Caiazzo, visita al borgo campano nella Valle di Volturno
Caiazzo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Caiazzo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Sono innumerevoli le leggende che ruotano intorno alla nascita di Caiazzo, intrecciandosi e confondendosi tra loro, senza rivelare con certezza le vere origini di questo paese campano: certo è che qui, nell’attuale provincia di Caserta, sulla media Valle di Volturno, si avvicendarono popoli e genti diverse, lasciando di volta in volta impronte indelebili nel paesaggio e nel borgo. Osci, etruschi, sanniti, longobardi e normanni si alternarono e si combatterono, regalando ai posteri la Caiazzo di oggi, popolata da quasi seimila abitanti e dominata da atmosfere tranquille, agghindata da alcune testimonianze storico-artistiche di valore e abbracciata da una natura incantevole, sempre baciata dal sole e accarezzata da un vento dolce.
A Caiazzo in effetti le condizioni paesaggistiche e climatiche sono ottimali, e costituiscono un motivo in più per decidere di visitare il borgo in ogni stagione dell’anno. Il clima mediterraneo è caratterizzato da temperature miti, fresche nelle notti d’estate e più rigide soltanto nei periodi di pieno inverno, quando dei venti più aspri spirano da nord-est. I valori medi del mese più freddo, gennaio, vanno da 4°C a 12°C, mentre in luglio si passa dai 18°C ai 29°C. Le precipitazioni, scarse in estate, toccano il picco massimo in dicembre, quando piove in media per 13 giorni.
In questa atmosfera solare e accogliente spiccano alcuni gioielli architettonici da non perdere, disseminati per il centro di Caiazzo. Tra gli edifici più importanti c’è la Cattedrale dedicata a Maria SS. Assunta, eretta probabilmente su una zona che in origine ospitava un tempio pagano o un’antica basilica, adibita all’amministrazione della giustizia. Si tratta di uno splendido esemplare del tardo barocco napoletano, con un originale accostamento di motivi rococò e linee classicheggianti. Da vedere soprattutto alcune cappelle interne, il prezioso coro ligneo, gli altari di marmo policromo e le numerose opere d’arte pittoriche.
Un altro edificio religioso degno di nota è il complesso di San Francesco, realizzato nel XIII secolo e composto dalla chiesa e dal convento, oggi privato del suo valore spirituale e adibito a sede municipale. Nel corso della seconda guerra mondiale andò perduto il notevole soffitto in tavole di legno, decorate dall’artista settecentesco Tommaso Jaquinto, mentre nei recenti lavori di restauro sono stati riportati alla luce gli antichi archi del XIV secolo. Del IX secolo è il Castello di Caiazzo, eretto sulle rovine della precedente rocca, dimora di Castaldi e di Conti Longobardi ma anche di importanti personaggi Normanni e Svevi. Particolarmente affascinante è la cappella del 1116, fatta realizzare da Roberto Conte di Caiazzo e ristrutturata nel 1832 su commissione di Amerigo Corsi.
Infine vale la pena di visitare il Palazzo e la Cappella Egizi. Il palazzo risale al XII secolo ed apparteneva alla famiglia Egizi, che assunse questo cognome di ritorno dalla prima crociata. Probabilmente ristrutturato alla fine del Quattrocento, l’edificio ospita dagli anni Ottanta del XX secolo una scuola elementare, ma conserva tuttora tutto lo splendore originario. Bella anche la Cappella di Sant’Agnese, costruita in contemporanea al palazzo e restaurata nel XV secolo, con un antico portale e il sarcofago in cui è sepolto Leonardo Egizi.
Ma Caiazzo non è solo arte, architettura e storia: le tradizioni, la cultura e i costumi di questo interessante borgo campano non fanno che renderlo ancora più accogliente. Tra le occasioni più preziose per conoscere da vicino l’anima ospitale di Caiazzo c’è un originale tour enogastronomico su rotaia, di cui il paese costituisce una delle numerose tappe: sui binari dell’ex Alifana si procede con un treno speciale, alla scoperta del Matese e della zona del Monte Maggiore, tra itinerari naturalistici e enogastronomici accattivanti.
I più golosi non possono dimenticare che Caiazzo è Città dell’Olio, infatti a metà novembre si svolge in paese la famosa Sagra dell’Olio, con la possibilità di degustare tante ricette locali a base dello squisito prodotto, sulle note festose delle musiche tradizionali.
