Le piste da sci pił belle del Nord Europa: Scozia, Norvegia, Svezia, Finlandia e Islanda
A caccia della neve, in attesa di nuove precipitazioni, perché non allargare Oltralpe la ricerca della pista più bella su cui scrivere le proprie serpentine? La neve sta arrivando un po’ ovunque, dalla Francia, alla Svizzera, oltre che in Italia.
I fiocchi stanno regalando nuova linfa ai comprensori sciistici e, complice l’abbassamento delle temperature, anche i cannoni per l’innevamento artificiale funzionano a pieno ritmo. Natura e tecnologia: ecco servito l’inverno di gennaio. Ed ecco dove goderselo al meglio in Europa.
Non è uno scherzo, anche qui si scia. La Gran Bretagna non ha una grande tradizione agonistica di campioni della neve, ma una grande cultura dello sci e dell’alpinismo. E soprattutto Oltre manica si può contare su alcuni comprensori che gli amanti della discesa dovrebbero visitare almeno una volta nella vita. Magari unendo l’utile di una visita alla “perfida Albione”, con il dilettevole di una sciata “made in England”.
L’indirizzo giusto è la Scozia con le piste di Aviemore e Fort William. Il comprensorio sciistico di Aviemore (www.visitaviemore.com) è a sud di Inverness, nel cuore delle Highlands scozzesi. La ski area si sviluppa nel parco nazionale di Cairngorm ed è fra le più attrezzate dell’Inghilterra. Oltre allo sci, una funicolare permette di esplorare le alture anche a piedi. Un allevamento di renne e un parco con animali in libertà completa l’offerta, senza contare che, poco distante, si possono visitare il Blair castle e ammirare, di lontano, la residenza reale estiva del Balmoral castle.
Poco a sud, ecco un secondo indirizzo per lo sci: è Fort William (www.nevisrange.co.uk e pagina Facebook), la cui ski area si allunga sul fiordo di Caledonia. Si, proprio lui: quello di “Nessie”, il mostro di Loch Ness. Che magari sarà più facile da avvistare proprio dalla cima del Ben Nevis, quota 1344, cuore pulsante della ski area e cima più alta di tutte le isole britanniche. Fort William è il quartier generale delle Ski Area “Nevis range” che vanta una ventina di tracciati, fra piste blu, rosse e anche una nera.
Non basta? Ecco gli itinerari per ciaspole e trekking e per il back country, il “nostro” scialpinismo, con risalita grazie a pelli di foca e discesa liberi in tracciati fuoripista, ma non distanti dalle lusinghe del comprensorio. Il vantaggio? Intanto vedere la Scozia sotto un’altra prospettiva, che coniughi storia, castelli e kilt, all’esperienza di una sciata nelle Highlands. Sciare vista fiordi è un’emozione totalmente diversa da ogni ora alpina sugli sci. L’apres-ski, poi, sarà a base birra o whiskey. E per i palati più coraggiosi, anche di haggis, il piatto “nazionale” scozzese, a base di interiora di pecora.
La Norvegia è la patria dello sci nordico e del telemark, lo sci a tallone libero, ma ha da sempre anche una grande scuola di sci alpino. Basta pensare a campioni del passato come Ole Kristian Furuseth, eterno rivale del nostro Alberto Tomba, e poi a Lasse Kjus, Kjetil André Aamodt ed oggi ad Aksel Lund Svindal, Kjetil Jansrud ed Henrik Kristoffersen.
Per vedere dove questi vichinghi dello sci alpino hanno studiato da campioni, l’indirizzo migliore non poteva che essere Lillehammer, la città che ha ospitato i Giochi Invernali del 1994. Meno di tre ore a nord di Oslo cui è collegata anche dal treno, il comprensorio sciistico della cittadina si allarga fino a Ringebu e alle colline di Hafjell e Kvitfjell (www.kvitfjell.no), una delle ski resort più belle del Nord Europa. Ed è qui che uno dei tracciati, omologati anche per la coppa del mondo, nasconde le meraviglie dell’intera area sciabile. La pista Olympiabakken è un punto esclamativo nei boschi profumati del Nord affacciati sulla Gudbrandsdal, la valle dell’omonimo fiume che arriva fino a Lillehammer.
La ski area sia allarga per 20 km, con altrettanti tracciati, undici blu, sei rosse e tre più difficili. Nel complesso la maggior parte delle piste è ampia e soleggiata, anche quando i percorsi si snodano fra boschi punteggiati di baite in legno dove sostare per una bevanda o uno spuntino, in uno scenario incantato.
