Udaipur (Rajasthan, India), visitare la Venezia d'Oriente
Udaipur, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Udaipur dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Situata nella parte nord-orientale del Rajasthan, Udaipur è senza dubbio la città più romantica di tutto lo stato, che comunque è famoso per le molte fortezze arroccate in posizioni mozzafiato sulla sommità delle colline e per i pittoreschi palazzi da favola che rievocano le leggende dei cavalieri medievali e di gesta eroiche. Come in molte altre città indiane, l’espansione urbana e industriale di Udaipur ha superato i confini originari della città e l’inquinamento di vario genere può essere un aspetto spiacevole per il turista. Questa sarà infatti la prima impressione che avrete di Udaipur arrivando alla stazione ferroviaria o degli autobus, mentre, ignnorando questa sensazione e proseguendo verso la città vecchia, troverete ad accogliervi un mondo completamente diverso, caratterizzato da numerosi edifici di grande valore storico-artistico.
Gli Impressionisti francesi, ed a maggior ragione i fratelli Grimm, avrebbero amato questa città, che non a caso è stata ribattezzata la “Venezia d’Oriente”. Fondata nel 1568 dal maharana Udai Singh II dopo l’ultimo saccheggio di Chittorgah da parte di Akbar, imperatore della dinastia moghul, Udaipur compete con le più famose creazioni dei Moghul per l’eccentricità, la squisita eleganza e la superba creatività. Il Lake Palace è sicuramente il migliore esempio tardivo di questa singolare esplosione culturale, anche se la città abbonda di palazzi, templi e haveli di tutti i tipi dai più semplici ai più eccessivi.
La città vecchia è circondata dai resti delle mura e si trova sul lato est del Lago Pichola. Quest’ultimo, ampliato attraverso la costruzione di una diga dal maharana Udai Singh II, si estende per 4 chilometri in lunghezza e per 3 in larghezza. Ciò nonostante esso rimane relativamente poco profondo e quindi può prosciugarsi nei periodi di intensa siccità; in tali momenti è addirittura possibile raggiungere i palazzi sull’isola passando dalla spiaggia, anche se fortunatamente ciò non capita spesso. All’interno del lago si innalzano due isole: l’isola di Jagniwas e l’isola di Jagmandir. La prima, che ha una superficie di circa 1,5 ettari, è resa particolarmente affascinante dalla presenza del Lake Palace, un palazzo costruito dal maharana Jagat Singh II nel 1754 che occupa praticamente l’intera superficie dell’isola; la seconda, Jagmandir, è sede del palazzo costruito dai maharana Karan Singh e Jagat Singh tra il 1628 ed il 1652. Sempre sul lago si erge il City Palace, il più grande complesso residenziale del Rajasthan. Pur essendo in verità un conglomerato di edifici aggiunti da vari maharana, il palazzo riesce a conservare una sorprendente uniformità di progetto. Attualmente la parte più importante del palazzo è destinata al museo che ospita una raccolta vasta e varia che comprende il Mor Chowk, con bellissimi mosaici raffiguranti il pavone, l’uccello più amato dello stato. All’interno dello stesso edificio si può accedere anche al Government Museum, dove sono esposti numerosi oggetti d’arte quali sculture e dipinti, mentre altri due musei da visitare sono il Bhariya Lok Kala Museum e l’Ahar Museum.
Situato solo 150 metri a nord dell’ingresso del City Palace, il bel tempio indo-ariano di Jagdish è stato costruito dal maharana Jagat Singh nel 1651 e custodisce gelosamente una statua in pietra nera di Vishnu dalle sembianze di Jagannath, signore dell’universo. Una statua in ottone di Garuda si trova in un tabernacolo di fronte al tempio, mentre la gradinata che porta all’edificio vero e proprio è fiancheggiata da elefanti. A nord del Lago Pichola si trova il Fateh Sagar, circondato da numerose colline e parchi. In cima al Moti Magri, o Pearl Hill, che domina il Fateh Sagar, vi è una statua del maharana Pratap, l’eroico Rajput che più volte sfidò i Moghul; la passeggiata che conduce alla cima attraversa meravigliosi giardini tra cui anche un giardino roccioso giapponese.
A nord di Udaipur si trova il Saheliyon ki Bari, o Garden of the Maids of Honour, un piccolo giardino particolarmente ricercato negli ornamenti, con fontane, chioschetti, elefanti in marmo e gradevoli laghetti di fiori di loto. 3 chilometri ad est di Fateh Sagar si trova invece Shilpgram, un villaggio di botteghe artigiane inaugurato da Rajiv Gandhi nel 1989. Qui si possono ammirare le ricostruzioni delle case tradizionali di quattro stati: Rajasthan, Gujarat, Goa e Maharashtra. Altri luoghi interessanti da visitare sono i Sajjan Niwas Gardens, dei bei giardini che vantano piacevolissimi prati ed uno zoo, ed il Monsoon Palace, costruito dal maharana Sajjan Singh alla fine del XIX secolo.
Il clima è piuttosto gradevole per via dell’influsso esercitato dai molti laghi della zona che, nonostante i quasi 600 metri di quota ai quali sorge la città, mitigano soprattutto i valori più bassi dell’inverno, facendo si che difficilmente si raggiungano picchi troppo bassi. Le stagioni sono determinate dai monsoni, con le piogge che si manifestano con insistenza tra maggio e settembre, quando anche le temperature e l’umidità sono davvero molto alte. Il periodo migliore per partire alla volta del Rajasthan è quello compreso tra novembre e marzo, quando le temperature sono generalmente miti ed il rischio di precipitazioni praticamente nullo.
