Corbara (Campania): visita alla cittadina dei pomodori, sui Monti Lattari
Corbara, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Corbara dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
In passato fu lo scrittore francese Guy de Maupassant a sintetizzare al meglio la bellezza del paesello campano, ritenendo esso “una terrazza sul Paradiso”. Poche parole e poesia prosaica per definire il meraviglioso borgo di Corbara (da non confondere con l’omonima frazione di Orvieto), comune della provincia di Salerno ch’è fra i simboli urbani della prodiga Campania.
Inserito in un contesto prevalentemente montano alle pendici dei Monti Lattari ma vicinissimo alla celebrata costiera amalfitana, il paese conta poco più di 2.500 abitanti e la sua origine è probabilmente frutto della precedente distruzione dell’antica Nuceria per mano del temibile Annibale.
Dal 1861, data dell’Unificazione Italiana nonché della costituzione in Comune autonomo, la situazione economica è profondamente cambiata: certo, la matrice agreste è rimasta ma l’industrializzazione ha saputo lentamente progredire facendo così il suo corso.
La Chiesa di San Giuseppe è figlia del periodo medievale e il motivo d’interesse principale è dato dalla presenza interna delle tele dipinte dall’affermato pittore seicentesco Luca Giordano.
Inserito in un contesto prevalentemente montano alle pendici dei Monti Lattari ma vicinissimo alla celebrata costiera amalfitana, il paese conta poco più di 2.500 abitanti e la sua origine è probabilmente frutto della precedente distruzione dell’antica Nuceria per mano del temibile Annibale.
Cenni di Storia
Veniva chiamato Corvara nel Medioevo, un lasso di tempo che assistette a numerosi subentri politici da parte di famiglie quali i Sabbatini, i Padovano e i Giordano, padroni di un’entità emancipatasi dal suo essere primigenio villaggio e molto più simile alla struttura del casale strettamente dipendente dalla resa della terra coltivata a scopo agricolo.Dal 1861, data dell’Unificazione Italiana nonché della costituzione in Comune autonomo, la situazione economica è profondamente cambiata: certo, la matrice agreste è rimasta ma l’industrializzazione ha saputo lentamente progredire facendo così il suo corso.
Il pomodoro di Corbara
Si è in particolare insistito sullo sviluppo delle filiere gastronomiche, tanto che Corbara si pone come uno dei fulcri del sapore nostrano in ambito regionale. Non per niente la località è riuscita a ritagliarsi uno speciale palcoscenico del gusto venendo spesso e volentieri citata con il soprannome di “Città del Corbarino”: ebbene, il corbarino corrisponde all’autoctono pomodorino noto con il dialettale sponzillo, ortaggio agrodolce altamente selezionato che nelle tavole dei campani insaporisce numerose pietanze.Cosa vedere a Corbara
Fanno inoltre notizia gli edifici sacri che nobilitano il territorio comunale, prima la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, cinquecentesca dedica architettonica al Patrono del paese.La Chiesa di San Giuseppe è figlia del periodo medievale e il motivo d’interesse principale è dato dalla presenza interna delle tele dipinte dall’affermato pittore seicentesco Luca Giordano.