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Sultanahmet: guida al centro storico di Istanbul

Il quartiere di Sultanahmet raccoglie le migliori attrazioni di Istanbul, e spesso è l'unica meta di una visita alla metropoli turca. Qui si trovano Santa Sofia, il Palazzo Topkapi, la Moschea Blu, l'Ippodromo, i Musei archeologici e la Cisterna Basilica.

Se è vero che limitarsi a visitare unicamente il quartiere di Sultanahmet è uno degli errori più grandi che un turista possa compiere nella sua programmazione di un viaggio ad Istanbul, è comunque ancor più vero che una vacanza nella città sul Bosforo non possa assolutamente prescindere dall'esplorazione di questo quartiere, una vera miniera di luoghi da visitare e punti di interesse, che lo rendono una vera città autonoma all'interno di Istanbul:

Monumenti, luoghi di culto, palazzi e fortezze, mercati e vie dove fare shopping, Sultanahmet è tutto questo e ancor di più: stretto a sud dal Mar di Marmara, ad est dal canale del Bosforo e a nord dall'inizio del Corno d'Oro, questa penisola, fulcro vitale della vecchia Costantinopoli, continua a rappresentare l'anima pulsante di Istanbul, e oggi ancor di più, con tutta la metropoli che si muove a passi rapidi verso i 20 milioni di abitanti. Anche se dal punto di vista amministrativo il quartiere appartiene di fatto alla municipalità di Fatih, sia Sultanahmet che il vicino borgo di Eminönü, hanno tali attrattive da renderli di fatto quartieri turistici a sè stanti. Qui, dato che le sue dimensioni non sono vastissime, si può compiere una esplorazione a piedi, ma il caldo ed i notevoli dislivelli delle sue zone centrali renderanno la visita sicuramente impegnativa, oltre che ovviamente entusiasmante per il ricco patrimonio artistico e culturale che vi verrà svelato via dopo via e passo dopo passo.

Per chi arriva ad Istanbul atterrando all'aeroporto Ataturk, Sultanahmet si accede rapidamente, basta seguire la direttrice costiera della Kennedy Caddesi con direzione est. In alternativa per chi proviene con la propria auto dalla Tracia, bisogna seguire il precorso dell'autostrada O-3, che si trasforma nell'arteria di Adnan Menderes all'ingresso del quartiere di Fatih, prima di sfociare nella Ordu Caddesi che vi condurrà direttamente nel cuore di Sultanahmet. Grazie allo sviluppo dei low cost molti visitari arrivano oggi scendendo dall'aeroporto più distante di Istanbul, chiamato Sabiha Gökçen e ubicato nella parte asiatica della metropoli turca. Da qui si deve superare il Bosforo con il ponte di Bogazici e il Corno d'Oro con il ponte di Galata, prima di approdare nella zona più settentrionale del quartiere.

Il centro di Istanbul coincide con il cuore storico pulsante di Sultanahmet, e cioè l'Ippodromo, ora grande luogo denso di spazi e di storia, e che funge da filo conduttore che unisce alcuni dei monumenti più importanti del mondo. Già questo ampio spazio dove si svolgevano le più grandi assemblee cittadine, affascina per la presenza della particolare colonna serpentina, l'Obelisco di Teodosio, l'obelisco in pietra grezza e la Fontana dell'imperatore Guglielmo. Di sicuro però sono la grande Moschea Blu, la magica Santa Sofia, la Cisterna Basilica e il palazzo Topkapi il vero poker di attrazioni uniche da non perdere, ad ogni costo. Anche se visitare questi luoghi significa rischi di code, e trovarsi intruppati in mezzo a centinaia di altri turisti, non si può lasciare Istanbul senza aver visitato queste quattro pietre miliari dell'architettura.

La più vecchia e forse straordinaria delle tre è la Basilica di Santa Sofia, o Hagia Sophia (Aya Sofya), che fu costruita come una cattedrale dall'imperatore bizantino Giustiniano I, circa 1.500 anni fa e poi trasformata in moschea dopo la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453. Non lasciatevi ingannare dal suo esterno un pò austero in mattoni a vista: una volta entrati la sua slanciata cupola e i medaglioni giganti con le scritte in arabo sono davvero una vista mozzafiato, come lo sono del resto ciò che resta dei mosaici situati sul piano di sopra originale, a livello dei balconi. Ora non è più luogo di culto ma museo, ma il fascino del soprannaturale permea ancora in modo evidente le sue mura.

