Riapre a New York City il Fulton Center, chiuso dopo l'11 settembre
13 anni e qualche mese dopo i drammatici eventi dell’11 settembre, a New York City riapre ufficialmente la stazione della metropolitana di Lower Manhattan: il Fulton Center.
Il progetto del gigantesco hub metropolitano è stato commissionato dalla Metropolitan Transportation Authority (MTA) allo studio newyorkese James Carpenter Design Associates, incaricato di trovare il giusto compromesso tra aspetti architettonici e requisiti funzionali di uno spazio in cui confluiscono la bellezza di nove linee della subway (A,C, J, R, Z, 2, 3, 4, 5).

A comportare la chiusura della stazione furono proprio i danni arrecati dagli attentati al World Trade Center, in seguito ai quali fu approntato un ingente progetto di ristrutturazione. Inizialmente la riapertura era prevista per il 2007 a fronte di una spesa complessiva intorno ai 750 milioni di dollari, anche se la realtà parla di una cifra ben diversa, pari a 1.4 miliardi di dollari (circa 1.1 miliardi di euro) finanziati interamente dal governo federale. Nonostante i ritardi e la lievitazione dell’importo lavori, l’inaugurazione di uno dei simboli della rinascita post-Ground Zero è avvenuta domenica 9 novembre sotto gli occhi delle maggiori personalità cittadine con tutti gli onori del caso.

Oltre a facilitare la vita di chi vive e lavora nella “Big Apple”, il Fulton Center si candida a nuova attrattiva turistica della città. Le stime parlano chiaro: grazie anche ai 6.130 mq di spazi commerciali, ogni giorno saranno circa 300.000 le persone che transiteranno dalla nuova avveniristica stazione, che è già stata ribattezzata la “Grand Central” di Lower Manhattan.

L’elemento architettonico di spicco è il gigantesco “oculus” che si erge al centro della struttura a pianta rettangolare in vetro e acciaio. Intorno ad esso, che sovrasta un vasto spazio circolare, sono state distribuite le varie funzioni, dai negozi agli uffici, dagli accessi ai binari sottostanti agli spazi di sosta.

Per migliorare l’accessibilità alla rete e tentare di scongiurare il congestionamento che attanaglia costantemente la metropolitana newyorkese sono stati aperti numerosi nuovi ingressi su William Street, Nassau Street, Cortland Street e Broadway, mentre nell’arco di qualche mese dovrebbe inaugurare anche il tunnel di collegamento lungo oltre 100 metri con il World Trade Center e la Freedom Tower (One World Trade Center). Grande attenzione è stata posta sulle tematiche di sicurezza e accessibilità. A vigilare sulla stazione ed i suoi numerosi passaggi sotterranei saranno 340 telecamere, mentre scale mobili e ascensori garantiranno a tutti una comoda fruizione della struttura.

Foto e maggiori informazioni: mta.info
Il progetto del gigantesco hub metropolitano è stato commissionato dalla Metropolitan Transportation Authority (MTA) allo studio newyorkese James Carpenter Design Associates, incaricato di trovare il giusto compromesso tra aspetti architettonici e requisiti funzionali di uno spazio in cui confluiscono la bellezza di nove linee della subway (A,C, J, R, Z, 2, 3, 4, 5).

A comportare la chiusura della stazione furono proprio i danni arrecati dagli attentati al World Trade Center, in seguito ai quali fu approntato un ingente progetto di ristrutturazione. Inizialmente la riapertura era prevista per il 2007 a fronte di una spesa complessiva intorno ai 750 milioni di dollari, anche se la realtà parla di una cifra ben diversa, pari a 1.4 miliardi di dollari (circa 1.1 miliardi di euro) finanziati interamente dal governo federale. Nonostante i ritardi e la lievitazione dell’importo lavori, l’inaugurazione di uno dei simboli della rinascita post-Ground Zero è avvenuta domenica 9 novembre sotto gli occhi delle maggiori personalità cittadine con tutti gli onori del caso.

Oltre a facilitare la vita di chi vive e lavora nella “Big Apple”, il Fulton Center si candida a nuova attrattiva turistica della città. Le stime parlano chiaro: grazie anche ai 6.130 mq di spazi commerciali, ogni giorno saranno circa 300.000 le persone che transiteranno dalla nuova avveniristica stazione, che è già stata ribattezzata la “Grand Central” di Lower Manhattan.

L’elemento architettonico di spicco è il gigantesco “oculus” che si erge al centro della struttura a pianta rettangolare in vetro e acciaio. Intorno ad esso, che sovrasta un vasto spazio circolare, sono state distribuite le varie funzioni, dai negozi agli uffici, dagli accessi ai binari sottostanti agli spazi di sosta.

Per migliorare l’accessibilità alla rete e tentare di scongiurare il congestionamento che attanaglia costantemente la metropolitana newyorkese sono stati aperti numerosi nuovi ingressi su William Street, Nassau Street, Cortland Street e Broadway, mentre nell’arco di qualche mese dovrebbe inaugurare anche il tunnel di collegamento lungo oltre 100 metri con il World Trade Center e la Freedom Tower (One World Trade Center). Grande attenzione è stata posta sulle tematiche di sicurezza e accessibilità. A vigilare sulla stazione ed i suoi numerosi passaggi sotterranei saranno 340 telecamere, mentre scale mobili e ascensori garantiranno a tutti una comoda fruizione della struttura.

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