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Teano (Campania): la storia e cosa vedere nel comune della provincia di Caserta

Teano, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Teano dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

È il 26 ottobre 1860. Il re Vittorio Emanuele II e l’Eroe dei Due Mondi Giuseppe Garibaldi si incontrano a cavallo con i loro seguiti e si stringono la mano sancendo la consegna del Regno delle Due Sicilie al monarca sabaudo e di fatto l’Unità d’Italia. Tutto ciò succedeva presso il Ponte San Nicola, in un paese della provincia di Caserta chiamato Teano.

Sebbene siano ancora in corso audaci discussioni storiche che individuerebbero invece il luogo del fatidico ricongiungimento nell’abitato di Vairano Scalo, nella sostanza l’emendamento della geolocalizzazione del fatto storico non sussiste: per tutti la storia si è fatta qui, in una placida realtà della Campania che fu capitale dei Sidicini con il nome di Teanum Sidicinum, destinata a diventare municipio romano e proprio sotto i romani arricchitasi di monumenti, templi e strutture termali rivaleggiando per bellezza e grandezza con Capua.

Distante ca. 34 km dal capoluogo di provincia, la cittadina si trova alle porte del Parco Regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, adagiata su un vasto territorio alle pendici del vulcano di Roccamonfina, considerato il più antico della regione. L’odierna Teano si fregia di un ricchissimo patrimonio architettonico, circondata da un’irriducibile sovranità naturalistica, ovvero paesaggi sterminati che indicano un elevato valore ambientale in grado di incorniciare il blasone antico riflesso nei numerosi resti archeologici sparsi per il territorio (per la maggior parte raccolti nel Musero Archeologico di Teanum Sidicinum), non ultimi l’anfiteatro e le terme.

Storia di Teano

Cronologicamente sono a loro antecedenti alcune necropoli in cui sono state nel tempo riesumate diverse tombe preromane ma anche corredi funerari e persino gioielli. Orgoglio di Teano rimane certamente il teatro-tempio in località Grotte, un edificio di fattura romana costruito nel II secolo a.C. Risale invece al periodo longobardo la cosiddetta Fortezza, complesso fortificato dotato di torre in blocchi di spoglio e tufo cui è annesso un castello ampliato nel IX secolo e poi restaurato dopo la venuta dei Normanni nel 1063. Nel XIV secolo la famiglia Marzano fece erigere il Loggione cavallerizzo, di cui rimangono una terrazza panoramica – cornice della manifestazione musicale Teano Jazz – e il salone sede del Museo Archeologico precedentemente citato.

Fra il 26 e il 29 ottobre 1960 il re Vittorio Emanuele II soggiornò all’interno di Palazzo Caracciolo de Gemmis, residenza nobiliare che si pone in posizione frontale rispetto alla Cattedrale di San Clemente, edificata fra il 1050 e il 1116 per volontà dei vescovi Guglielmo e Pandulfo, che si avvicendarono nella “staffetta costruttiva”. Mantenendo l’impianto basilicale e la struttura a tre navate, il Duomo che si può oggi ammirare è frutto di un completo rifacimento a causa dei danneggiamenti subiti dalla forma medievale durante la Seconda Guerra Mondiale. Vi si affianca il maestoso Palazzo Vescovile.

Cosa vedere a Teano

Esiste ancora quella che fu la primissima cattedrale del paese, ovvero la Chiesa di San Paride ad Fontem, che s’ubica nella parte antica a ridosso del fiume Savone. Ascrivibile al XII secolo, mostra una facciata tripartita e un aspetto tutto sommato composto, estremamente semplice per via dell’assenza di un campanile. Quando era adibita al culto, una sorgente veniva utilizzata come fonte battesimale e a ciò si deve il nome in aggiunta alla presenza di un affresco retrostante l’altare che ritrae San Paride e il Dragone.

Teano è da girare comodamente a piedi concedendosi un tour abilitato a toccare i principali e più suggestivi scorci, ad esempio Piazza Umberto I e Piazza della Vittoria (in passato vera acropoli dell’impianto urbano, vi si affacciano Palazzo Fondi che fu prigione borbonica e Palazzo Iannacone), arrivando tramite via Porta Napoli alla Chiesa di San Francesco (molto bella la facciata neogotica), al Monastero di Santa Caterina fondato nel 1554 dalla principessa Clarice Orsini e alla Chiesa della Madonna della Libera. Procedendo per corso Vittorio Emanuele, ecco palesarsi la Chiesa Ave Maria Gratia Plena.

Occorre tener da conto l’ex Chiesa di San Benedetto, molto particolare poiché a ognuna delle tre navate corrisponde un’abside in ottemperanza alla logica stilistica tipicamente carolingia. Di chiare e distinte forme romaniche, la Chiesa di Santa Maria La Nova è custode dell’antico altare della Cattedrale, inoltre si fregia di un notevole campanile a doppio corpo quadrangolare che culmina in un terzo piano ottagonale sovrastato da una cuspide piramidale.

Fra i simboli della cittadina figura anche la torre campanaria dell’ex Chiesa dell’Annunziata. Dicono la loro in termini artistici anche la Chiesa di Sant’Antonio Abate e i suoi affreschi del Quattrocento, l’ex Chiesa di San Pietro in Aquariis la cui origine è paleocristiana, la Chiesa di Sant’Agostino e la Chiesa di Santa Maria Celestina.

I dintorni di Teano

Merita certamente un’escursione guidata l’hinterland di Teano, costellato di frazioni che hanno tutte a modo loro qualcosa da dire e mostrare. Carbonara vanta ad esempio un castagneto di oltre 120 are al cui centro trionfa una quercia spagnola di oltre 400 anni. Il Santuario della Madonna di Costantinopoli sorge sul Monte Lucno.

Casi risulta famosa per il curioso Grottone, cavità artificiale che fa breccia in un banco di piperno. A Pugliano spicca indubbiamente la Cappella di Maria Santissima degli Angeli, di soli 30 metri quadrati eppure molto interessante da osservare. San Giuliano è stata teatro della battaglia che antepose il 26 ottobre 1860 le truppe borboniche a quelle guidate da Garibaldi.

Eventi, sagre e manifestazioni

Se a luglio Teano si ritrova per celebrare l’attesa Sagra dello Gnocco ai funghi porcini, l’autunno si scalda sotto i riflettori che illuminano Cioccolateano, manifestazione che nel mese di ottobre permette di gustare il cioccolato rigorosamente artigianale.

Come arrivare a Teano

Da Napoli, percorrere l’Autostrada A1, uscire a Capua, seguire la SS 6 e la SP 112 per poi giungere a Teano tramite la SS 608; da Roma, uscire a Caianello e proseguire sulla SS 608; Teano è provvista di autonoma stazione ferroviaria; l’aeroporto Napoli Capodichino è quello di riferimento.

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 Pubblicato da - 30 Settembre 2019 - © Riproduzione vietata

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