma con un breve viaggio in auto o in autobus è possibile raggiungerli piuttosto comodamente e in breve tempo dal centro storico. Il nostro consiglio per un’esperienza molto “bolognese” è fare un salto al Parco Cavaioni (via Cavaioni 3): oltre a offrire tutti i benefici di una distesa verde in collina - vista compresa - al Cavaioni si va nella bella stagione anche per un aperitivo al chiosco o per una cena romantica a Ca’ Shin, il ristorante del parco. E la magia è assicurata.
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