Raggiungere Udaipur è relativamente semplice anche provenendo dall’Europa, grazie alla presenza dell’aeroporto di Dabok, situato a 21 chilometri di distanza dal centro. Frequenti collegamenti ferroviari mettono in comunicazione la città con le altre metropoli indiane, alla volta delle quali partono anche parecchi autobus ogni giorno. Gli spostamenti urbani sono piuttosto difficoltosi per via del lacunoso servizio di trasporto pubblico, del traffico quasi sempre congestionato e del cattivo stato in cui versano molte strade. Il consiglio è di muoversi il più possibile a piedi.
Gli Impressionisti francesi, ed a maggior ragione i fratelli Grimm, avrebbero amato questa città, che non a caso è stata ribattezzata la “Venezia d’Oriente”. Fondata nel 1568 dal maharana Udai Singh II dopo l’ultimo saccheggio di Chittorgah da parte di Akbar, imperatore della dinastia moghul, Udaipur compete con le più famose creazioni dei Moghul per l’eccentricità, la squisita eleganza e la superba creatività. Il Lake Palace è sicuramente il migliore esempio tardivo di questa singolare esplosione culturale, anche se la città abbonda di palazzi, templi e haveli di tutti i tipi dai più semplici ai più eccessivi.
La città vecchia è circondata dai resti delle mura e si trova sul lato est del Lago Pichola. Quest’ultimo, ampliato attraverso la costruzione di una diga dal maharana Udai Singh II, si estende per 4 chilometri in lunghezza e per 3 in larghezza. Ciò nonostante esso rimane relativamente poco profondo e quindi può prosciugarsi nei periodi di intensa siccità; in tali momenti è addirittura possibile raggiungere i palazzi sull’isola passando dalla spiaggia, anche se fortunatamente ciò non capita spesso. All’interno del lago si innalzano due isole: l’isola di Jagniwas e l’isola di Jagmandir. La prima, che ha una superficie di circa 1,5 ettari, è resa particolarmente affascinante dalla presenza del Lake Palace, un palazzo costruito dal maharana Jagat Singh II nel 1754 che occupa praticamente l’intera superficie dell’isola; la seconda, Jagmandir, è sede del palazzo costruito dai maharana Karan Singh e Jagat Singh tra il 1628 ed il 1652. Sempre sul lago si erge il City Palace, il più grande complesso residenziale del Rajasthan. Pur essendo in verità un conglomerato di edifici aggiunti da vari maharana, il palazzo riesce a conservare una sorprendente uniformità di progetto. Attualmente la parte più importante del palazzo è destinata al museo che ospita una raccolta vasta e varia che comprende il Mor Chowk, con bellissimi mosaici raffiguranti il pavone, l’uccello più amato dello stato. All’interno dello stesso edificio si può accedere anche al Government Museum, dove sono esposti numerosi oggetti d’arte quali sculture e dipinti, mentre altri due musei da visitare sono il Bhariya Lok Kala Museum e l’Ahar Museum.
Situato solo 150 metri a nord dell’ingresso del City Palace, il bel tempio indo-ariano di Jagdish è stato costruito dal maharana Jagat Singh nel 1651 e custodisce gelosamente una statua in pietra nera di Vishnu dalle sembianze di Jagannath, signore dell’universo. Una statua in ottone di Garuda si trova in un tabernacolo di fronte al tempio, mentre la gradinata che porta all’edificio vero e proprio è fiancheggiata da elefanti. A nord del Lago Pichola si trova il Fateh Sagar, circondato da numerose colline e parchi. In cima al Moti Magri, o Pearl Hill, che domina il Fateh Sagar, vi è una statua del maharana Pratap, l’eroico Rajput che più volte sfidò i Moghul; la passeggiata che conduce alla cima attraversa meravigliosi giardini tra cui anche un giardino roccioso giapponese.
A nord di Udaipur si trova il Saheliyon ki Bari, o Garden of the Maids of Honour, un piccolo giardino particolarmente ricercato negli ornamenti, con fontane, chioschetti, elefanti in marmo e gradevoli laghetti di fiori di loto. 3 chilometri ad est di Fateh Sagar si trova invece Shilpgram, un villaggio di botteghe artigiane inaugurato da Rajiv Gandhi nel 1989. Qui si possono ammirare le ricostruzioni delle case tradizionali di quattro stati: Rajasthan, Gujarat, Goa e Maharashtra. Altri luoghi interessanti da visitare sono i Sajjan Niwas Gardens, dei bei giardini che vantano piacevolissimi prati ed uno zoo, ed il Monsoon Palace, costruito dal maharana Sajjan Singh alla fine del XIX secolo.
Il clima è piuttosto gradevole per via dell’influsso esercitato dai molti laghi della zona che, nonostante i quasi 600 metri di quota ai quali sorge la città, mitigano soprattutto i valori più bassi dell’inverno, facendo si che difficilmente si raggiungano picchi troppo bassi. Le stagioni sono determinate dai monsoni, con le piogge che si manifestano con insistenza tra maggio e settembre, quando anche le temperature e l’umidità sono davvero molto alte. Il periodo migliore per partire alla volta del Rajasthan è quello compreso tra novembre e marzo, quando le temperature sono generalmente miti ed il rischio di precipitazioni praticamente nullo.
Raggiungere Udaipur è relativamente semplice anche provenendo dall’Europa, grazie alla presenza dell’aeroporto di Dabok, situato a 21 chilometri di distanza dal centro. Frequenti collegamenti ferroviari mettono in comunicazione la città con le altre metropoli indiane, alla volta delle quali partono anche parecchi autobus ogni giorno. Gli spostamenti urbani sono piuttosto difficoltosi per via del lacunoso servizio di trasporto pubblico, del traffico quasi sempre congestionato e del cattivo stato in cui versano molte strade. Il consiglio è di muoversi il più possibile a piedi.