Trichy (Tiruchirappalli), la cittą indiana e il Rock Fort Temple
Trichy, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Trichy dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Universalmente nota con il nome di Trichy, Tiruchirappalli è una località dispersiva ma assai gratificante, dotata di due templi di indicibile bellezza, uno dei quali arroccato in alto sopra la città su un monte scosceso. Di anno in anno sono sempre di più i turisti che prediligono Tiruchirappalli e i suoi templi alla confusione della poco distante Madurai, così che negli ultimi tempi l’insediamento si è progressivamente dotato di strutture recettive e servizi per i visitatori sempre più efficienti. I luoghi di interesse della città sono sparsi su un’area vasta che si estende in direzione nord-sud, ma in centro non è difficile orientarsi per via della sua suddivisione in tre parti distinte: a Trichy Junction, detta anche Cantonment, nella zona meridionale, si concentrano gli alberghi e i ristoranti, la stazione ferroviaria e quella degli autobus, mentre il Rock Fort Temple e la zona del bazar sono situati 2,5 chilometri a nord, poco prima degli altri templi importanti che si trovano oltre il Cauvery River.
La lunga e appassionante storia di Trichy ebbe inizio prima dell’epoca cristiana, quando l’insediamento era una semplice cittadella chola. Nel I millennio d.C. i Pallava e i Pandya si alternarono ripetutamente al potere, prima che i Chola riacquistassero il pieno controllo della regione nel X secolo; dal momento in cui l’impero chola cadde, Tiruchirappalli fu inglobata nel regno degli imperatori vijayanagar di Hampi e vi rimase fino a quando essi furono sconfitti nel 1565 dalle armate dei sultani del Deccan. La città e il suo forte, come oggi lo conosciamo, furono costruiti successivamente dai Nayal di Madurai e rappresentarono uno dei principali centri intorno ai quali si combatterono le guerre carnatiche del XVIII secolo, durante le quali Francia e Gran Bretagna si contesero la supremazia sul territorio indiano.
La prima tappa della visita a Tiruchirappalli non può che essere il Rock Fort Temple, lo spettacolare complesso monastico arroccato a 83 metri di altezza su un grande affioramento di roccia dal quale si domina tutta la città. Ciò che rende questo luogo così speciale non è l’edificio in sé, quanto la posizione e la possibilità di compiere il pellegrinaggio fino alla cima. I primi a lavorare la liscia roccia furono i Pallava, che scolpirono un piccolo tempio rupestre nella parete meridionale, ma furono poi i Nayak ad approfittare in seguito della sua posizione di fortificazione naturale dotandola di tanti altri edifici. I templi principali sono due: lo Sri Thayumanaswamy Temple, dedicato a Shiva e situato a metà strada verso la vetta; ed il Vinayaka Temple, dedicato a Ganesh, che si erge proprio sulla sommità. La salita lungo i 437 gradini tagliati nella pietra è faticosa ma gratificante, dato che dalla cima si ammira un panorama davvero incantevole.
Lo splendido complesso religioso dello Sri Ranganathaswamy Temple, distante all’incirca 3 chilometri dal Rock Fort, è la seconda grande attrattiva turistica di Tiruchirappalli. Edificato in onore di Vishnu, il tempio è menzionato nelle poesie sangam scritte da un antico poeta tamil, ma le iscrizioni in loco fanno risalire la sua realizzazione al X secolo. Con le sette sezioni concentriche racchiuse ciascuna da una cinta muraria e i suoi 21 gopuram, il tutto distribuito su 60 ettari, il complesso di Srirangam è probabilmente il più grande di tutta l’India. Ogni anno a gennaio vi si svolge il Temple Chariot Festival, durante il quale le statue delle divinità vengono fatte sfilare su un carro, anche se la festa più importante è quella di Vaikunta Ekadasi, in calendario a metà dicembre, quando il venerato testo vishnaita Tiruvaimozhi viene recitato davanti ad un’immagine di Vishnu.
