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I laghi balneabili delle Marche e i pił belli da visitare

Le Marche sono considerate una meta eccezionale durante l'estate per le sue località di mare. Da Gabicce a San Benedetto del Tronto, infatti, può vantare oltre 180 km di costa e di spiagge che accolgono ogni anno milioni di turisti.
Per questo si è portati a pensare di meno all'entroterra e ai laghi, eppure anche qui si possono trovare luoghi piacevoli in cui rilassarsi, prendere il sole e fare il bagno.

Solo un lago, in tutta la regione, è di origine naturale – il Lago di Pilato – che si trova sul Monte Vettore, nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Tutti gli altri hanno un'origine artificiale, creati dall'uomo tramite dighe per ragioni di gestione del territorio o come riserve d'acqua.
In ogni caso, se incuriosisce l'idea di scoprire qualche posto alternativo alle spiagge della costa, proponiamo una lista dei laghi balneabili e dei laghi più belli delle Marche.

Lago di Cingoli


È chiamato anche Lago di Castreccioni. Si trova nel comune di Cingoli, in provincia di Macerata, ed è il più grande bacino artificiale delle Marche. Creato con uno sbarramento sul fiume Musone, ha una superficie di 2,4 km² e nel punto più profondo, nei pressi della diga, raggiunge i -55 metri.
Incastonato in un paesaggio collinare dominato dal Monte Nero (659 metri s.l.m.), è frequentato sia dai pescatori che dai bagnanti nei mesi estivi, che amano godersi la giornata sulle sue spiaggette, dove sono nati anche alcuni bar e stabilimenti che noleggiano pedalò.

Lago di Gerosa


In provincia di Ascoli Piceno, a 650 metri s.l.m., nella frazione di San Giorgio all’Isola (comune di Montemonaco, ma in realtà segna il confine anche con i comuni di Montefortino e Comunanza) sorge il lago artificiale di Gerosa, creato con una diga sul fiume Aso negli anni '80.
Vi si tengono manifestazioni di canottaggio, ma è anche meta di velisti e pescatori, dato che qui vivono molte specie ittiche, dalle trote alle carpe.
È un lago balneabile, e per questo in estate i bagnanti se la passano sulle sue spiaggette, godendosi anche l'ombra naturale offerta dalle pinete e dai boschi circostanti.
Lo scenario naturale è davvero spettacolare e il Lago di Gerosa è ormai un riferimento anche per le colonie di uccelli migratori che qui transitano in primavera e in autunno, diretti talvolta verso l'Africa, talvolta verso l'Europa nordorientale.

Lago di Fiastra


È attualmente il più grande bacino idroelettrico marchigiano. La sua posizione geografica, circondato dalle colline proprio ai piedi dei Monti Sibillini, e il colore invitante delle sue acque, ne fanno un luogo davvero piacevole alla vista.
Sorge a 685 metri s.l.m. e sulle sue spiagge, ogni anno, sono moltissimi i bagnanti che si godono – nonostante l'acqua fredda – un tuffo nei tratti segnalati o negli ampi spazi di spiaggia libera. La spiaggia principale, attrezzata, è quella di San Lorenzo, che dispone anche di un servizio di salvataggio.
Attorno al lago ci sono per le auto e i camper e anche due campeggi .
Il Lago di Fiastra è raggiungibile percorrendo la SS77 e deviando all'altezza del lago di Polverina; da qui si seguono le indicazioni che conducono all'abitato di Fiastra (Macerata).

Lago di Pilato


Qui è severamente vietata la balneazione, poiché ospita – unico ambiente al mondo – il Chirocefalo del Marchesoni, un piccolo crostaceo superstite dell’ultima glaciazione. L'animale depone le sue uova a riva, tra le rocce, e per questo è obbligatorio tenersi ad almeno 5 metri di distanza dall'acqua.
L'altitudine, 1941 metri s.l.m., sarebbe comunque sufficiente a disincentivare l'idea di farei un bagno nelle sue fredde acque
In realtà si tratta di un unico lago solo nei mesi in cui c'è più acqua, mentre negli altri periodi dell'anno esistono due laghetti separati. Quando la portata aumenta, un “ponte” d'acqua collega i due bacini, che assumono così la sagoma di un paio di occhiali.
Il lago prende il nome da una leggenda secondo la quale custodirebbe il corpo di Pilato dopo essere caduto, avvolto in un sacco, dalla Cima del Redentore.
Nonostante la distanza dai centri urbani, si trova nel comune di Montemonaco (AP).