Per raggiungere Caiazzo ci sono diverse possibilità. Chi viaggia in auto deve percorrere l’Autostrada Napoli-Roma e uscire allo svincolo di Capua, quindi proseguire sulla SS 264 fino a destinazione: da Napoli ci sono 50 km di percorso. Per chi preferisce il treno, Caiazzo è servita dalla Ferrovia Alifana, mentre l’aeroporto più vicino è quello di Napoli-Capodichino.
A Caiazzo in effetti le condizioni paesaggistiche e climatiche sono ottimali, e costituiscono un motivo in più per decidere di visitare il borgo in ogni stagione dell’anno. Il clima mediterraneo è caratterizzato da temperature miti, fresche nelle notti d’estate e più rigide soltanto nei periodi di pieno inverno, quando dei venti più aspri spirano da nord-est. I valori medi del mese più freddo, gennaio, vanno da 4°C a 12°C, mentre in luglio si passa dai 18°C ai 29°C. Le precipitazioni, scarse in estate, toccano il picco massimo in dicembre, quando piove in media per 13 giorni.
In questa atmosfera solare e accogliente spiccano alcuni gioielli architettonici da non perdere, disseminati per il centro di Caiazzo. Tra gli edifici più importanti c’è la Cattedrale dedicata a Maria SS. Assunta, eretta probabilmente su una zona che in origine ospitava un tempio pagano o un’antica basilica, adibita all’amministrazione della giustizia. Si tratta di uno splendido esemplare del tardo barocco napoletano, con un originale accostamento di motivi rococò e linee classicheggianti. Da vedere soprattutto alcune cappelle interne, il prezioso coro ligneo, gli altari di marmo policromo e le numerose opere d’arte pittoriche.
Un altro edificio religioso degno di nota è il complesso di San Francesco, realizzato nel XIII secolo e composto dalla chiesa e dal convento, oggi privato del suo valore spirituale e adibito a sede municipale. Nel corso della seconda guerra mondiale andò perduto il notevole soffitto in tavole di legno, decorate dall’artista settecentesco Tommaso Jaquinto, mentre nei recenti lavori di restauro sono stati riportati alla luce gli antichi archi del XIV secolo. Del IX secolo è il Castello di Caiazzo, eretto sulle rovine della precedente rocca, dimora di Castaldi e di Conti Longobardi ma anche di importanti personaggi Normanni e Svevi. Particolarmente affascinante è la cappella del 1116, fatta realizzare da Roberto Conte di Caiazzo e ristrutturata nel 1832 su commissione di Amerigo Corsi.
Infine vale la pena di visitare il Palazzo e la Cappella Egizi. Il palazzo risale al XII secolo ed apparteneva alla famiglia Egizi, che assunse questo cognome di ritorno dalla prima crociata. Probabilmente ristrutturato alla fine del Quattrocento, l’edificio ospita dagli anni Ottanta del XX secolo una scuola elementare, ma conserva tuttora tutto lo splendore originario. Bella anche la Cappella di Sant’Agnese, costruita in contemporanea al palazzo e restaurata nel XV secolo, con un antico portale e il sarcofago in cui è sepolto Leonardo Egizi.
Ma Caiazzo non è solo arte, architettura e storia: le tradizioni, la cultura e i costumi di questo interessante borgo campano non fanno che renderlo ancora più accogliente. Tra le occasioni più preziose per conoscere da vicino l’anima ospitale di Caiazzo c’è un originale tour enogastronomico su rotaia, di cui il paese costituisce una delle numerose tappe: sui binari dell’ex Alifana si procede con un treno speciale, alla scoperta del Matese e della zona del Monte Maggiore, tra itinerari naturalistici e enogastronomici accattivanti.
I più golosi non possono dimenticare che Caiazzo è Città dell’Olio, infatti a metà novembre si svolge in paese la famosa Sagra dell’Olio, con la possibilità di degustare tante ricette locali a base dello squisito prodotto, sulle note festose delle musiche tradizionali.
Per raggiungere Caiazzo ci sono diverse possibilità. Chi viaggia in auto deve percorrere l’Autostrada Napoli-Roma e uscire allo svincolo di Capua, quindi proseguire sulla SS 264 fino a destinazione: da Napoli ci sono 50 km di percorso. Per chi preferisce il treno, Caiazzo è servita dalla Ferrovia Alifana, mentre l’aeroporto più vicino è quello di Napoli-Capodichino.