Passando a est, alla vicina Svezia anche qui il derby fra sci alpino e nordico sembrerebbe premiare gli amanti dello sci sottile. Eppure si cambia presto idea, arrivando ad Are (www.aresweden.com), paesino della contea di Jaemtland, affacciato sull’omonimo lago, dove mille anime attendono l’estate per pescare e l’inverno per pattinare sulle sue acque. In alternativa? Si scia, naturalmente. Con 99 piste e 46 impianti articolati sui quattro versanti di Duved, Tegefjäll, Rodkullen e Björnen, Are è la più grande ski area scandinava.
I fiocchi stanno regalando nuova linfa ai comprensori sciistici e, complice l’abbassamento delle temperature, anche i cannoni per l’innevamento artificiale funzionano a pieno ritmo. Natura e tecnologia: ecco servito l’inverno di gennaio. Ed ecco dove goderselo al meglio in Europa.
I comprensori sciistici della Scozia
Non è uno scherzo, anche qui si scia. La Gran Bretagna non ha una grande tradizione agonistica di campioni della neve, ma una grande cultura dello sci e dell’alpinismo. E soprattutto Oltre manica si può contare su alcuni comprensori che gli amanti della discesa dovrebbero visitare almeno una volta nella vita. Magari unendo l’utile di una visita alla “perfida Albione”, con il dilettevole di una sciata “made in England”.
L’indirizzo giusto è la Scozia con le piste di Aviemore e Fort William. Il comprensorio sciistico di Aviemore (www.visitaviemore.com) è a sud di Inverness, nel cuore delle Highlands scozzesi. La ski area si sviluppa nel parco nazionale di Cairngorm ed è fra le più attrezzate dell’Inghilterra. Oltre allo sci, una funicolare permette di esplorare le alture anche a piedi. Un allevamento di renne e un parco con animali in libertà completa l’offerta, senza contare che, poco distante, si possono visitare il Blair castle e ammirare, di lontano, la residenza reale estiva del Balmoral castle.
Poco a sud, ecco un secondo indirizzo per lo sci: è Fort William (www.nevisrange.co.uk e pagina Facebook), la cui ski area si allunga sul fiordo di Caledonia. Si, proprio lui: quello di “Nessie”, il mostro di Loch Ness. Che magari sarà più facile da avvistare proprio dalla cima del Ben Nevis, quota 1344, cuore pulsante della ski area e cima più alta di tutte le isole britanniche. Fort William è il quartier generale delle Ski Area “Nevis range” che vanta una ventina di tracciati, fra piste blu, rosse e anche una nera.
Non basta? Ecco gli itinerari per ciaspole e trekking e per il back country, il “nostro” scialpinismo, con risalita grazie a pelli di foca e discesa liberi in tracciati fuoripista, ma non distanti dalle lusinghe del comprensorio. Il vantaggio? Intanto vedere la Scozia sotto un’altra prospettiva, che coniughi storia, castelli e kilt, all’esperienza di una sciata nelle Highlands. Sciare vista fiordi è un’emozione totalmente diversa da ogni ora alpina sugli sci. L’apres-ski, poi, sarà a base birra o whiskey. E per i palati più coraggiosi, anche di haggis, il piatto “nazionale” scozzese, a base di interiora di pecora.
Sciare sulle piste della Norvegia
La Norvegia è la patria dello sci nordico e del telemark, lo sci a tallone libero, ma ha da sempre anche una grande scuola di sci alpino. Basta pensare a campioni del passato come Ole Kristian Furuseth, eterno rivale del nostro Alberto Tomba, e poi a Lasse Kjus, Kjetil André Aamodt ed oggi ad Aksel Lund Svindal, Kjetil Jansrud ed Henrik Kristoffersen.
Per vedere dove questi vichinghi dello sci alpino hanno studiato da campioni, l’indirizzo migliore non poteva che essere Lillehammer, la città che ha ospitato i Giochi Invernali del 1994. Meno di tre ore a nord di Oslo cui è collegata anche dal treno, il comprensorio sciistico della cittadina si allarga fino a Ringebu e alle colline di Hafjell e Kvitfjell (www.kvitfjell.no), una delle ski resort più belle del Nord Europa. Ed è qui che uno dei tracciati, omologati anche per la coppa del mondo, nasconde le meraviglie dell’intera area sciabile. La pista Olympiabakken è un punto esclamativo nei boschi profumati del Nord affacciati sulla Gudbrandsdal, la valle dell’omonimo fiume che arriva fino a Lillehammer.
