Nazarč (Portogallo): le onde di Praia do Norte e la visita alla cittŕ
Nazaré, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Nazaré dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Un tempo tipico borgo di pescatori, oggi Nazaré è un centro di villeggiatura molto frequentato che ha saputo mantenere vive le sue tradizioni marittime. Il cosiddetto Sítio, il punto più alto della città - che si può raggiungere in ascensore - è senza dubbio il suo belvedere più bello. Qui si trova anche il Museo del Faro che racconta le storie dei più grandi campioni di surf che si sono sfidati sulla Praia do Norte, il selvaggio lido a nord del centro, famoso per essere flagellato dalle onde più alte del mondo.
Indubbiamente la spiaggia più frequentata del litorale occidentale, è quella di questa cittadina, dove è ancora possibile imbattersi in donne avvolte nel tradizionale abito dalle sette gonne, intente a occuparsi del pesce che, sistemato su una palizzata, si essicca al sole.
Santuario di devozione mariana particolarmente frequentato dai pescatori. È costituito dalla Chiesa e dall’Ermida da Memória (eremo della Memoria), situato proprio sul limitare del precipizio. Il luogo ricorda il celebre miracolo della Vergine di Nazaré, che mise in salvo D. Fuas Roupinho. È un grande edificio, dominato da due alte torri campanarie, sul cui pulpito una tela ricorda il miracolo. .
Il legame tra gli abitanti di Nazaré e il mare è ben visibile nell’artigianato locale, nel quale si distinguono reti, boe, canestre e bambole tradizionali abbigliate con il tipico vestito dalle sette gonne, e nella gastronomia, in cui predominano i piatti di pesce e frutti di mare, come le caldeiradas, le zuppe, l’açorda, l’arroz de marisco e i carapaus secos.
Merita una visita il Museu Etnográfico e Arqueológico del Dr. Joaquim Manso, conosciuto anche come Museu da Nazaré, aprì al pubblico nel 1976. È installato in una dimora di inizio Novecento, l’antica casa estiva del Dr. Joaquim Manso, scrittore e giornalista, fondatore del "Diário de Lisboa". La casa fu donata allo Stato nel 1968 dal benemerito cittadino di Nazaré Amadeu Gaudêncio proprio per ospitare il museo. Essendo un museo di carattere regionale, esso possiede un nucleo che documenta la storia della regione e l’identità culturale degli abitanti di Nazaré. Recentemente la vocazione del museo nei confronti dell’etnografia marittima è stata rafforzata, dando rilievo alle attività legate alla pesca ed esponendo diversi tipi di imbarcazioni tradizionali e illustrando le arti della pesca. Fanno inoltre parte della collezione reperti archeologici, libri di bordo e vestiti tradizionali, oltre ad alcune opere di scultura e pittura.
Nei dintorni, visitate la Capela de São Gião (VII secolo), uno dei rari templi visigoti esistenti in Portogallo.
Indubbiamente la spiaggia più frequentata del litorale occidentale, è quella di questa cittadina, dove è ancora possibile imbattersi in donne avvolte nel tradizionale abito dalle sette gonne, intente a occuparsi del pesce che, sistemato su una palizzata, si essicca al sole.
La spiaggia e il surf
La spiaggia, completamente inserita nell’area urbana e circondata dalle case allineate lungo la litoranea, è punteggiata dalle tradizionali tende a righe dai colori intensi e bagnata da un mare fiero, dalle onde forti, ideale per surf e bodyboard. Per apprezzare la bellezza della spiaggia in tutta la sua estensione, vale la pena di salire al Sítio, con l’ascensore ultracentenario che collega la città al suo punto più alto.Cosa vedere a Nazarè
È legato al culto di Nossa Senhora da Nazaré, che secondo una leggenda del XII secolo, fu invocata dall’alcalde D. Fuas Roupinho il quale, nell’inseguire un cervo, era caduto in un burrone senza possibilità di salvezza. In segno di gratitudine per la grazia ricevuta, D. Fuas Roupinho fece erigere una piccola cappella, l’Ermida da Memória. A poca distanza, nel XVIII secolo, fu edificato il Santuário de Nossa Senhora da Nazaré dove l’8 settembre si celebra una grande processione.Santuario di devozione mariana particolarmente frequentato dai pescatori. È costituito dalla Chiesa e dall’Ermida da Memória (eremo della Memoria), situato proprio sul limitare del precipizio. Il luogo ricorda il celebre miracolo della Vergine di Nazaré, che mise in salvo D. Fuas Roupinho. È un grande edificio, dominato da due alte torri campanarie, sul cui pulpito una tela ricorda il miracolo. .
Il legame tra gli abitanti di Nazaré e il mare è ben visibile nell’artigianato locale, nel quale si distinguono reti, boe, canestre e bambole tradizionali abbigliate con il tipico vestito dalle sette gonne, e nella gastronomia, in cui predominano i piatti di pesce e frutti di mare, come le caldeiradas, le zuppe, l’açorda, l’arroz de marisco e i carapaus secos.
Merita una visita il Museu Etnográfico e Arqueológico del Dr. Joaquim Manso, conosciuto anche come Museu da Nazaré, aprì al pubblico nel 1976. È installato in una dimora di inizio Novecento, l’antica casa estiva del Dr. Joaquim Manso, scrittore e giornalista, fondatore del "Diário de Lisboa". La casa fu donata allo Stato nel 1968 dal benemerito cittadino di Nazaré Amadeu Gaudêncio proprio per ospitare il museo. Essendo un museo di carattere regionale, esso possiede un nucleo che documenta la storia della regione e l’identità culturale degli abitanti di Nazaré. Recentemente la vocazione del museo nei confronti dell’etnografia marittima è stata rafforzata, dando rilievo alle attività legate alla pesca ed esponendo diversi tipi di imbarcazioni tradizionali e illustrando le arti della pesca. Fanno inoltre parte della collezione reperti archeologici, libri di bordo e vestiti tradizionali, oltre ad alcune opere di scultura e pittura.
Nei dintorni, visitate la Capela de São Gião (VII secolo), uno dei rari templi visigoti esistenti in Portogallo.