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Calabria: vacanza tra mare, montagne e tanta ospitalità

Calabria, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Calabria dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

E' la punta dell'italico stivale, regione dove le montagne dominano sulle pianure, ma con due mari limpidi a disposizione che possono rendere la vostra vacanza davvero indimenticabile. La geografia fisica della Calabria è dominata da poderose catene montuose, a nord il massiccio del Pollino con i sui 2.267 della Serra Dolcedorme rappresenta la quota massima della regione, con le montagne che proseguono verso sud lungo il perimetro tirrenico con la Catena Costiera, poi al centro il massiccio della Sila con i 1928 m del monte Botte Donato, mentre l'Appennino Calabro prosegue verso sud raggiungendo la massima elevazione nel massiccio dell'Aspromonte che tocca i 1955 m del Montalto. Nel mezzo brevi zone di pianura come ad esempio la piana di Sibari, quella di Sata Eufemia e la Piana di Gioia Tauro.

Come se dovessero sfilare su una lunga passerella, le città e le perle naturali della Calabria agghindano le coste e l’interno della regione: la passerella è la Calabria stessa, regione dell’Italia meridionale dalla forma allungata; sui due lati più estesi, ad accarezzare l’oro del litorale, il Mar Tirreno e il Mar Ionio si contendono il possesso di questa terra magnifica. Separata dalla Sicilia da una sottile lingua di onde, la Calabria è la regione più a sud dello stivale, ancorata alla penisola tramite la Basilicata, con cui confina a nord. Al capoluogo, Catanzaro, si aggiungono le province di Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia.

Quello che potrebbe sembrare un lunghissimo molo affacciato sul mare, una passerella romantica tra Tirreno e Ionio o un trampolino verso la Sicilia, è in realtà tutt’altro che piatto: il territorio calabrese si presenta prevalentemente montagnoso, con immense macchie verdi che scivolano verso la costa o picchi aspri che si tuffano a picco nell’acqua limpida. Alle zone dalla bellezza drammatica, incontaminate e indomabili, si affiancano aree che sembrano voler accogliere e coccolare l’uomo, offrendo balconi panoramici naturali e vedute degne di un grande pittore.

Chi desidera conoscere la Calabria otterrà il massimo da questa terra se sarà disposto a capirla, se non si limiterà a uno sguardo pigro sulle spiagge ma si lascerà rapire dai sentieri, dalle strade montane e dagli angoli più segreti: solo così si potranno scoprire le bellezze più pure, i monasteri, i castelli, le chiese, i borghi dimenticati e le tradizioni genuine di una terra fuori dal tempo. Certo, la tentazione di soffermarsi sulla costa è comprensibile: la striscia litoranea della Calabria costituisce il 10% dell’intero patrimonio costiero italiano, e alla quantità si somma la qualità. Si tratta infatti di un paesaggio estremamente vario, mai uguale a sé stesso, dove si possono trovare rocce particolarissime: gli scogli granitici della provincia di Reggio Calabria, del versante tirrenico vibonese e della parte ionica catanzarese sono preziose testimonianze storiche, ciascuna con un’età anagrafica diversa, mémori di un passato fatto di grandi sconvolgimenti geologici.

Ad invitare sulla spiaggia i turisti contribuisce in modo determinante il clima della regione, quasi ovunque di tipo mediterraneo. La costa accarezzata dallo Ionio è più arida e secca della sponda opposta, mentre sul versante Tirrenico le condizioni sono più miti. In generale le temperature lungo la costa non scendono mai al di sotto dei 10°C e non superano i 40°C. Diversamente, lungo la fascia appenninica e le zone più interne, dal Massiccio del Pollino fino alla Sila e all’Aspromonte, il clima si fa continentale: qui gli inverni sono freddi, piovosi e spesso nevosi, mentre le estati sono calde ma spesso colpite da temporali.

Alla varietà dei climi corrisponde una vivace e sorprendente varietà di vegetazione. Chi approda sulle coste calabresi, o semplicemente si trova sulla spiaggia e volge lo sguardo verso l’interno, noterà una densa macchi mediterranea che si arrampica dalla riva fino a 600 metri di quota: ulivi argentei, lecci nodosi e arbusti profumati ondeggiano frusciando alla brezza marina, al ritmo monotono delle cicale. Più in alto iniziano a comparire i castagni e le querce, che oltre i 1000 metri di altitudine cedono il passo al faggio, all’abete bianco e al larice. Il vero re della foresta calabrese, però, è il famoso pino loricato, simbolo assoluto del Parco Nazionale del Pollino: si tratta di un anziano esemplare molto raro, presente in Italia soltanto in queste zone e diffuso nell’area dei Balcani.

Come si può facilmente immaginare, il turismo balneare è la maggiore risorsa economica della Calabria. L’alternanza perfetta di spiagge sabbiose e scogliere, insieme all’assenza di grandi città e di stabilimenti industriali in quest’area, ha fatto sì che le spiagge conservassero nel tempo quel sapore selvaggio tanto amato dai visitatori. Ultimamente sono state curate molto le strutture ricettive alberghiere, tanto che nel 2006 l’estate calabrese ha registrato un record di presenze e un forte aumento di visitatori provenienti anche dall’estero.

