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Surf sulle onde di Nazarč in Portogallo

Un tempo quel mare in tempesta era il più grande nemico dei pescatori in cerca di fortuna, oggi a Nazaré è proprio quella forza dell’Oceano Atlantico a essere richiamo e prestigio della piccola comunità nell’Estremadura portoghese.

Il paradiso del surf: onde da record


Benvenuti nel paradiso dei surfisti, quello con la P maiuscola, che dal 2011 è sotto gli occhi del mondo intero, grazie alla costanza e al coraggio di chi per primo l’ha scoperta: l’americano Garrett McNamara, il re indiscusso delle big waves, le grandi onde, che a Praia do Norte ha trovato pane per i suoi denti, quella grande onda alta 24 metri, che gli ha regalato il Guiness World Record. È stato lui il pioniere qui, il primo a saltare sulla tavola e sfidare le imprevedibili onde, che per conformazione del fondale (una specie di enorme canyon sottomarino) e grazie al vento e alle maree, in questa baia affacciata sull’Oceano Atlantico, diventano le più alte del mondo.

Negli anni lo hanno seguito sportivi ed emulatori da tutto il globo e la sfida ai piedi del faro è sempre più agguerrita e così anche gli azzurri di casa nostra hanno trovato casa a Nazaré. Il primo ad accettare l’invito del suo mentore McNamara è stato Alessandro Marcianò, recordman italiano che ha surfato un’onda alta 18 metri e che nei mesi delle grandi mareggiate, da settembre a febbraio, non è difficile incontrare al porto o in spiaggia fra un allenamento e l’altro.

Il Museo del Faro di Nazarè


Alessandro lo potete incontrare anche dentro alle stanze del celebre Museo del faro di Nazaré: qui i turisti possono curiosare fra i cimeli dei surfisti più importanti, dove anche Marcianò ha lasciato la sua più cara tavola da surf, quella dell’incidente di qualche anno fa che poteva costargli caro, in cui un’onda potente l’ha travolto, trascinando il suo surf sulla scogliera, lo stesso che ha rassembrato in pezzi e donato al museo.

Dalla sua terrazza panoramica è possibile godere dall’alto dello spettacolo della Natura e dei paladini del surf alla ricerca dell’onda perfetta, più sotto, anche la scogliera offre panchine naturali, su cui, dalla mattina alla sera, fotografi e appassionati, ma anche coppie di innamorati o semplici turisti e curiosi si radunano per osservare le evoluzioni e il panorama mozzafiato, spesso inumiditi e rallegrati da spruzzi e vapore, come souvenir delle violente onde che si abbattono sugli scogli sottostanti.

Il faro si trova nella punta della città alta: per raggiungerlo dalla città bassa si può prendere un divertente ascensore a cremagliera, che porta al Sítio, il punto più alto della città, dove sul belvedere si può scorgere il panorama sul lungomare, con le caratteristiche case bianche che si allungano sulla spiaggia dorata.

Quando andare per surfare a Nazaré


La spiaggia di Praia do Norte a Nazaré da il meglio di sé in inverno, da novembre a marzo, quando l'Anticiclone delle Azzore si ritira e lascia spazio alle correnti occidentali atlantiche che spirano intese alzando le celebri onde che possono raggiungere le altezze da record in occasione delle perturbazioni più intense

Una giornata a Nazaré tra monumenti, musei e surf


Nella piazza principale i venditori di frutta secca sono ancora abbigliati con i tradizionali costumi locali e le donne indossano il tipico vestito dalle sette gonne.
Alcuni chioschetti propongono limonate e fresche spremute d’arancia per dissetarsi e al centro si erge la venerata Cattedrale Nossa Senhora da Nazaré, dove si custodiscono segreti e tradizioni della città, ex voto a forma di barche in legno per grazia ricevuta durante una tempesta e soprattutto la statua lignea della Madonna, Maria di Nazareth (secondo cui per alcuni derivi persino il nome della città), che, secondo la leggenda più famosa della città, apparve sulla strada e salvò il cavaliere Don Fuas Roupinho, che inseguendo un cervo a cavallo, rischiava di cadere dalla scogliera.

I turisti tornano alla città bassa in cerca di ristorantini di pesce, sulla Playa di Nazaré, quella a sud, dove il legame degli abitanti con il mare è tangibile. Camminando si incontra il Museo del Mare, una piccola porzione di spiaggia, che ospita tradizionali barche colorate, tipiche imbarcazioni che nei secoli sono state usate per la pesca, ma anche per salvare gli uomini intrappolati fra le onde. A qualche passo ecco le reti stese al sole, dove le signore ancora oggi preparano a mano i tipici carapaus secos, pesciolini lasciati essiccare al sole, che poi vendono esponendoli su banchetti di legno, da mangiare semplici, oppure grigliare e servire con abbondante aglio e olio d’oliva.

Si torna al faro o sulla spiaggia nord nel pomeriggio e si ammirano gli ultimi temerari sulla cresta dell’onda, poi si resta in silenzio fino a sera e si attende la variazione dell’arancio in cielo fino al tramonto, quando il sole, un perfetto disco rotondo, si tuffa in mare sulla linea dell’orizzonte: basteranno poche ore e già presto alle prime luci dell’alba i surfisti torneranno a indossare la muta e il caschetto, si lasceranno accompagnare sulle moto d’acqua e ricomincerà una nuova sfida, uno spettacolo d’equilibrio e coraggio sull’acqua, unico e ormai simbolo della piccola, ma prestigiosa Nazaré.

Visita culturale nei dintorni e un assaggio dei pasteis de nata


Gli amanti del Patrimonio Unesco non dovrebbero perdere l'opportunità di fare una gita della vicina Alcobaça, che dista solo mezz'ora da Nazaré, per una visita al celebre e imponente Monastero o Real Abadia de Santa Maria, fondato dai cistercensi nel 1153 e ancora oggi splendido e riconosciuto Patrimonio dell’Umanità.
Gli edifici medievali e i fregi in stile gotico primitivo, seguono il modello dell’Abbazia francese di Clairvaux e vantano una struttura davvero intelligente: da non perdere all’interno le due tombe dei Romeo e Giulietta portoghesi, il nobile Dom Pedro I (1357-67) e della dama di compagnia Dona Inês, posti uno di fronte all’altro, secondo tradizione, per potersi nuovamente incontrare nell’aldilà; la Sala dei Re, rivestita di maioliche azulejos, le tradizionali piastrelle dipinte a mano dal colore bianco e azzurro; il Chiostro del Silenzio e l’ingegnosa Cucina, con una vasca alimentata direttamente dal canale sottostante, per portare il pesce direttamente nelle mani cuoco (info: www.mosteiroalcobaca.pt).
I dolci più amati del Portogallo sono i pasteis de nata, tartellette di pasta sfoglia alla crema pasticcera, spesso guarniti con cannella e zucchero a velo: non perdete quelli di Alcôa, la pasticceria si trova proprio di fronte al monastero ed è anhce stata premiata per il miglior “pastel” nazionale (info: www.pastelaria-alcoa.com).

Come raggiungere Nazaré con TAP


TAP Air Portugal
si conferma la compagnia aerea surf-friendly per partire alla scoperta di imperdibili spot nelle destinazioni servite che includono, oltre al Portogallo, anche Brasile e Africa.
Nazaré dista poco più di un’ora di auto dalla capitale e con TAP Air Portugal si vola verso Lisbona dai principali aeroporti italiani. Per promo e info www.flytap.it .
Altre info sulla destinazione:
Visit Portugal www.visitportugal.com
Câmara Municipal da Nazaré www.cm-nazare.pt/pt

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