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Squillace (Calabria Ionica), visita alla cittą antica, il lido e il suo mare

Squillace, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Squillace dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

A pochi chilometri di distanza dal mar Ionio, arrampicata a 344 metri di quota, Squillace lancia lo sguardo verso la provincia di Catanzaro e la bellezza selvaggia della Calabria. In lontananza il turchese del Mediterraneo sfuma nel cielo, intriso del canto dei gabbiani e del frinire delle cicale, e la macchia diffonde nell’aria il suo profumo fresco che sa di vacanza. Squillace è una cittadina ridente di circa tremila anime, arroccata sulla roccia e testimone preziosa di un passato lontano, sfiorata da tanti popoli e intessuta di tradizioni e leggende.

A comporre il puzzle pittoresco del centro ci sono varie zone: la Squillace Storica, detta anche Squillace Superiore o Squillace Antica, è adagiata tra i colli e circondata dal corso di due torrenti, l’Alessi e il Ghetterello. Più sotto l’omonimo golfo è agghindato dalle borgate minori, come Squillace Marina detta anche Squillace Lido, e Fiaco Baldaia.

Importantissimo centro della Magna Grecia, secondo la leggenda il borgo originario si sarebbe chiamato Skylletion e sarebbe stata fondata da Ulisse, ma il cuore attuale è di origine medievale. Oltre alle complesse vicende storiche che ne segnarono l’anima, il passato di Squillace vanta la cittadinanza di alcuni personaggi noti tra cui Cassiodoro, che nacque qui nel lontano 490 e fu segretario e giurista presso Teodorico e i suoi successori. Ritiratosi dalla vita politica intorno al 550, Cassiodoro fondò il Monastero Vivariense, dotato di una grande biblioteca con codici preziosissimi e rari, dove promuoveva lo studio del latino e la conservazione e riproduzione dei testi antichi. Altre personalità importanti della cittadina sono i generali Florestano e Guglielmo Pepe, quest’ultimo considerato dallo studioso De Sanctis il vero “padre della rivoluzione italiana”.

Oggi Squillace è una accogliente località balneare, con la lunga spiaggia di Squillace Lido che si estende dal promontorio di Santa Maria del Mare senza soluzione di continuità fino a Catanzaro Lido, ma anche con un repertorio di gioielli storico-artistici e un fiorente centro economico dell’artigianato. In particolare il Ministero dello Sviluppo Economico ha concesso ai ceramisti del paese di apporre ai loro prodotti il marchio DOC, facendo delle ceramiche di Squillace delle vere opere d’arte rappresentative di questa terra. Tra gli edifici che vale la pena di visitare, magari durante una gita primaverile tra le viuzze tortuose del borgo vecchio, ci sono il Municipio e il complesso monastico delle Clarisse, la chiesa gotica di Santa Maria della Pietà e la chiesa di San Matteo, oltre a diversi palazzi signorili di grande pregio artistico e architettonico.

Ma il monumento che incute maggior rispetto, e meglio incarna l’indole fiera di Squillace, è senza dubbio il possente Castello Normanno, che si erge nella parte più elevata del centro. Nato come struttura fortificata bizantina, il maniero è massiccio ed è accessibile mediante un bel portale bugnato, sormontato dallo stemma in marmo della famiglia Borgia. I rifacimenti e gli ampliamenti che si sono susseguiti nel tempo hanno fatto sì che l’aspetto dell’edificio non sia lineare, rappresentativo di un unico stile architettonico. Ad incorniciare la facciata frontale ci sono due grosse torri, una a pianta cilindrica e la seconda, più imponente, a pianta poligonale.

Un’ultima importante testimonianza della storia locale è costituita dalle manifestazioni, dalle feste popolari e dagli eventi culturali organizzati a Squillace. Tra gli appuntamenti più caratteristici ci sono quelli in onore di S. Agazio, centurione romano e santo patrono della città, che si svolgono tra l’11 e il 16 gennaio e il 7 maggio. La prima celebrazione rievoca l’approdo delle reliquie del santo sulla spiaggia del paese, avvenuto secondo la leggenda nell’anno 330: per l’occasione si tiene una Messa seguita da una processione, che attraversa la piazza del Duomo con un’urna contenente le reliquie del santo. Il 7 di maggio c’è invece una festa solenne, preceduta da una novena, con la Santa Messa e il trasporto in processione del busto argenteo del santo. Nelle stesse giornate, per le vie del paese e sulla piazza, si riuniscono le bancarelle di merci varie, dolciumi e, fuori dall’abitato, di bestiame.

Ad incorniciare le feste, così come le giornate in spiaggia e le passeggiate per il centro, c’è un clima a dir poco paradisiaco, di tipo mediterraneo, caratterizzato da estati calde ma ventilate e inverni miti. Le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di 6°C a una massima di 14°C, mentre in luglio si va dai 18°C ai 29°C. Le precipitazioni, scarse nella stagione estiva, si concentrano soprattutto tra ottobre e febbraio, quando cadono in media dai 90 ai 109 mm di pioggia al mese.

Per raggiungere Squillace si può scegliere tra diversi mezzi di trasporto. Con l’auto si arriva facilmente mediante la litoranea SS106, oppure percorrendo l’autostrada A3 con uscita Lamezia Terme-Catanzaro per poi proseguire sulla SS280 fino al capoluogo. Da Catanzaro a Squillace ci sono circa 26 chilometri. Per chi preferisce il treno c’è la stazione di Lamezia Terme, da cui prendere la coincidenza per Botricello, mentre l’aeroporto più vicino è quello Internazionale di Lamezia Terme.
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 Pubblicato da - 17 Marzo 2010 - © Riproduzione vietata

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