A riscuotere tale successo sono certamente le mete marittime più classiche, ormai forti di una fama incancellabile: le rinomate Tropea, Catanzaro, Soverato, Scilla, Palmi, Diamante e Praia a Mare, si affiancano alle riconosciute Bandiere Blu di Cirò Marina e Roccella Jonica. Anche nella grande Reggio Calabria, oltre alle numerose testimonianze storico-artistiche e culturali, c’è un bellissimo lungomare, tanto che il celebre poeta Gabriele D’Annunzio ne parlò come del “più bel chilometro d’Italia”.

Ma le bellezze locali non sono fatte soltanto di spiagge e mare: a consentire un indimenticabile tuffo nel passato ci sono innumerevoli siti archeologici importanti, tra cui spiccano Locri, Crotone, Sibari e Solacium, e le zone interne sono costellate di fortezze, chiese, necropoli e borghi, il tutto immerso in boschi e aree naturalistiche paradisiache. Da non dimenticare il turismo montano: la presenza di rilievi notevoli, insieme al limitato sviluppo demografico e industriale di alcune aree, ha consentito di preservare una natura lussureggiante e incontaminata. Tre sono i parchi nazionali della Calabria: il Parco Nazionale dell’Aspromonte, quello della Sila e quello del Pollino.

Per chi ama il turismo culturale, in Calabria ci sono numerosi monumenti nazionali: tra questi si ricorda il magnifico Castello Aragonese di Reggio Calabria, che si erge in Piazza Castello tra Via Aschenez e via Possidonea. Maggiore fortificazione della città vecchia, il maniero è considerato insieme ai celeberrimi bronzi di Riace il simbolo storico della città, e dal 1956 ospita l’Osservatorio dell’Istituto Nazionale di Geofisica. Un vero e proprio concentrato di monumenti nazionali è anche il comune di Palmi, tra Seminara e Gioia Tauro: qui risiedono, insigniti del valoroso titolo, la bellissima Villa Comunale, la Casa della Cultura “Leonida Repaci”, il Santuario del Carmine, il Mausoleo a Francesco Cilea e la Fontana delle Palme, in Piazza Amendola.

Da non perdere anche l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo, in località Castagna. Nella piccola frazione di Carlopoli si trovano le affascinanti rovine di quest’abbazia, fondata dai benedettini nell’XI secolo presso il fiume Corace. Ricostruita ad opera dei cistercensi nel XII secolo, danneggiata nel 1638 da un violento terremoto e da un secondo terremoto un secolo più tardi, la struttura venne lasciata progressivamente in stato di abbandono e vennero sottratte le preziose opere d’arte che ospitava. Anche decadente e spoglio, tuttavia, il monastero continua a comunicare un’imponenza che sfida i secoli.

Per finire vale la pena di visitare il Castello Aragonese di Belvedere Marittimo, e l’area archeologica di Capo Colonna. Capo Colonna sorge vicino a Crotone ed è raggiungibile tramite una piccola strada costiera che parte dal capoluogo: una volta arrivati si potranno ammirare la Torre Nao e il Tempio a Hera Lacina.

Le località da non perdere in Calabria sono, per il versante Tirrenico: Praia a mare, Scalea, Diamante, Paola, Amantea, Tropea, Capo Vaticano, Scilla e Reggio Calabria. Scendendo lungo il versante ionico si incontrano: Capo Spulico, Sibari, Rossano, Cirò marina, Crotone, Isola di Capo Rizzuto, Marina di Catanzaro, Soverato, Locri e Melito di Porto Salvo. All'interno, tra le imponenti montagne troviamo Castrovillari, Cosenza, San Giovanni in Fiore, Serra S. Bruno, Gerace e Gambarie, ma comunque ogni piccolo borgo ha una sua storia e una sua particolarità tutta da raccontare.

Dopo tanto vagare, passeggiare e visitare, qualcuno potrebbe chiedersi in che cosa consistano le tradizioni della Calabria, e quali siano i pezzi forti della cucina locale. Subito accontentati: i buongustai saranno contenti di sapere che il vecchi detto “pancia mia fatti capanna” è nato proprio in queste zone, a testimonianza dell’importanza che la tradizione culinaria riveste. In Calabria non si trovano facilmente cibi sofisticati, ma ogni palato troverà le delizie che fanno al caso suo: specialmente nei mesi estivi si tengono tantissime sagre mangerecce, tutte all’insegna della genuinità e degli ingredienti semplici.

Alle occasioni popolari si aggiungono diverse manifestazioni di tipo culturale, testimoni eloquenti della vivacità del posto. Da ricordare il Carnevale di Castrovillari, il Reggio Calabria Film Festival di primavera, gli innumerevoli premi letterari, le rassegne musicali che spaziano dal Folk al Jazz e, per finire, la tradizionale Festa delle Invasioni a Cosenza, che si tiene nel mese di luglio.

Per chi ha deciso di atterrare in Calabria, alla scoperta di una natura selvaggia e dei numerosi gioielli storico-artistici che ha da offrire, ci sono tre aeroporti nella regione: l’Aeroporto di Lamezia Terme, quello di Reggio Calabria e quello di Crotone.

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