La ski area sia allarga per 20 km, con altrettanti tracciati, undici blu, sei rosse e tre più difficili. Nel complesso la maggior parte delle piste è ampia e soleggiata, anche quando i percorsi si snodano fra boschi punteggiati di baite in legno dove sostare per una bevanda o uno spuntino, in uno scenario incantato.
Le piste in Svezia
Passando a est, alla vicina Svezia anche qui il derby fra sci alpino e nordico sembrerebbe premiare gli amanti dello sci sottile. Eppure si cambia presto idea, arrivando ad Are (www.aresweden.com), paesino della contea di Jaemtland, affacciato sull’omonimo lago, dove mille anime attendono l’estate per pescare e l’inverno per pattinare sulle sue acque. In alternativa? Si scia, naturalmente. Con 99 piste e 46 impianti articolati sui quattro versanti di Duved, Tegefjäll, Rodkullen e Björnen, Are è la più grande ski area scandinava.
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La pista più famosa è la Olympia e parte a quoa 796 metri, precipitando poi a valle sul lago per 400 metri, come un’onda ghiacciata. Siamo quasi 700 km a nord di Stoccolma, 80 km a ovest di Oestersund dove si arriva in aereo, nel cuore della foresta Scandinava. Dolci colline, punteggiate di abeti, poche strade, dritte e ghiacciate.
D’inverno i giorni sono, per così dire, “essenziali” con albe rapide come tramonti. Il resto è una notte placida dove sciare illuminati dalle luci artificiali che non potevano mancare su grossa parte della ski area di Are, ai piedi del monte Areskutan. Qui si scia “in orizzontale”, nel senso che lo sviluppo del domaine skiable è lungo le colline, e non supera mai i mille metri. Questo è un vantaggio, così come il fatto che qui si può spesso sciare fino a maggio quando, quassù, 350 km a sud del Circolo Polare Artico, le giornate cominciano ad allungarsi notevolmente.
Dimenticate Santa Claus. Lui se ne sta al Circolo Polare Artico, vicino a Rovaniemi, ma il tempio dello sci alpino finlandese è nel profondo della Lapponia, tre ore più a nord del mitico parallelo napapijri. Già, perché nella terra dei sami la pratica dello sci da discesa fa, da ormai molti decenni, rima con Levi (www.levi.fi), un comprensorio boutique che si trova a pochi minuti dall’aeroporto di Kittila, la vera porta del Grande Nord iperboreo.
Levi è un incantesimo di ghiaccio: certo i numeri fanno impressione con i 230 km per lo sci da fondo e i quasi 900 km di percorsi per i safari su motoslitta. Ma qui ci sono anche 27 impianti da discesa che servono 43 piste, la maggior parte illuminate anche per sciare nella notte artica.
La “Levi Black” è fra i più bei tracciati, tappa fissa anche di coppa del Mondo ogni novembre per i primi slalom della stagione. L’ovovia conduce in cima alla collina da cui si domina un orizzonte di boschi che s’infiammano di rosa in un crepuscolo perenne, soprattutto in inverno.
Le temperature possono essere molto rigide, tanto da rivestire di ghiaccio anche bar e baite, ma poi l’adrenalina di concedersi una delle discese più “nordiche” del pianeta, mette altri brividi e non di freddo. Il paese poi è una insieme di accoglienti chalet ordinati e garantisce un’offerta soprattutto gastronomica di grande varietà e livello, dalla cucina fusion alle steak house, alle specialità finlandesi da gustare anche in alcuni dehor (riscaldati!), allestiti nelle tipiche tende lapponi.
L’Islanda (foto di copertina) è la patria di chi ama sciare senza confine: back-country, sci safari da affrontare con guide ed esperti sono il menù principale di chi ama sciare “nordico”, ma anche chi desideri godersi scodinzoli, discese e qualche bella curva, senza padroneggiare le tecniche dell’alpinismo, può scegliere l’Islanda d’inverno e fino a tarda primavera per affrontare le due manche del divertimento.
La prima in pista, la seconda a spasso per la piccola e stupenda capitale Reykjavik. A poco più di mezz’ora dalla città, infatti, ecco l’area sciistica più attrezzata per lo sci alpino: si chiama Blafjoll (reykjavik.is) ed è un compendio di meraviglie. Un paio di impianti e altrettante piste garantiscono una vista mozzafiato sull’altopiano vulcanico e sulla capitale dell’isola. La neve profuma di mare, perchè le acque dell’Artico non sono lontane e il comprensorio è collegato anche dai bus al centro della città. Dove altro si può sciare così “easy” sentendosi così lontano da ogni cosa?
