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Zhengzhou (Cina), visita al tempio Shaolin e la Foresta di Pagode

Zhengzhou, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Zhengzhou dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Capitale della provincia dell’Henan a partire dal 1949, Zhengzhou è una metropoli di 4.300.000 abitanti situata a sud del corso del Fiume Giallo (Huanghe) nella parte centro-settentrionale della regione, all’incirca a 700 chilometri di distanza da Pechino. Il centro geografico e commerciale del capoluogo gravita intorno all’incrocio individuato da Erqi Lu e Jiefang Lu, che convergono in un rondò dove si erge la pagoda Erqi, costruita in memoria delle vittime dello sciopero del 7 febbraio. Sempre nella parte centrale di Zhengzhou si estendono due grandi parchi, elementi fondamentali per un centro caratterizzato dalla massiccia presenza di industrie, che contraddistinguono praticamente tutta la periferia. Zhengzhou è famosa dal punto di vista turistico per la sua vicinanza al celebre tempio Shaolin, patrimonio dell'UNESCO e che ospita l'altrettanto nota Foresta di Pagode

Nonostante l’attuale aspetto della città sia moderno e legato indissolubilmente alla realizzazione della ferrovia avvenuta tra il 1898 e il 1910, Zhengzhou vanta origini che affondano le proprie radici ben 3.000 anni prima della nascita di Cristo. Di questo periodo storico sono rimaste solo alcune rovine trovate alla periferia settentrionale in località Dahecun, dove sono emerse anche ceramiche Yangshao e Longshan, mentre i quasi 7 chilometri di perimetro murario riportati alla luce nella periferia orientale risalgono all’incirca al V secolo a.C. Per la prima volta nel 1923 Zhengzhou ha sofferto gravemente quando, il 7 febbraio, i ferrovieri della linea Pechino-Hankou hanno tentato uno sciopero soffocato nel sangue dai signori della guerra; pochi anni dopo, nel 1938, Chiang Kaishel ha invece fatto rompere gli argini del Fiume Giallo a Huayuankou per cercare di frenare l’avanzata giapponese, forse non sapendo che sarebbero morte 300.000 persone e 11.000.000 sarebbero rimaste senza tetto.

Il principale monumento cittadino è la già citata pagoda Erqi, la pagoda “7 febbraio”, un edificio alto 63 metri e 14 piani i cui muri bianchi contrastano volutamente col rosso degli infissi e il nero del tetto ricoperto di mattoni vetrificati. In cima ci sono due chioschi, anche se la peculiarità principale della pagoda è il numero dei piani, che la simbolistica religiosa tradizionale vuole sempre in numero dispari, ma che qui sono pari in quanto calcolati moltiplicando per 2 il 7, rispettivamente il mese e il giorno della tragedia. A breve distanza, sulla Chengdong Beilu, nei pressi dell’Hotel Internazionale, si può vedere un breve tratto di mura antiche, costruite comprimendo vari strati di terra uno sopra l’altro, che presentano curiose striature orizzontali, quasi si trattasse di stratigrafie. Vicino al tratto murario c’è anche un piccolo museo che espone i reperti rinvenuti durante gli scavi, principalmente manufatti ceramici e piccoli oggetti in bronzo.

Alla periferia orientale del centro si possono visitare le rovine della capitale Yenshi della dinastia Shang, che offrono un’idea particolarmente esaustiva dell’urbanistica che caratterizzava Zhengzhou tra il III e il VII secolo d.C. Nel cuore del centro si ergevano grandi costruzioni, probabilmente complessi amministrativi o dimore di nobili, mentre tutt’attorno si estendevano piccoli villaggi a sé stanti, ognuno dei quali specializzato in una produzione artigianale. Le case del popolo erano semisotterranee, mentre ancor più in periferia si trovavano le zone sepolcrali, individuate da grandi vani rettangolari sotterranei riempiti di bronzi dove sono stati rinvenuti scheletri che sembrano appartenere a etnie diverse, elemento che ha fatto pensare ad una società schiavista. Le rovine neolitiche sono conservate in un museo alla periferia nord del centro, in località Dahecun, dove sono state rinvenute ceramiche nere e rosse, alcune delle quali esposte vicino alle fondamenta di 5.000 anni fa. Percorrendo le sale del rinomato Museo Provinciale dell’Henan avrete modo di apprezzare bronzi, ceramiche, porcellane e sculture ritrovate negli scavi archeologici di tutta la provincia, oltre ad una sezione recentemente inaugurata che accoglie una grande collezione di uova fossili di dinosauro quasi tutte provenienti dai tanti ritrovamenti compiuti in Tibet alla fine del XX secolo.

