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Sant'Omobono Terme, week end benessere in provincia di Bergamo

Sant’Omobono Terme, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Sant’Omobono Terme dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Fino al 2004 si chiamava Sant’Omobono Imagna, ma negli ultimi tempi si è voluta sottolineare la caratteristica più amata, nota e salutare del paese, e il nome è diventato Sant’Omobono Terme, in onore di una preziosa sorgente che sgorga proprio nel territorio comunale. Comunque sia, negli anni una cosa è rimasta intatta: l’aspetto grazioso e accogliente di questa cittadina, popolata da meno di 4 mila abitanti e situata in provincia di Bergamo, nel cuore della Lombardia.

Incastonato nella verdeggiante Valle Imagna, a 17 km circa dal capoluogo, il paese fa parte della Comunità Montana Valle Imagna ed è lambito da un territorio generoso, ricco di sorprese anche per i visitatori più esigenti: non solo scorci incantevoli di montagne e foreste, a cui si aggiungono i percorsi escursionistici e le meraviglie storico-artistiche, ma anche la presenza di preziose acque sulfuree, aria pulita e un clima gradevole in ogni stagione.

Infatti il clima di Sant’Omobono è caratterizzato da inverni freddi, ma non eccessivamente rigidi, e estati calde ma ventilate, fresche quanto basta per stare a contatto con la natura senza patire il caldo: le temperature medie di gennaio, il mese più freddo, vanno da una minima di -2°C a una massima di 6°C, mentre in luglio e agosto si passa dai 17°C ai 28°C. Unico neo della stagione estiva sono le precipitazioni, che si concentrano proprio tra maggio e agosto, quando cadono in media dai 117 ai 129 mm di pioggia al mese.

Quando il sole accarezza la vallata, passeggiare per il centro di Sant’Omobono Terme è un piacere che si scopre a poco a poco, ammirando strada dopo strada, da un angolo all’altro del borgo antico, le testimonianze che la storia ha seminato dietro di sé. Da vedere, tra le bellezze locali, la Villa delle Ortensie, fondata nel XIX secolo a breve distanza dal centro termale, dalle linee eleganti rimesse a nuovo da una recente opera di restauro.

Tra gli edifici di culto più interessanti vanno ricordate le quattro chiese delle quattro frazioni che compongono il comune. Si va da quella di Mazzoleni, dedicata a Sant’Omobono, con le sue maestose forme settecentesche, alla Parrocchiale di Cepino intitolata a San Bernardino, eretta tra il Cinquecento e il Seicento e custode di preziose opere di Gaetano Peverada. Del Settecento è la chiesa di San Giacomo a Selino Alto, in stile neoclassico, con pregiate opere scultoree e i quadri di Francesco Quarenghi, mentre a Selino Basso si può ammirare la chiesa di Santa Maria Immacolata, del XX secolo.

Ma il vero tesoro di Sant’Omobono, importantissimo per i religiosi ma anche per chi si interessa di arte e architettura, è l’originale Santuario della Cornabusa, che occupa una grotta scavata nella roccia. Realizzato nel XVI secolo, il santuario è protagonista di un’antica leggenda secondo la quale, nel medioevo, una donna si rifugiò nella caverna per salvarsi durante le lotte tra guelfi e ghibellini. Finite le battaglie, la donna lasciò sul posto una statuetta della Madonna che, poco tempo dopo, venne ritrovata da una fanciulla sordomuta e compì sulla giovane una miracolosa guarigione.

Dopo le passeggiate per il centro del paese ci si può finalmente rilassare nel centro termale, convenzionato con il Sistema Sanitario Nazionale, dove si può usufruire di trattamenti di diverso tipo: si praticano cura idroponica, balneoterapia, insufflazioni, cure inalatorie, fisioterapia, ma anche fanghi e bagni terapeutici, nonché trattamenti estetici e distensivi. Alle piscine, dove si possono fare dei cicli di riabilitazione motoria, si affiancano le palestre e il moderno beauty center. Per godere dei benefici effetti delle acque, ipotermali e medio minerali, si può alloggiare in una splendida residenza gentilizia risalente alla fine dell’Ottocento, collocata proprio nel cuore del verdeggiante parco termale.
Sant’Omobono è famosa anche per gli speleologi: sul suo territorio si trova la Grotta Val d'Adda, è nota per ospitare la rara specie del Coleottero Baldoria schatzmari.

Chi si è lasciato incantare da quest’oasi di benessere e relax, dove il divertimento e gli itinerari culturali incontrano la cura del corpo e dello spirito, non deve fare altro che scegliere il mezzo di trasporto più indicato e pianificare il viaggio fino a Sant’Omobono Terme. Chi viaggia in treno deve percorrere l’autostrada A4 Milano-Venezia e uscire a Bergam, quindi seguire le indicazioni fino a destinazione per circa 25 km. Chi sceglie il treno troverà la stazione di Bergamo, a circa 22 km dalla meta, sulle linee Milano-Bergamo, Brescia-Lecco o Bergamo-Cremona, mentre l’aeroporto più vicino è quello di Bergamo Orio al Serio, a circa 26 km da Sant’Omobono Terme.
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