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Vitorchiano (Lazio): il Monastero e cosa vedere nel borgo medievale sulla rupe di tufo

Vitorchiano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Vitorchiano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Un delizioso borgo adagiato su una rupe, la natura incontaminata della montagna, un’imponente cinta muraria che cela una bellezza ancora medievale. Tutto questo e molto di più è Vitorchiano, splendido comune della provincia di Viterbo, al punto che venne selezionato nel 2019 per la finale della manifestazione Borgo dei Borghi, come migliore dei borghi del Lazio.

Qui, nel cuore dei Monti Cimini, il tempo sembra essersi fermato e passeggiare tra le strette vie e le case di pietra del borgo è come fare un pittoresco tuffo nel passato; un passato denso di avvenimenti e vicissitudini, che affonda le sue radici nell’antica epoca dell’età del bronzo.

Storia

Sin da quei tempi, il territorio di Vitorchiano fu abitato, per diventare poi territorio etrusco e, successivamente, un castrum romano. Ed è proprio alla città di Roma che la storia vitorchianese si è intrecciata per secoli, con un legame che è tutt’oggi particolarmente vivo. A causa della sua posizione strategica infatti, il borgo fu a lungo conteso tra Roma e Viterbo e quando le milizie viterbesi lo occuparono, Roma intervenne militarmente e lo dichiarò proprio feudo.

La fedeltà dei cittadini di Vitorchiano per Roma
raggiunse successivamente livelli straordinari, quando, nel 1232, essi fecero atto solenne e formale di sottomissione alla città. Vitorchiano venne conseguentemente nominata "Terra Fedelissima all'Urbe" e le furono riconosciute, tra le altre cose, ampie esenzioni fiscali e il privilegio di fornire soldati per la guardia capitolina; un privilegio, questo, che permane tutt’ora.

È un territorio profondamente legato alle tradizioni, quello di Vitorchiano: un territorio in cui le suore trappiste custodiscono gelosamente i segreti dell’arte grafica dei santini, di cui si occupano da tempo, e in cui si lavora ancora il peperino, la roccia tipica della zona, che rimane tra le principali fonti di sostentamento economico. In questo scenario, troviamo inoltre dei veri e propri gioielli di arte e architettura, imponenti testimoni di un passato antico.

Cosa vedere a Vitorchiano

Da non perdere, per iniziare, è la maestosa cinta muraria, lunga ben 250 metri, con le sue torri e le due porte: Porta Romana e Porta Madonna della Neve, l’antico ingresso al castrum romano.

All’interno delle mura invece, troviamo una serie di edifici storici davvero di grande pregio, tra cui il Palazzo Comunale, la Torre medievale dell’Orologio, la Fontana a Fuso, un capolavoro di arte scultorea realizzato tra il XIII e il XIV secolo, la Casa del Vescovo e la Casa del Rabbino, a testimonianza della comunità ebraica che risiedette a Vitorchiano prima del 1500.

Per quanto riguarda invece gli edifici religiosi, meritano senza dubbio una visita la Chiesa di Santa Maria Assunta, costruita nel 1200 con un bellissimo campanile in stile gotico, la Chiesa della S.S. Trinità e ancora, la Chiesa di Sant’Antonio, il Santuario di San Michele Arcangelo e il Monastero delle già citate suore trappiste.

Caratteristico è il Moai di VItorchiano, l'unico esempio al mondo di scultura di questo tipo scolpita al di fuori del territorio di Rapa Nui. Gli abitanti dell'isola di Pasqua avevano trovato prorio le rocce ideali per il restauro delle loro statue (il peperino) ed hanno lasciato in cambio, nel borgo, un esempio della loro atavica maestria. La grande statua si trova nella periferia della città, in direzione di Grotte S. Stefano.

Infine Vitorchiano vanta il più grande giardino del mondo di peonie arboree, assolutamente da non perdere in primavera, quando arriva il momento della fioritura. Per ammirarle recatevi al Centro Botanico Moutan, che rimane a sud del borgo.

Eventi, sagre e manifesazioni

Ma Vitorchiano è anche folclore e tradizione, grazie ad un calendario ricco di eventi, soprattutto nei mesi primaverili ed estivi. L’8 maggio, ad esempio, si festeggia il santo patrono San Michele Arcangelo, con una grande escursione nelle campagne intorno al paese, che ci si conclude al Santuario.

Il primo weekend di agosto invece, è solitamente a sfondo culinario, con la famosa Sagra del Cavatello, in onore della quale, le cuoche della pro loco di Vitorchiano si cimentano nella preparazione di questa squisita pasta fatta a mano condita con un sugo di pomodoro aromatizzato al finocchietto selvatico.

Nella splendida cornice del centro storico, non mancano inoltre i piatti e i prodotti tipici di questo territorio, che vanno dagli oli di oliva agli ottimi vini rossi, dai formaggi di pecora ai salumi, senza dimenticare i pregiati funghi porcini, da gstare con i primi ed i secondi di carne, che crescono in abbondanza in queste zone.

Come arrivare

Per raggiungere Vitorchiano in auto, si consiglia, qualora si parta da Viterbo, di prendere la superstrada in direzione Orte e uscire direttamente a Vitorchiano. Per chi arriva dall’autostrada A1 è invece consigliabile uscire a Orte, prendere la superstrada Orte – Viterbo e uscire a Vitorchiano.

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, la stazione ferroviaria più vicina è quella di Orte, da cui è possibile prendere un autobus in direzione Vitorchiano. In alternativa è possibile prendere un autobus della linea Cotral direttamente da Viterbo, che conduce al centro storico del paese.
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