Ti piace sciare? Visita il nostro canale dedicato alle località sciistiche in Europa suddivise per nazione.
La pista più famosa è la Olympia e parte a quoa 796 metri, precipitando poi a valle sul lago per 400 metri, come un’onda ghiacciata. Siamo quasi 700 km a nord di Stoccolma, 80 km a ovest di Oestersund dove si arriva in aereo, nel cuore della foresta Scandinava. Dolci colline, punteggiate di abeti, poche strade, dritte e ghiacciate.
D’inverno i giorni sono, per così dire, “essenziali” con albe rapide come tramonti. Il resto è una notte placida dove sciare illuminati dalle luci artificiali che non potevano mancare su grossa parte della ski area di Are, ai piedi del monte Areskutan. Qui si scia “in orizzontale”, nel senso che lo sviluppo del domaine skiable è lungo le colline, e non supera mai i mille metri. Questo è un vantaggio, così come il fatto che qui si può spesso sciare fino a maggio quando, quassù, 350 km a sud del Circolo Polare Artico, le giornate cominciano ad allungarsi notevolmente.
Sciare in Finlandia
Dimenticate Santa Claus. Lui se ne sta al Circolo Polare Artico, vicino a Rovaniemi, ma il tempio dello sci alpino finlandese è nel profondo della Lapponia, tre ore più a nord del mitico parallelo napapijri. Già, perché nella terra dei sami la pratica dello sci da discesa fa, da ormai molti decenni, rima con Levi (www.levi.fi), un comprensorio boutique che si trova a pochi minuti dall’aeroporto di Kittila, la vera porta del Grande Nord iperboreo.
Levi è un incantesimo di ghiaccio: certo i numeri fanno impressione con i 230 km per lo sci da fondo e i quasi 900 km di percorsi per i safari su motoslitta. Ma qui ci sono anche 27 impianti da discesa che servono 43 piste, la maggior parte illuminate anche per sciare nella notte artica.
La “Levi Black” è fra i più bei tracciati, tappa fissa anche di coppa del Mondo ogni novembre per i primi slalom della stagione. L’ovovia conduce in cima alla collina da cui si domina un orizzonte di boschi che s’infiammano di rosa in un crepuscolo perenne, soprattutto in inverno.
Le temperature possono essere molto rigide, tanto da rivestire di ghiaccio anche bar e baite, ma poi l’adrenalina di concedersi una delle discese più “nordiche” del pianeta, mette altri brividi e non di freddo. Il paese poi è una insieme di accoglienti chalet ordinati e garantisce un’offerta soprattutto gastronomica di grande varietà e livello, dalla cucina fusion alle steak house, alle specialità finlandesi da gustare anche in alcuni dehor (riscaldati!), allestiti nelle tipiche tende lapponi.
Sci e natura in Islanda
Ghiaccio bollente? Si, l’Islanda sembra un controsenso. Calda dentro con i suoi geyser primordiali, gelata fuori per gran parte dell’anno. In mezzo però c’è posto per lo sci e il bello è che sarà un record. Non capita altrove in Europa di poter sciare su neve bianca che si posa su una terra nerissima, come quella dei vulcani che compongono in grossa parte il terreno islandese.L’Islanda (foto di copertina) è la patria di chi ama sciare senza confine: back-country, sci safari da affrontare con guide ed esperti sono il menù principale di chi ama sciare “nordico”, ma anche chi desideri godersi scodinzoli, discese e qualche bella curva, senza padroneggiare le tecniche dell’alpinismo, può scegliere l’Islanda d’inverno e fino a tarda primavera per affrontare le due manche del divertimento.
La prima in pista, la seconda a spasso per la piccola e stupenda capitale Reykjavik. A poco più di mezz’ora dalla città, infatti, ecco l’area sciistica più attrezzata per lo sci alpino: si chiama Blafjoll (reykjavik.is) ed è un compendio di meraviglie. Un paio di impianti e altrettante piste garantiscono una vista mozzafiato sull’altopiano vulcanico e sulla capitale dell’isola. La neve profuma di mare, perchè le acque dell’Artico non sono lontane e il comprensorio è collegato anche dai bus al centro della città. Dove altro si può sciare così “easy” sentendosi così lontano da ogni cosa?
Ti piace sciare? Visita il nostro canale dedicato alle località sciistiche in Europa suddivise per nazione.
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