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Dove si trova l'Isola di Pietro, la location dove è girata la fiction tv

Giunta oramai alla sua terza stagione, l’Isola di Pietro è diventata una fiction cult nel panorama italiano, sia per i protagonisti-interpreti (Gianni Morandi val bene la visione già di per sé), sia per le location spettacolari in cui la serie TV è ambientata. Località da sogno che, nemmeno a dirlo, si trovano in quella parte del mare di Sardegna, lungo la costa pura e vera del Sulcis.

Forse non tutti sanno che, proprio a sud dell’isola, si trova l’isolotto di origine vulcanica che dà il nome alla serie televisiva: l’Isola di San Pietro, appunto. Una località scarsamente popolata, il cui centro principale è Carloforte (il nome vi dice qualcosa, vero?). Un’isola nell’isola, come viene spesso definito il centro abitato. Un po’ perché l’Isola di San Pietro è una sorta di mondo a parte, rispetto alla più famosa e frequentata sorella maggiore, un po’ perché l’asprezza geografica e la roccia, imperanti quasi ovunque, proteggono la cittadina dall’esterno e un po’ perché le coste frastagliate sembrano quasi mura difensive difficili da superare.

In realtà, però, non è così. L’Isola di San Pietro, la seconda più grande per estensione dell’arcipelago del Sulcis (la prima è Sant’Antioco) è sì un territorio aspro e riservato, come tutti i luoghi della Sardegna, ma regala scorci dalla bellezza mozzafiato e tante, tantissime esperienze, tutte da vivere. Vediamo allora i luoghi protagonisti della fiction de L'isola di Pietro!

L’Isola di San Pietro in Sardegna


Con le sue calette che si tuffano nel mare turchese, i fondali limpidi e dalla visibilità che arriva a centinaia di metri di profondità, questa zona è, in primis, un vero e proprio paradiso per gli appassionati di immersioni e snorkeling, oltre che di pesca sportiva. Ed è proprio al largo delle sue coste che ogni anno da metà maggio a metà giugno, puntuale, si ripete il passaggio dei tonni. L’isola, a questo proposito, è diventata famosa in tutto il mondo proprio per la pesca di questi pesci ai quali è stato dedicato anche un celebre (e seguitissimo) evento di richiamo internazionale: il Girotonno.

Allontanandosi dalle coste, poi, l’isola sprigiona la sua magia anche in altre tipologie di animali, principalmente uccelli: dal falco pellegrino, che sulle aspre scogliere trova il suo rifugio ideale, al falco della regina, rarissimo e a rischio di estinzione, che nidifica principalmente sulle rocce di Cala Fico, fino al gabbiano corso. Nell’interno, dove la vegetazione racconta la tipica storia sarda, tra macchia mediterranea e pini, palme nane e corbezzolo, trovano riparo e rifugio uccelli come i fenicotteri, le garzette, i cavalieri d’Italia e i fraticelli.

Grazie alla folta schiera di pennuti, l’isola è non solo meta gettonata dai birdwatcher, ma anche oasi della Lipu. Non solo mare e animali, però, perché l’Isola di San Pietro ha anche una storia antichissima da raccontare. Abitata sin dai tempi dei fenici (epoca in cui veniva chiamata Isola dei falchi), qui si trovano ancora tracce ben conservate di tombe preistoriche (domus de janas) e di epoca Romana. A testimonianza della presenza dei punici, per di più, si possono ancora ammirare tracce di antichissime fortificazioni, ma anche un tempio e una necropoli.

Rimasta disabitata per un tempo lunghissimo, vi approdarono nel XVIII secolo genti provenienti da Tabarca, un’isola della Tunisia, e abitanti di origini liguri. Da queste due etnie discendono gli attuali abitanti dell’isola che, a tutt’oggi, parlano ancora il tipico dialetto di impronta ligure chiamato tabarchino. L’unica città abitata è, poi, Carloforte, centro focale anche della serie TV, parte del circuito dei “Borghi più belli d’Italia”.