Ciò che rende Zhengzhou una delle più interessanti mete turistiche della Provincia dell’Henan è sicuramente il tempio Shaolin (Saholin Monastery) che si trova a Song Shan, una delle 5 montagne sacre del Taoismo, che si erge fino a circa 1.500 metri di altitudine lungo le sponde meridionali del Fiume Giallo. Il sito ha una storia piuttosto antica, fu fondato nel quinto secolo e ha legato il suo nome allo Shaolinquan, uno stile di arti marziali cinese, anche conosciuto con il nome di Shaolin Kung Fu. ed è uno dei luoghi più famosi in occidenti per quanto riguarda il Buddhismo Mahāyāna. Il tempio è stato più volte distrutto e ricostruito durante la sua lunga storia, e queste distruzioni in realtà favorino l'esportazione delle arti marziali dello Shaolinquan nelle altri regioni della Cina. Uno dei luoghi da non perdere del monastero è la Foresta di Pagode, che si erge a 300 metri ad ovest del tempio Shaolin. Si tratta di 228 pagode costruite con pietre o mattoni a partire dal 791 dopo Cristo, durante la Dinastia Tang, ma che furono aggiunte anche durante le Dinastie Song, Yuan, Ming e Qing. La pagode presentano tutte un numero dispari di piani, da un minimo di 1 ad un massimo di 7, e la loro forma diversa è in accordo ai diversi momenti in cui furono create, a seconda della diversa dinastia presente al tempo. Possono avere forma squadrata o raootondata, e presentare 4 ma anche 6 lati. Sono un posto notevole per chi è appassionato di fotografia, dando notevoli spunti per degli scatti artistici. Il tempio Shaoline la famosa Foresta di Pagode sono stati iscritti tra i patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO nel 20101, come parte dei Monumenti storici di Dengfeng.

La collina di Manshang, che si erge 27 chilometri a nord di Zhengzhou, è il luogo ideale per chi è in cerca di un po’ di relax dalla frenesia che contraddistingue il nucleo centrale della città. In questo luogo sopraelevato, abbellito da un chiosco e dove la vista spazia sull’immensità del Fiume Giallo, si trova il Tempio Yueshan, dominato dalla torre Zijin, ma anche lo spettacolare ponte costruito interamente in catene di ferro. Per vedere il Fiume Giallo si può anche andare a Huayankou, appena 2 chilometri a nord di Zhengzhou lungo la strada 107 per Pechino; questo è il luogo dove Cheng Kaishek ordinò di rompere gli argini nel 1938 condannando a morte 300.000 abitanti della zona, ricordati da un ponte stradale lungo ben 5,5 chilometri terminato nel 1986.

Il clima è subtropicale umido, caratterizzato da inverni moderatamente freddi e secchi e da estati calde, umide e piovose. Il mese più freddo dell’anno è gennaio, quando le temperature oscillano in media tra 6 e -4 gradi, mentre quelli più caldi sono giugno e luglio quando si registrano valori massimi superiori ai 31 gradi e minime mai al di sotto dei 20. Ad influenzare sensibilmente il clima locale sono i monsoni che, spirando tra maggio e settembre, fanno si che in questo periodo sia concentrata la maggior parte delle precipitazioni, per un dato parziale di circa 500 mm di pioggia in 5 mesi su un totale annuo di poco superiore ai 600 mm. Il consiglio è quello di visitare Zhengzhou e l’Henan all’inizio della primavera o nella seconda parte dell’autunno, quando piove di rado e le temperature sono generalmente gradevoli.

Lo Zhengzhou Xinzheng International Airport è il trafficatissimo aeroporto locale, considerato dalle autorità cinesi come uno degli 8 scali principali del paese; da qui atterrano e decollano velivoli diretti a tutte le maggiori città cinesi, ma anche a Hong-Kong e Taipei. Dall’aeroporto, situato 37 chilometri a sud-est del centro, si può raggiungere la città sfruttando l’efficiente rete di trasporti pubblici, che consente di muoversi agevolmente in centro e in periferia in autobus, e che ha in progetto la costruzione di due linee di metropolitana che dovrebbero essere completate entro il 2015. Per quanto riguarda i trasporti ferroviari, Zhengzhou si trova sulla linea Pechino-Canton a 640 chilometri e 12 ore di distanza dalla capitale, mentre grazie agli autobus extraurbani, che partono dal terminal situato proprio di fronte alla stazione ferroviaria, si possono raggiungere in poche ore Dengfeng, Shaolin, Gongxian, Kaifeng, Anyang e Luoyang.
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 Pubblicato da - 07 Dicembre 2010 - © Riproduzione vietata

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