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Montescudo-Monte Colombo (Emilia-Romagna): cosa vedere nel comune in provincia di Rimini

Montescudo-Monte Colombo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Montescudo-Monte Colombo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Insieme a Monte Colombo ha formato un nuovo comune istituito ufficialmente il 1° gennaio 2019. È così che Montescudo è divenuta frazione di Montescudo-Monte Colombo seppur facendo storia a sé con il suo opulento bagaglio di storia, cultura e tradizioni a ridosso delle prime colline della Valconca nell’hinterland di Rimini in Emilia-Romagna.

Storia

Anticamente il borgo si chiamava Rio Alto per via dei fiumi Conca e Marano che fanno il loro corso ai piedi dell’abitato posto in evidente locazione rialzata. Tale toponimo assunse diverse declinazioni, Mons Scutulus, Montescutulum (come citato nel diploma di Ottone I datato 962), poi Montescudolo, Montescutello e infine Montescudo in seguito all’annessione al Regno d’Italia nel 1862. In epoca augustea il paese ricopriva la minimale funzione di stazione militare di posta dove i corrieri cambiavano cavallo per poter raggiungere Roma. Il primo castello sorse invece intorno al X secolo. A infiammare il Medioevo ci pensarono le due più influenti casate di quel tempo, ovverosia i Malatesta e i Montefeltro, che a lungo si contesero il feudo combattendo feroci battaglie sulle quali risolse lo Stato Pontificio acquisendo il controllo dell’area.

Sul finire del ‘700 era nota la quieta sottomissione di Montescudo agli occupanti francesi, tanto che Napoleone Bonaparte in persona riconobbe gli slanci liberali della popolazione ritenendo il paese “degno della bandiera francese”. In effetti la comunità si fregiò del vessillo transalpino guadagnandone certamente in prosperosità e grandezza, felice condizione destinata a concludersi con la caduta dell’Impero nel 1815. Visse direttamente i principali eventi che sconvolsero l’Italia e l’Europa, or dunque le guerre del Risorgimento, nonché l’inarrestabile campagna delle camicie rosse guidate da Giuseppe Garibaldi, la Grande Guerra e il Secondo Conflitto Mondiale. Il Museo della Linea Gotica Orientale racconta le tragiche piaghe belliche tramite un allestimento presso la Chiesa della Pace: non solo un archivio fotografico m persino residuati di armi e bombe contribuiscono a rendere tangibile ciò che anni fa si configurava orrendamente reale.

Cosa vedere a Montescudo-Monte Colombo

Il centro storico della cittadina oggi si identifica pienamente in Piazza del Comune, che vede trionfare il robusto bastione, il giardino su di esso dal quale si può ammirare un vastissimo panorama, il vecchio pozzo centrale e l’antica ghiacciaia a forma cilindrica, cavità scavata nella terra e rivestita di norma in pietra o mattoni per contenere la neve invernale che, pressata, garantiva la conservazione di alcune derrate alimentari in estate. La Torre di avvistamento era alcuni secoli fa parte integrante della Rocca, unita a essa grazie a una rete di cunicoli sotterranei. Da vedere c’è la duecentesca Torre Civica, i resti ben conservati delle possenti mura malatestiane e il magnifico Teatro “Francesco Rosaspina”, tipico teatro all’italiana a forma di ferro di cavallo, dotato di platea, sette palchetti e un ampio loggione. È intitolato a uno dei più valenti e conosciuti incisori dell’Ottocento.

Poco distante dal paese si può e deve ammirare quel gioiello ch’è l’Albereto, borgo fortificato di matrice rurale e origine romana. Quasi distrutto dalla violenza sprigionata dalle cruente dispute fra Montefeltro e Malatesta, venne sapientemente ricostruito per volontà di Sigismondo Malatesta. Ora è un splendida terrazza sulla riviera riminese.

Esisteva dapprima un edificio religioso che faceva da punto di riferimento per la popolazione, la Chiesa di Santa Maria Succurrente. Ebbene di essa restano i muri perimetrali, giacenti sotto il pavimento dell’attuale Santuario di Valliano eretto verso la metà del Quattrocento. A navata unica e con tetto a capriate, sfoggia un presbiterio piuttosto elegante e abbellito da tre braci uguali per dimensioni. Il soffitto a crociera sembra proteggere il tesoro artistico del luogo di culto, onorato dalla presenza di affreschi sontuosi raffiguranti l’uno la Maternità di Maria, l’altro il Libro Sacro, probabilmente realizzati dalla scuola del Ghirlandaio. Una notevole statua lignea della Vergine completa il corredo ecclesiastico. La Canonica ospita il Museo Etnografico. La Parrocchiale dei Santi Biagio e Simeone custodisce un crocifisso del ‘300 che si ritiene essere miracoloso.

Eventi, sagre e manifestazioni

Ad agosto Montescudo entra in una spirale di assoluto fermento: tutta questa eccitazione è dovuta alla Sagra della Patata e Festa degli Gnocchi, o più propriamente della patata di Montescudo IGP, fra le migliori varietà presenti in Emilia-Romagna per la preparazione degli gnocchi, un’autentica prelibatezza. Nell’occasione molti ristoranti, fra cui la Locanda Malatesta, restano aperti per dar man forte all’attesissima manifestazione.

Come arrivare a Montescudo-Monte Colombo

Dall’Autostrada Adriatica A14 uscire al casello di Rimini Sud, procedere per Cerasolo, continuare lungo la SP 49 prima di imboccare la SP 41 diretta a Montescudo; in treno occorre scendere alla stazione di Rimini (19 km la distanza dal borgo) e proseguire con gli autobus extraurbani linea n. 170 o 171; l’aeroporto di Rimini è quello di riferimento.

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