Alta Val Tidone (Emilia-Romagna): cosa vedere e cosa sapere
Alta Val Tidone, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Alta Val Tidone dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Fino al 1° gennaio 2018 i centri abitati di Nibbiano, Caminata e Pecorara facevano ognuno storia a sé riuscendo a distinguersi per lo più amministrativamente, ma un referendum ha fatto sì che le tre comunità votassero per un’entità unica, capace di raggruppare le tre realtà inglobandole nel nuovo comune di Alta Val Tidone.
Siamo in provincia di Piacenza, or dunque nella ridente e pacifica Emilia-Romagna, sunto di luoghi fruibili nell’ottica di un turismo lento, ottimale per l’apprezzamento a tutti i livelli di ciò che la Val Tidone ha da offrire al visitatore.
Dal ‘300 in poi la sua identità fu quella di feudo, fisionomia che durò fino all’abolizione del regime feudale di stampo imperiale nel 1797. Subì l’occupazione napoleonica fino al 1814, dopodiché conobbe diverse appartenenze provinciali (fra le quali Pavia), ultima nel 1923 quella a Piacenza. Soppresso nel 1928, tornò autonomo nel 1950, infine nel 2018 è confluito nel nuovo Alta Val Tidone, che si aggiudica un significativo pezzo di medievalismo rappresentato da caratteristiche case in sasso, torri e botteghe non troppo dissimili da come si presentavano all’epoca. Fra le abitazioni s'erge distinta la Parrocchiale dei Santi Sinforiano e Timoteo.
Cosa vedere? Simbolo indiscusso di questa frazione corrisponde alla Parrocchiale di San Giacomo Maggiore, costruzione cinquecentesca improntata su una sola navata e sei cappelle laterali, due delle quali custodiscono rispettivamente le statue lignee del Santo titolare e della Madonna del Colera. Le altre cappelle conservano nell’ordine un antico confessionale ligneo, un inestimabile battistero in pietra arenaria e vari stucchi pregiati. L’esatta data di edificazione non è chiara e del resto nemmeno quella alla quale si dovrebbe ascrivere il Castello, di cui purtroppo non rimangono che poche rovine.
La seconda domenica di settembre il palcoscenico è tutto per la Madonna del Colera. Vige ancora la tradizionale questua del Calendimaggio, durante il cui svolgimento è possibile godere del suono del tipico piffero appenninico accompagnato dalla fisarmonica, strumento che ha sostituito la cornamusa.
In frazione Strà, il Santuario della Beata Vergine Maria Madre delle Genti ospita nel corso del periodo natalizio un bellissimo presepe artistico che ha il pregio di essere meccanizzato.
Siamo in provincia di Piacenza, or dunque nella ridente e pacifica Emilia-Romagna, sunto di luoghi fruibili nell’ottica di un turismo lento, ottimale per l’apprezzamento a tutti i livelli di ciò che la Val Tidone ha da offrire al visitatore.
La storia di Caminata
Il nuovo comune eredità in primis storia e cultura di Caminata, borgo di appena 240 anime che fu storicamente possesso dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio al pari di Pecorara e Nibbiano (attuale sede municipale).Dal ‘300 in poi la sua identità fu quella di feudo, fisionomia che durò fino all’abolizione del regime feudale di stampo imperiale nel 1797. Subì l’occupazione napoleonica fino al 1814, dopodiché conobbe diverse appartenenze provinciali (fra le quali Pavia), ultima nel 1923 quella a Piacenza. Soppresso nel 1928, tornò autonomo nel 1950, infine nel 2018 è confluito nel nuovo Alta Val Tidone, che si aggiudica un significativo pezzo di medievalismo rappresentato da caratteristiche case in sasso, torri e botteghe non troppo dissimili da come si presentavano all’epoca. Fra le abitazioni s'erge distinta la Parrocchiale dei Santi Sinforiano e Timoteo.
Il centro di Nibbiano
Il seguito di Nibbiano si traduce in una popolazione di 2.200 abitanti e come paese con più residenti è stato eletto sede municipale. Cuore di Alta Val Tidone, si colloca nella zona del fondovalle, nei pressi della confluenza del Tidoncello con il Tidone, laddove la diga del Molato determina il lago artificiale di Trebecco, raggiungibile a piedi o in bicicletta. Il nome si evince dal vecchio borghetto immerso in un tripudio armonioso di castagneti e querceti pervasivi l’Appennino piacentino.Cosa vedere? Simbolo indiscusso di questa frazione corrisponde alla Parrocchiale di San Giacomo Maggiore, costruzione cinquecentesca improntata su una sola navata e sei cappelle laterali, due delle quali custodiscono rispettivamente le statue lignee del Santo titolare e della Madonna del Colera. Le altre cappelle conservano nell’ordine un antico confessionale ligneo, un inestimabile battistero in pietra arenaria e vari stucchi pregiati. L’esatta data di edificazione non è chiara e del resto nemmeno quella alla quale si dovrebbe ascrivere il Castello, di cui purtroppo non rimangono che poche rovine.
Eventi, sagre e manifestazioni
Qui, l’ultima domenica prima della Quaresima si organizza da centinaia d’anni la Polentata di Trebecco, carnevale all’insegna di quello ch’è stato fino a poco tempo fa l’alimento principe degli autoctoni. Il 25 luglio ricorre la Festa patronale di San Giacomo Maggiore, celebrata dalla fine del ‘300 per volontà dei Conti Dal Verme.La seconda domenica di settembre il palcoscenico è tutto per la Madonna del Colera. Vige ancora la tradizionale questua del Calendimaggio, durante il cui svolgimento è possibile godere del suono del tipico piffero appenninico accompagnato dalla fisarmonica, strumento che ha sostituito la cornamusa.
In frazione Strà, il Santuario della Beata Vergine Maria Madre delle Genti ospita nel corso del periodo natalizio un bellissimo presepe artistico che ha il pregio di essere meccanizzato.
Come arrivare in Alta Val Tidone
Da Piacenza è comodo percorrere la SS 10; dalla stazione ferroviaria del capoluogo piacentino si prosegue con gli autobus Tempi fino a Nibbiano; l’aeroporto di Milano Linate risulta essere il più vicino alla località.- HOTEL SCONTATI Alta Val Tidone
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