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Kampala, viaggio nella Capitale dell'Uganda, cosa vedere e sapere

Kampala, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Kampala dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Situata a pochi chilometri di distanza dalle rive dell’immenso lago Vittoria, Kampala è una metropoli di quasi 1.400.000 abitanti, dal 1962 capitale dell’Uganda. La città, che sorge praticamente a cavallo dell’equatore nel cuore dell’Africa, si erge ad una quota di circa 1.200 metri di altitudine sulle pendici della collina di Nakasero, una delle sette alture che caratterizzano lo skyline paesaggistico di questa zona dell’Uganda centro-meridionale. Dal punto di vista amministrativo, la capitale è compresa all’interno dell’omonimo distretto di Kampala, un’area densamente urbanizzata nella quale Kampala è suddivisibile in cinque entità principali: Kampala Central, Kawempe Division, Makindye Division, Nakawa Division e Lubaga Division.

I primi coloni a giungere nell’area dove attualmente sorge Kampala furono gli inglesi, che battezzarono il territorio Hills of the Impala, ovvero “Colline degli Impala”, per via del gran numero di esemplari di questa specie che popolavano la zona. Nel 1890 Frederick Lugard vi costruì un forte per garantire il regolare svolgimento delle proprie attività alla Compagnia britannica dell’Africa orientale; negli anni a venire, intorno a questa fortificazione cominciò a svilupparsi la città vera e propria che, dal 1900 al 1905, divenne capoluogo del protettorato britannico dell’Uganda e che, nel 1962, prese il posto di Entebbe come capitale dello stato. Nel 1979, con lo scoppio della guerra civile e con il rovesciamento della dittatura di Idi Amin, molti quartieri della città vennero distrutti.

Pur essendo una destinazione turistica ancora pressoché sconosciuta, Kampala, ed in generale tutto l’Uganda, stanno mettendosi alle spalle le insicurezze del tribolato passato, proiettandosi verso un futuro nel quale le proprie ricchezze, soprattutto paesaggistiche, potranno essere apprezzate da un numero sempre crescente di visitatori. L’impegno del governo nazionale sta infatti dando frutti concreti soprattutto in un settore chiave per il turismo come la sicurezza, l’elemento primario per garantire la nascita dei primi flussi turistici importanti. Attualmente, eccezion fatta per le zone periferiche più remote, si può affermare che Kampala sia una città sicura, nella quale non si corrono particolari rischi a patto di mantenere atteggiamenti e comportamenti responsabili.

Negli ultimi anni Kampala è divenuta l’indiscussa capitale culturale dell’Uganda. Ad avvalorare questa affermazione c’è la Makerere University, l’antica e prestigiosa università situata nei pressi dell’omonimo colle Makerere. Questa facoltà, che rappresenta uno degli istituti più rinomati di tutta l’Africa centro-orientale, è frequentata da studenti provenienti da tutto il continente, le cui culture si incontrano all’interno del campus accademico, ma anche in tutto il resto della città, che per questo si sta arricchendo di molte colorate sfaccettature. In generale, la zona di Makerere è il centro amministrativo e la zona residenziale benestante della capitale, mentre la maggior parte delle attrattive turistiche è sparsa in tutto il resto dell’abitato. A Kololo si trova il Museo Ugandese, mentre a Namirembe, Kibuli e Rubaga si ergono le tre architetture religiose più importanti della città: la Cattedrale di Namirembe, la Moschea di Kibuli e la Cattedrale di Rubaga. Particolarmente interessante è soprattutto quest’ultima, la cui facciata guarda quella di un’altra chiesa molto importante, la St Pauls Protestant Cathedral, il cui campanile si staglia contro il cielo sulla collina di fronte. Particolarmente suggestivi sono anche i templi Hindu Temple e Baha ‘I Temple che, se sommati alle precedenti costruzioni, compongono un ventaglio di strutture religiose assolutamente eterogeneo, testimonianza dell’anima cosmopolita della città. Da non perdere anche il Teatro Nazionale d’Uganda, realizzato nel 1959, così come i tipici mercati di Owino e Nakasero.

Uscendo dal vasto agglomerato urbano ci si troverà immersi negli splendidi paesaggi naturalistici che solo l’Africa centrale sa offrire. Colline, radure, foreste e la sterminatezza del lago Vittoria; anche il più avvezzo dei naturalisti potrebbe rimanere colpito da cotanta bellezza, nella quale vivono migliaia di specie animali e vegetali. In particolare meritano di essere visitate le cascate Ssezibwa, poco distanti dalla città, ma anche Port Bell, una graziosa cittadina posta proprio sulle rive del lago.

Il clima è equatoriale, caldo, umido e moderatamente piovoso per quasi tutti i dodici mesi dell’anno, durante i quali si registra un’escursione termica molto contenuta. Il periodo più caldo è quello compreso tra la fine di dicembre e l’inizio di marzo, quando le temperature oscillano mediamente tra 28 e 18 gradi con picchi prossimi ai 36/37. Da marzo a maggio si estende la stagione più piovosa dell’anno, con temperature comunque alte e comprese tra 27 e 17 gradi, mentre giugno, luglio e agosto sono i mesi più “freddi”, con minime che occasionalmente scendono al di sotto dei 15 gradi.

Nelle vicinanze di Kampala si trovano alcune grandi infrastrutture legate ai trasporti. A 35 chilometri dal centro si trova l’Entebbe International Airport, l’aeroporto internazionale ristrutturato nel 2007 che rappresenta il principale scalo aereo del paese, mentre a Port Bell, ovvero 10 chilometri a sud, vi è uno dei porti più importanti di tutto il lago Vittoria. Dalla stazione ferroviaria cittadina partono collegamenti quotidiani con Nairobi ed altre importanti città dell’Africa centro-orientale, mentre per spostarsi all’interno della capitale si possono prendere i Boda-boda, una sorta di taxi sotto forma di biciclette o motociclette condotte da variopinti abitanti del luogo. L’esperienza è ovviamente sconsigliata ai deboli di cuore, che potrebbero non reggere l’emozione degli spericolati slalom nel traffico cittadino.
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