Molto più piccolo e talvolta addirittura trascurato dai visitatori, lo Sri Jambukeshwara Temple è un’oasi di calma e serenità dopo la confusione che attanaglia il Ranganathaswamy Temple. L’edificio, dedicato a Shiva e a Parvati, fu costruito all’incirca nello stesso periodo dello Sri Ranganathaswamy e, poiché è uno dei cinque templi eretti in onore degli elementi, in questo caso l’acqua, è costruito attorno a un lingam di Shiva parzialmente sommerso. Per concludere la visita al centro si possono passare in rassegna un paio di interessanti chiese: la Lourdes Church e la St John’s Church. La prima, ultimata nel 1896, alta e bianchissima, si trova di fronte al Teppakulam Tank, nella zona del bazar, ed è stata costruita sul modello della basilica neogotica di Lourdes, in Francia. L’edificio è stato restaurato nel gennaio del 1998 ed è attualmente sede della Feast of Our Lady of Lourdes, la “Festa della Nostra Signora di Lourdes”, che si celebra ogni anno l’11 febbraio con una processione aperta a persone di tutte le religioni. La St John’s Church, invece, è stata costruita nella zona di Junction nel 1812 ed è dotata di porte laterali con torrette che, quando sono aperte, trasformano la chiesa in un arioso padiglione. Di grande effetto, infine, è la Natharvala Dargah, la tomba del famoso santo musulmano Nath-her, un edificio sormontato da una cupola alta 20 metri e dotata di pinnacoli.
Il clima è subtropicale, caldo e generalmente umido per tutto l’anno, con lo spirare dei monsoni che concentra le precipitazioni tra i mesi di luglio e dicembre. Il periodo più caldo dell’anno è quello compreso tra aprile e giugno, durante il quale le temperature oscillano mediamente tra 37 e 26 gradi, con picchi pomeridiani che superano i 40 gradi, anche se l’afa si fa più insopportabile verso l’inizio di agosto, quando l’umidità cresce fino ad attestarsi intorno al 95%. Il consiglio è quello di partire tra novembre e febbraio, mesi in cui le piogge sono molto rare e le temperature più miti, con le minime intorno ai 20 gradi.
Oltre ai voli nazionali, dal Tiruchirappalli International Airport, situato a 7 chilometri di distanza dal centro cittadino, partono anche aerei per lo Sri Lanka, il Kuwait e Sharjah. Quasi tutti gli autobus extraurbani utilizzano l’autostazione centrale di Rockins Rd, mentre per muoversi in città si può contare sull’efficiente rete di bus urbani. La stazione ferroviaria di Tiruchirappalli si trova sulla linea principale Chennai-Madurai, così che ci sono numerosi convogli diretti in entrambe le direzioni che ogni giorno servono la città.
La lunga e appassionante storia di Trichy ebbe inizio prima dell’epoca cristiana, quando l’insediamento era una semplice cittadella chola. Nel I millennio d.C. i Pallava e i Pandya si alternarono ripetutamente al potere, prima che i Chola riacquistassero il pieno controllo della regione nel X secolo; dal momento in cui l’impero chola cadde, Tiruchirappalli fu inglobata nel regno degli imperatori vijayanagar di Hampi e vi rimase fino a quando essi furono sconfitti nel 1565 dalle armate dei sultani del Deccan. La città e il suo forte, come oggi lo conosciamo, furono costruiti successivamente dai Nayal di Madurai e rappresentarono uno dei principali centri intorno ai quali si combatterono le guerre carnatiche del XVIII secolo, durante le quali Francia e Gran Bretagna si contesero la supremazia sul territorio indiano.
La prima tappa della visita a Tiruchirappalli non può che essere il Rock Fort Temple, lo spettacolare complesso monastico arroccato a 83 metri di altezza su un grande affioramento di roccia dal quale si domina tutta la città. Ciò che rende questo luogo così speciale non è l’edificio in sé, quanto la posizione e la possibilità di compiere il pellegrinaggio fino alla cima. I primi a lavorare la liscia roccia furono i Pallava, che scolpirono un piccolo tempio rupestre nella parete meridionale, ma furono poi i Nayak ad approfittare in seguito della sua posizione di fortificazione naturale dotandola di tanti altri edifici. I templi principali sono due: lo Sri Thayumanaswamy Temple, dedicato a Shiva e situato a metà strada verso la vetta; ed il Vinayaka Temple, dedicato a Ganesh, che si erge proprio sulla sommità. La salita lungo i 437 gradini tagliati nella pietra è faticosa ma gratificante, dato che dalla cima si ammira un panorama davvero incantevole.
