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Casalabate (Puglia): le spiagge, Torre Specchiolla e le masserie

Casalabate, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Casalabate dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

La frazione del comune di Squinzano – realtà urbana della provincia di Lecce in Puglia - dal più alto indice turistico è indubbiamente Casalabate, una località balneare che si specchia sull’Adriatico imponendo agli avventori la propria inesauribile bellezza datale innanzitutto dall’essere “Marina di”.

Il borgo fa del minimalismo una corresponsione di interesse e attenzione che al magnetismo territoriale aggiunge un appeal vacanziero d’indubbio valore totalizzante. L’esigua distanza da Lecce ma altresì da Brindisi conferisce a Casalabate un’aura di eclettismo tale da renderlo paese assai polifunzionale, forte già di attrattive affascinanti ma ulteriormente lanciato verso l’accoglienza. Non solo mare, dunque, ma anche contatti facili con le cittadine di maggior lustro comprese nel Tacco d’Italia, sicché alla vacanza s’aggiunge la cultura e il gusto dell’esplorazione dell’entroterra, ricco di spunti e risvolti folcloristici.

Torre Specchiolla

Da un punto di vista strutturale, Casalabate si presenta suddivisa in due litorali, contraddistinti rispettivamente da scogliere e calette di sabbia finissima che rappresentano ambienti agli antipodi, ognuno con precise caratteristiche morfologiche introdotte dal punto mediano della costa, una vecchia postazione di guardia oggi conosciuta col nome di Torre Specchiolla, edificata nel XVI secolo per fungere da struttura di vedetta preposta a contrastare le incursioni turche, spesso improvvise e non meno violente. Si tratta di un elemento fortificato troncopiramidale a base quadrata, composta da due piani scanditi da un marcapiano frapposto e dodici caditoie. Complice qualche revisione e tocco restaurativo, Torre Specchiolla può oggi seguitare a splendere come monumento locale e punto di riferimento per le barche dei pescatori, rassicurati nell’esatto momento in cui la scorgono fiera e sprezzante dello scorrere del tempo.

Di diversa monumentalità era Specchia Cauolone: parliamo al passato poiché purtroppo questa potenziale testimonianza megalitica ha cessato di esistere all’atto della sua distruzione nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Qualche resto era a ogni modo sopravvissuto ma gli ultimi massi in pietra di cui si costituivano hanno trovato nuovo riciclo in altri progetti costruttivi.

Santa Maria a Cerrate

Per fortuna l’Abbazia di Santa Maria a Cerrate ha conservato un’invidiabile integrità mai scalfita da fattori esterni o fenomeni depauperanti. Eretta sul finire del XII secolo in stile romanico, si trova ubicata fra Squinzano e Casalabate Sud: la nascita abbaziale va ricondotta a una leggenda secondo la quale la Madonna apparve al principe Tancredi d’Altavilla tra le corna di un cervo durante una battuta di caccia. Conserva un impianto semplice che riesce comunque a far risaltare una facciata intrigante in cui troneggiano un rosone decorato, due monofore laterali e un sontuoso portale d’ingresso valorizzato da un rilievo in cui compaiono l’Annunciazione della Vergine, la Visita a Santa Elisabetta, i Magi e la Fuga dall’Egitto. C’è ancora spazio all’esterno per lo sviluppo estetico di un bel portico di fattura trecentesca adorno di colonne poligonali d’indubbia eleganza e capitelli che lo sono altrettanto. Completano la fisionomia del complesso ecclesiastico un pozzo barocco e un antico frantoio ipogeo.

Le Masserie fortificate

Vale la pena non fermarsi qui e procedere alla ricerca delle tante masserie fortificate che il comune di Squinzano ha incluso in una vasta operazione di riqualificazione promossa attraverso l’esecuzione di restauri tesi a tutelare pezzi di storia rurale. Doveroso anche segnalare la presenza sparsa di masserie tuttora attive che godono di ottima salute, considerando che producono formaggi, latticini e salumi di cui facilmente ci si può innamorare a di cui diviene molto difficile fare a meno.

Le spiagge di Casalabate

E’ la saudage pugliese che impregna inoltre le numerosissime spiagge a misura di famiglia che s’ergono prontamente a luoghi di ritrovo eccezionali ma con un vantaggio impareggiabile: nonostante la pingue preparazione e l’organizzazione dei lidi, questi siti marittimi godono di un meditabondo isolamento che si guarda bene dall’inscriversi nei circuiti turistici massivi. Speciale è la costa sabbiosa, speciali gli scogli ove le onde s’infrangono morbidamente, e speciali gli itinerari alla scoperta di un paesaggio rilassante da percorrere a piedi o in bicicletta fino a incappare in paradisi boschivi e distese di ulivi che sono fonte di un olio da assaggiare e poi subito acquistare facendo scorta per tutto l’anno.

La prima marina del Salento vanta un’estensione di ca. 2 km e lusinga sia con il mare che con l’eccitazione della sera, quando i locali alimentano la movida giovanile e ristoranti, gelaterie e pizzerie aprono i battenti sbocciando come fiori attesi. Fate incetta di pesce fresco: siamo pur sempre in un borgo di pescatori, quindi sarebbe un’eresia non approfittarne.

Nel 2015 l’hotel La Perla ha ricevuto la visita dello chef Antonello Colonna nell’ambito della trasmissione “Hotel da incubo”. Oggi il gradimento è notevolmente salito e la struttura ricettiva gode attualmente di buona reputazione.

Come arrivare

In auto si arriva con l’Autostrada A14, dalla quale si esce a Bari Nord per imboccare la SS 613 Brindisi-Lecce, uscire poi a Trepuzzi-Squinzano e seguire infine le indicazione per Casalabate; la stazione ferroviaria si trova a Squinzano, ma esiste una navetta bus di collegamento; l’aeroporto di Brindisi dista dalla località soltanto 34 km.

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