Lago del Furlo


Ci inoltriamo in un paesaggio suggestivo, tra i comuni di Fermignano e Acqualagna (provincia di Pesaro e Urbino), in un piccolo canyon lungo il quale i Romani tracciarono la via Flaminia.
Tra il monte Pietralata (889 m) e il monte Paganuccio (976 metri s.l.m.), il fiume Candigliano ha scavato per millenni dando vita a questa gola, ormai trasformata dalla costruzione della diga che ha trasformato il fiume in un lago.
Lo specchio d'acqua non è balneabile, ma lo segnaliamo per la bellezza del paesaggio; il territorio circostante fa parte della Riserva Naturale Statale Gola del Furlo ed è un posto davvero eccezionale per compiere escursioni nella natura tra i boschi, le numerose specie animali e vegetali, 52 km di sentieri e itinerari storici: al Furlo sono infatti ancora visibili le tracce degli scavi effettuati a mano per la realizzazione della galleria romana di Vespasiano del 76 D.C.

Lago di Mercatale


Nella frazione di Mercatale (Comune di Sassocorvaro, PU), questo lago artificiale formatosi in seguito allo sbarramento con una diga sul fiume Foglia negli anni '50 è oggi utilizzato principalmente come riserva idrica per l'irrigazione.
Nelle sue acque si divertono canottieri e pescatori, ma anche semplici turisti che vogliono trascorrere una giornata di riposo. C'è infatti a disposizione un parco attrezzato con campi da gioco e area bimbi, oltre ad un chiosco bar aperto tra la primavera e l'inizio dell'autunno.
In una piccola zona limitata è consentita la balneazione, anche se dipende sempre dalle condizioni del lago di anno in anno.
La vicina Sassocorvaro merita una visita per la bellezza del borgo e soprattutto per la splendida Rocca Ubaldinesca, costruita nel 1475, sede anche del museo Arca dell’Arte.

Lago di Caccamo


Noto anche con i nomi di Lago di Pievefavera o Lago di Borgiano, si trova lungo la valle del fiume Chienti, nel comune di Serrapetrona (Macerata).
Fu creato negli anni '50 con una diga sul fiume con lo scopo di produrre energia elettrica. Oggi è frequentato soprattutto da pescatori e canottieri – si organizzano regolarmente gare di canottaggio – ma dispone anche di un'area attrezzata in cui prendere il sole e giocare.
È una meta ottima per chi vuole fare un pic nic con il barbecue o una passeggiata, mentre sono pochi quelli che ci fanno il bagno.
Alla domenica, dalle 8 alle 20, a Caccamo si svolge anche il mercato settimanale.

Lago di Polverina, Lago di San Ruffino e i laghetti di Portonovo


Chiudiamo la nostra panoramica sui laghi più belli delle Marche con alcuni laghi non balneabili, ma molto piacevoli per trascorrere una giornata rilassante.

Il Lago di Polverina, in particolare, si trova nel comune di Camerino (Macerata) ed è un paradiso per gli appassionati della pesca data la presenza di numerose specie ittiche.

Il Lago di San Ruffino (comune di Amandola, provincia di Fermo) è invece un lago artificiale nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, creato nel 1961 con una grande diga che ha sbarrato il corso del fiume Tenna. In estate è meta degli sportivi (canoa e vela) ed escursionisti che cercano un po' di pace nella natura, mentre in autunno la diga viene aperta lasciando fluire l'acqua, per poi essere richiusa solo in primavera.
Si crea così una grande palude, che poco a poco si asciuga per poi lasciare spazio al normale corso del fiume. È per questa ragione che viene detto anche Lago Fantasma.

La provincia di Ancona è di fatto l'unica che non presenta laghi sul suo territorio, se non per i due laghetti di Portonovo (detti rispettivamente Lago Profondo e Lago del Calcagno o Lago Grande), la cui acqua salmastra è il risultato dell'incontro tra l'acqua salata che entra nei laghi – molto vicini al mare – durante le mareggiate oppure infiltrandosi sotto la spiaggia e dell'acqua dolce proveniente da sorgenti e da piccoli torrenti.
Oggi i due specchi d'acqua costituiscono un eccezionale habitat per diverse specie di uccelli come la gallinella d'acqua, il germano reale, il martin pescatore e la folaga.

Se ti interessa l'argomento leggi anche il nostro articolo sulle gite domenicali fuori porta nelle Marche.
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