Scansano (Toscana): cosa vedere ne centro storico della cittą del vino Morellino
Scansano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Scansano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Conosciuta a livello internazionale per il suo vino rosso, Scansano è una destinazione turistica non molto celebrata ma che ha diversi motivi di interesse. Il centro, situato a 500 metri di altitudine all’estremità nord-occidentale delle Colline dell’Albegna e del Fiora, è piccolo, raccolto, borgo della Toscana ed offre scorci spettacolari sulle sottostanti vallate ricoperte di viti. A comporlo sono principalmente fabbricati antichi, tra i quali spiccano chiese importanti e palazzi di origine medievale, che creano un’atmosfera ovattata, estremamente piacevole da respirare per un breve soggiorno.
Seppur meno antico di tutti gli edifici citati in precedenza, il Teatro Castagnoli è uno dei luoghi simbolo di Scansano. La sua costruzione risale alla metà dell’Ottocento quando, in virtù del ruolo di “capitale estiva” della Maremma, la cittadina dovette dotarsi di un teatro che allietasse la permanenza dei funzionari granducali provenienti da Grosseto. Non poche furono le difficoltà economiche in fase di costruzione, ma a spazzarle via ci pensò il generoso lascito eseguito dal notaio Filippo Castagnoli grazie al quale il teatro fu ultimato e inaugurato nel 1891. Dopo alcune parentesi di semiabbandono, il Castagnoli è stato recentemente riportato ai suoi antichi fasti. Ogni anno vi vengono organizzate numerose rappresentazioni, valorizzate dalla splendida cornice costituita dalla platea ovoidale a campana e dalle logge che possono ospitare complessivamente fino a duecento persone.
Nei dintorni si Scansano sono sparse alcune attrattive interessanti. Tra queste la più conosciuta è il Castello di Montepò, l’elegante fortificazione costruita verso l’anno mille su una collina a nord della cittadina. In seguito alle modifiche apportate nei secoli a venire, ed in particolare durante la reggenza senese, il castello ha progressivamente perso la sua connotazione difensiva caratterizzandosi maggiormente come una villa padronale, sebbene siano ancora presenti la spessa cinta muraria e le torri angolari di osservazione. Poco distante dal Castello di Montepò è da vedere anche il Convento del Petreto, situato tra Scansano e Poggioferro. Proprio Poggioferro è nota per la sua Sagra del Tortello che si svolge nel mese di maggio.
Storia
Come testimoniano i numerosi reperti rinvenuti in tutta la valle, la zona dell’odierna Scansano fu abitata stabilmente fin dall’epoca degli etruschi. Successivamente furono i romani a prendere possesso del territorio, sebbene i primi dati certi della fondazione della città risalgano all’Alto Medioevo. A partire dal XIII secolo, il controllo di Scansano fu preso in mano dagli Aldobrandeschi, che la amministrarono fin verso la metà del Quattrocento, quando tutti i possedimenti locali furono ereditati dagli Sforza. All’inizio del XVII secolo anche Scansano entrò a far parte del Granducato di Toscana, sotto il quale fu nominata vice-capoluogo della provincia di Grosseto.Cosa vedere a Scansano
Addentrandosi in centro storico a piedi si percepirà immediatamente il fascino tipico dei borghi antichi. Sparse nel dedalo di stradine ci sono un paio di chiese interessanti: la Chiesa di San Giovanni Battista, di origini duecentesche ma pesantemente ristrutturata nel corso del Settecento, ed il Convento di Santa Maria delle Grazie, una struttura interessante che ha progressivamente perso la sua funzione originaria. Altrettanto significative sono le architetture civili, come il Palazzo del Podestà, di matrice medievale, il Palazzo Pretorio, pressoché coevo al precedente e sede del Museo Archeologico incentrato sui reperti rinvenuti nell’abitato etrusco di Ghiaccio Forte, e lo Spedale di Scansano, che durante il Medioevo offriva ricovero e ospitalità ai disagiati.Seppur meno antico di tutti gli edifici citati in precedenza, il Teatro Castagnoli è uno dei luoghi simbolo di Scansano. La sua costruzione risale alla metà dell’Ottocento quando, in virtù del ruolo di “capitale estiva” della Maremma, la cittadina dovette dotarsi di un teatro che allietasse la permanenza dei funzionari granducali provenienti da Grosseto. Non poche furono le difficoltà economiche in fase di costruzione, ma a spazzarle via ci pensò il generoso lascito eseguito dal notaio Filippo Castagnoli grazie al quale il teatro fu ultimato e inaugurato nel 1891. Dopo alcune parentesi di semiabbandono, il Castagnoli è stato recentemente riportato ai suoi antichi fasti. Ogni anno vi vengono organizzate numerose rappresentazioni, valorizzate dalla splendida cornice costituita dalla platea ovoidale a campana e dalle logge che possono ospitare complessivamente fino a duecento persone.
Nei dintorni si Scansano sono sparse alcune attrattive interessanti. Tra queste la più conosciuta è il Castello di Montepò, l’elegante fortificazione costruita verso l’anno mille su una collina a nord della cittadina. In seguito alle modifiche apportate nei secoli a venire, ed in particolare durante la reggenza senese, il castello ha progressivamente perso la sua connotazione difensiva caratterizzandosi maggiormente come una villa padronale, sebbene siano ancora presenti la spessa cinta muraria e le torri angolari di osservazione. Poco distante dal Castello di Montepò è da vedere anche il Convento del Petreto, situato tra Scansano e Poggioferro. Proprio Poggioferro è nota per la sua Sagra del Tortello che si svolge nel mese di maggio.