Al di fuori di essa, nel grande parco, si trova di fronte la maestosa Moschea Blu, anche conosciuta come come la Moschea di Sultanahmet, una struttura decisamente più recente dato che fu costruita nel 17 ° secolo e ancora in uso per i fedeli la preghiera ordinato a volte, durante i quali i visitatori non sono ammessi all'interno. Questa splendente struttura è uno dei migliori siti turistici di Istanbul, con le sue cupole e minareti di un penetrante grigio, ma che di notte s'accendono di luce e magia con stormi di gabbiani che la circondano in volo, a tutte le ore. L'interno è vastissimo e vi farà sentire minuscoli davanti all'enorme spazio riservato alla preghiera, ricoperto da un grande tappeto, e con il soffitto molto alto, che vi sovrasta da cui scendono giganteschi lampadari.

Il terzo luogo obbligatorio da visitare è sicuramente la Cisterna Basilica, luogo più raccolto rispetto alle altre due vaste costruzioni, ma non meno incredibile rispetto ai precedenti templi. Una volta pagato il biglietto di ingresso ci si trova catapultati in uno scenario da fiaba, un vasto colonnato sotterraneo, con l'acqua che riflette le colonne ed i capitelli sapientemente illuminati da luci scenografiche.

La grandiosità di spazi ed ambienti la si può ritrovare vistando il vicino palazzo di Topkapi, che occupa la porzione più nord-orientale del quartiere, sul Bosforo, da quando fu eretto dopo la conquista di Bisanzio da parte di Mehmet II (Maometto II). Il Topkapi offre tanti spazi espositivi, che si aprano tra le quattro corti principali ed i giardini che lo rendono meta ideale per una escursione di un giorno intero. Il pezzo forte del suo patrimonio è il celebre Harem, che si può visitare pagando un biglietto supplementare. Gli interni ricchi di stucchi, avori, legno intarsiato danno una idea molto precisa del tenore di vita dei sultani succedutisi nel corso dei secoli dell'Impero ottomano, e che si circondavano oltre di lusso anche di donne bellissime.
Da non perdere poi il tesoro imperiale, che oltre sfoggiare gioielli ed armi ottomane, include nella collezione il celebre pugnale Topkapi, famoso per i suoi grandi smeraldi. All'interno qui troverete anche alcune reliquie del Profeta Maometto, ma anche reperti attribuite a figure carismatiche di altre religioni come quelle di Mosè e San Giovanni battista.

Sultanahmet è infine terra di musei, alcuni dei quali ricchi di patrimoni artistici dal valore inestimabile. La cosa forse più sorprendente è la mancanza di code e affollamento in questi luoghi così importanti per le loro inestimabili collezioni d'arte: se merita una visita il museo di Arti Turche ed Islamiche sito presso l'Ippodromo, assolutamente da non perdere sono i Musei Archeologici di Istanbul, che si ergono non distanti dal Topkapi. Qui rimarrete letteralmente a bocca per alcuni reperti dell'antica Babilonia, tra cui un preziosissimo sarcofago di Alessandro Magno, riccamente lavorato. Un altro spazio espositivo che merita un po' di attenzione è il Museo dei Mosaici del Grande Palazzo.

Sultanahmet riserva comunque altre piccole ma pregevoli sorprese, se lo esplorerete con calma passeggiando lungo le sue ripide stradine, affollate di simpatici gatti. Ad esempio la zona meridionale del quartiere ospita due notevoli moschee, molto più raccolte e tranquille rispetto alle folle della Moschea Blu, e forse per questo più intriganti: si tratta della Piccola Santa Sofia (Küçük Aya Sofya Camii) un edificio religioso di origini bizantine trasformato in moschea. Se da qui ci si muove in direzione dell'Ippodromo, con un po' di attenzione si può scoprire la moschea di Sokullu Şht. Mehmet Paşa Camii, un vero gioiello perduto, evitato accuratamente dai grandi flussi turistici. E' invece l'occasione giusta per vedere una moschea di un certo valore artistico ma che conserva la genuinità d'un tempo.

Una visita a Sultanahmet non può non includere una visita fuori zona, e cioè al vicino Grand Bazaar, Kapali Carsi il grande mercato cuore pulsante del commercio della più grande città turca. Un dedalo di stradine coperte, ricolme e rigonfie di merci esposte con sapienza e maestria cromatica dai mercanti turchi, che hanno saputo creare un vero festival di colori, geometrie e sapori che non potrà lasciarvi indifferenti. D'altra parte si tratta di uno dei più grandi mercati al coperto del mondo, che conta ben di 4.000 attività commerciali, visitate da una folla che può raggiungere le 500.000 presenze giornaliere. Il luogo giusto dove trovare il vostro souvenir della vostra vacanza a Sultanahmet!

 Pubblicato da il 24/05/2012 - 29.347 letture - ® Riproduzione vietata

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