E’ proprio al suo interno che sorgono pregevoli punti di interesse storico e religioso, ma non solo. A cominciare dalla meravigliosa Chiesa dei Novelli Innocenti, costruita nel XIII secolo, distrutta e ricostruita più volte, proseguendo con la Chiesa della Madonna dello Schiavo, in centro paese, trecentesca anch’essa. Altri indirizzi interessanti sono, poi, la Torre San Vittorio, che custodisce l’osservatorio astronomico, costruito verso la fine del ‘700 per scopi difensivi e trasformata, in seguito, in luogo di scienza e, oggi, museo multimediale dedicato alla storia dell’isola, il Cinema Cavallera, teatro nominato bene architettonico di interesse nazionale e le pregevoli mura di cinta, parte del Forte Santa Teresa, eretto a protezione del centro abitato. Nei dintorni della cittadina, ma anche più lontano nell’entroterra, inoltre, si trovano alcuni nuraghe. Nel sud, infine, si trova il simbolo che ha dato il nome all’isola, cioè i due faraglioni denominati Le Colonne, vicinissime alla spettacolare insenatura de La Conca.

Portoscuso


Altra location protagonista della famosa fiction è Portoscuso, piccola gemma del Sulcis sardo, posta di fronte all'Isola di San Pietro. Gioiello naturale e archeologico, è un borgo di pescatori nato intorno alla fine del 1500. Qui meritano una menzione particolare la Torre Spagnola del XVI secolo, la tonnara di Su Pranu, la Chiesa di Santa Maria d'Itria e quella di Sant'Antonio da Padova. Lungo il litorale, poi, si possono ammirare calette e baie lambite da acque cristalline, tra cui le più apprezzate sono Cala della Ghinghetta e Porto Paglietto, senza dimenticare le spettacolari falesie a strapiombo sul mare di Is Canelles e Costa Crobettana. Nel centro abitato, infine, svetta un elegante palazzo nobiliare: la Villa Su Marchesu, proprietà del Barone dell'Isola Piana. Nell'entroterra, poi, sorgono interessanti reperti risalenti al periodo Neolitico come la domus de janas di Guroneddu, i resti megalitici di Su Medadeddu, alcuni nuraghi e una necropoli punica del 700 a.C.

Isola di Sant'Antioco (e comune omonimo)


Anche questa isola, quando la visiterete, vi ricorderà alcune scene della fiction. A partire dal coloratissimo porticciolo fino all'istmo artificiale che la collega alla sorella maggiore (qui la curiosità che forse non sapete è che quell'istmo fu, molto probabilmente, costruito in epoca punica). Molte sono le attrazioni per rivivere la serie TV, tutte da scoprire. Come il Museo Etnografico Su Magasinu De Su Binu e il Museo MuMa, che raccontano la forte tradizione marinara e agricola degli abitanti, ma anche gli innumerevoli luoghi storici che si intrecciano tra necropoli, reperti di origine cartaginese e catacombe. Nel cuore del paesino di Sant'Antioco (nato sui resti di Sulky, una città di epoca fenicia) sorge inoltre il Mausoleo Sa Presonedda, del I secolo a.C., mentre nell'interno si ammirano domus de janas, opere prenuragiche, fonti sacre e tombe di Giganti. Per quanto riguarda le indiscusse bellezze naturali, poi, l'isola ospita spiagge e calette paradisiache tra cui le più belle sono Portixeddu, incastonata tra ginepri e palme nane, Turri, più grande e ciottolosa, e Maladroxa, dalla particolarissima sabbia grigia, che si tuffa in acque termali già in uso ai tempi dei romani. Le calette più celebrate sono, infine, le Cale Grotta, quelle della Signora e Cala Sapone.

Di corsa sulla Spiaggia Grande (Isola di Sant'Antioco)


Per seguire le orme di Pietro, che spesso va a correre, si può pensare di farlo (anche) sulla Spiaggia Grande, una delle più ammirate di tutto il Sulcis, nei pressi del borgo di Calasetta. Dalla sabbia fine come borotalco alle acque pure e cristalline, dalla natura selvaggia e incontaminata che la circonda alle rocce granitiche che la riparano dai venti, questa location merita una sosta. Anche solo per ammirare il panorama da cartolina.
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