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Somma Lombardo (Varese): il castello, la storia e cosa vedere

Somma Lombardo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Somma Lombardo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Vaste brughiere e altopiani, il Ticino che corre per 5 km lungo il territorio comunale destreggiandosi fra ripiani collinari e sentieri ciclabili traccianti fitti itinerari turistici. Questo è il paesaggio che si rivela a chi visita Somma Lombardo, cittadina di 18.000 abitanti in provincia di Varese (Lombardia), il cui hinterland appare costellato di campi fertili, spiagge e ghiaie fluviali che vanno così a formare un meraviglioso belvedere naturale eletto in passato regno di pini, betulle e fungaie.

Storia

Convertita dal secondo dopoguerra in frequentata zona di caccia, l'area divenne tanto gradevole da ottenere il favore di nobili famiglie e autentiche eminenze del jet set lombardo, propense a installarsi qui con le loro ville e tenute signorili. Pur flagellata nel tempo da terribili frane con la rea complicità dell’uomo, la Costiera del Ticino ha prosperato ed è ancora oggi un’attrattiva perlopiù naturalistica.

Le origini della cittadina sembrano essere romane, ma assai più numerose risultano le vestigia ereditate dal periodo bellico relazionato alla Seconda Guerra Mondiale: vivide tracce di trincee e piste d’atterraggio aereo sono disseminate in un lembo di terra che reca ogni modo testimonianza dell’età del Ferro e del Bronzo tramite tombe e incisioni rupestri rimandabili alla Civiltà di Golasecca.

La storia di Somma Lombardo è un continuo saltellare da un’epoca all’altra con la consapevolezza di rappresentare in ogni tempo uno snodo stradale importante a fini strategici e commerciali, talvolta anche militari. È emblematico perciò il fatto che i Visconti fecero rientrare prepotentemente Somma fra i loro domini più prestigiosi in Lombardia, aggiudicandosi anche il vecchio castello medievale.

Il Castello dei Visconti

Quest’ultimo, fatto costruire intorno al IX secolo, aveva funzione di rocca di difesa e divenne la dimora dei fratelli Francesco e Guido Visconti. Del complesso fortificato, composto non da uno bensì da tre differenti castelli, è attualmente visitabile il cosiddetto “castello d’estate”, al cui interno sono rimasti gli arredi originali, affreschi di Camillo Procaccini, la pala d’altare del Cerano e alcune epigrafi funerarie romane. Se vogliamo dirla tutta, è presente anche la più grande collezione di piatti da barba che si sia mai vista, oltre 500 pezzi realizzati nei materiali più disparati. È qui che si svolge a luglio la Festa Medievale “A Corte dai Visconti” che rievoca e commemora la vittoria di Ottone Visconti sui Della Torre, sconfitti nel 1277 nella battaglia di Desio. La Fiera del Castello ha luogo lungo via Sempione la terza domenica di settembre.

Dal Mille passiamo al 1819 con un jump kubrickiano che ci conduce all’elezione sotto occupazione austriaca del primo Consiglio Comunale, preliminare all’elezione del Sindaco avvenuta quando ormai l’annessione al Regno d’Italia si era concretizzata. Poco dopo esplose un’economia fatta di imprese specializzate nel trattamento del cotone, nel ricamo e nella tessitura, nonché lanifici e industrie manifatturiere.

Cosa vedere a Somma Lombardo

Scenario geografico e background storico introducono il censo architettonico di cui è prima perla la Chiesa Prepositurale di Sant’Agnese, eretta una prima volta nell’alto Medioevo, poi abbattuta e ricostruita fra il 1664 e il 1697 su progetto di Francesco Maria Richini. L’ambiente interno è una raccolta di splendide opere d’arte, dal Trittico di San Vito dipinto da un allievo di Ambrogio Bergognone al Martirio di Sant’Agnese di Carlo Cane fino al magnifico altare maggiore in cui è custodita una reliquia della Santa titolare. Lascia esterrefatti il campanile alto 59 metri, dotato di un concerto di 8 campane a sistema automatico e manuale. Le campane di quella ch’è oggi una basilica minore sono state fuse nel 1949 dalla fonderia di Luigi e Giorgio Ottolina di Seregno. L’altra prepositurale è la Chiesa di Santo Stefano, orgogliosa di poter conservare una bella Pietà con i santi Sebastiano e Giobbe in aggiunta a una Pentecoste, entrambe firmate dal Bramantino.

Nella parte alta del centro storico sorge la Chiesa di San Vito, ricostruzione seicentesca di un primigenio oratorio datato 1280. Dentro la Chiesa di San Bernardino si dispone una serie di opere mirabili che fanno capo al capolavoro del Fiammenghino, ovvero la Madonna col Bambino e San Bernardino.

Ha una forma disciplinata sebbene un po’ spigolosa il Santuario della Madonna della Ghianda, che sarebbe stato edificato sul luogo di un’apparizione mariana a una giovane pastorella sordomuta, poi guarita dalla sua afflizione. Vi si possono visitare le quattro cappelle con i Misteri Dolorosi, grandi statue lignee e l’affresco della Madonna della Ghianda troneggiante sull’abside.

Percorrendo la strada che da Somma Lombardo conduce all’Aeroporto della Malpensa ci si imbatte nell’Ipposidra, utilizzata dal 1858 come ferrovia delle barche che solcavano le acque del Ticino regolato dalla vecchia Diga Villoresi, visitabile come lo è la Centrale Idroelettrica di Porto della Torre, posta più a monte.

Si consiglia di compiere una profonda escursione nei boschi a sud della cittadina, laddove si dipana la vecchia pista voluta dall’Organizzazione Todt per collegare l’Aeroporto della Malpensa alla brughiera: lo scopo era quello di spostare gli aerei da combattimento nascondendoli grazie a specifici paraschegge occultati dalla vegetazione. Nella medesima area si può ammirare una piramide di granito piazzata dagli austriaci nel 1833 per segnalare il punto ove sorgeva la base geodetica utilizzata per redigere la prima carta geografica del Lombardo-Veneto.

Tutta una serie di considerazioni porta a ritenere il territorio d’insorgenza di Somma Lombardo la culla dell’aviazione italiana in virtù della creazione del Polo aeronautico dell’alta valle del Ticino. Tra i suoi fautori ci fu Giorgio Caproni, costruttore nel 1910 del primo Ca.1, aeroplano all’epoca avveniristico. La pionieristica impresa avvenne nelle Officine Aeronautiche Caproni, dove oggi si trova il Parco e Museo del Volo di Volandia.

Come arrivare a Somma Lombardo

Dall’Autostrada A8 Milano – Varese bisogna uscire a Busto Arsizio, percorrere la Superstrada SS336 verso l’Aeroporto Malpensa e uscire a Somma Lombardo; la cittadina dispone di una propria autonoma stazione; l’aeroporto di Milano Malpensa è ovviamente quello di riferimento.

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