Lo splendido complesso religioso dello Sri Ranganathaswamy Temple, distante all’incirca 3 chilometri dal Rock Fort, è la seconda grande attrattiva turistica di Tiruchirappalli. Edificato in onore di Vishnu, il tempio è menzionato nelle poesie sangam scritte da un antico poeta tamil, ma le iscrizioni in loco fanno risalire la sua realizzazione al X secolo. Con le sette sezioni concentriche racchiuse ciascuna da una cinta muraria e i suoi 21 gopuram, il tutto distribuito su 60 ettari, il complesso di Srirangam è probabilmente il più grande di tutta l’India. Ogni anno a gennaio vi si svolge il Temple Chariot Festival, durante il quale le statue delle divinità vengono fatte sfilare su un carro, anche se la festa più importante è quella di Vaikunta Ekadasi, in calendario a metà dicembre, quando il venerato testo vishnaita Tiruvaimozhi viene recitato davanti ad un’immagine di Vishnu.
Molto più piccolo e talvolta addirittura trascurato dai visitatori, lo Sri Jambukeshwara Temple è un’oasi di calma e serenità dopo la confusione che attanaglia il Ranganathaswamy Temple. L’edificio, dedicato a Shiva e a Parvati, fu costruito all’incirca nello stesso periodo dello Sri Ranganathaswamy e, poiché è uno dei cinque templi eretti in onore degli elementi, in questo caso l’acqua, è costruito attorno a un lingam di Shiva parzialmente sommerso. Per concludere la visita al centro si possono passare in rassegna un paio di interessanti chiese: la Lourdes Church e la St John’s Church. La prima, ultimata nel 1896, alta e bianchissima, si trova di fronte al Teppakulam Tank, nella zona del bazar, ed è stata costruita sul modello della basilica neogotica di Lourdes, in Francia. L’edificio è stato restaurato nel gennaio del 1998 ed è attualmente sede della Feast of Our Lady of Lourdes, la “Festa della Nostra Signora di Lourdes”, che si celebra ogni anno l’11 febbraio con una processione aperta a persone di tutte le religioni. La St John’s Church, invece, è stata costruita nella zona di Junction nel 1812 ed è dotata di porte laterali con torrette che, quando sono aperte, trasformano la chiesa in un arioso padiglione. Di grande effetto, infine, è la Natharvala Dargah, la tomba del famoso santo musulmano Nath-her, un edificio sormontato da una cupola alta 20 metri e dotata di pinnacoli.
Il clima è subtropicale, caldo e generalmente umido per tutto l’anno, con lo spirare dei monsoni che concentra le precipitazioni tra i mesi di luglio e dicembre. Il periodo più caldo dell’anno è quello compreso tra aprile e giugno, durante il quale le temperature oscillano mediamente tra 37 e 26 gradi, con picchi pomeridiani che superano i 40 gradi, anche se l’afa si fa più insopportabile verso l’inizio di agosto, quando l’umidità cresce fino ad attestarsi intorno al 95%. Il consiglio è quello di partire tra novembre e febbraio, mesi in cui le piogge sono molto rare e le temperature più miti, con le minime intorno ai 20 gradi.
Oltre ai voli nazionali, dal Tiruchirappalli International Airport, situato a 7 chilometri di distanza dal centro cittadino, partono anche aerei per lo Sri Lanka, il Kuwait e Sharjah. Quasi tutti gli autobus extraurbani utilizzano l’autostazione centrale di Rockins Rd, mentre per muoversi in città si può contare sull’efficiente rete di bus urbani. La stazione ferroviaria di Tiruchirappalli si trova sulla linea principale Chennai-Madurai, così che ci sono numerosi convogli diretti in entrambe le direzioni che ogni giorno servono la città.