Vimercate (Lombardia): cosa visitare in cittą e ad Oreno
Vimercate, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Vimercate dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Vimercate si trova in un punto della Pianura Padana che strategicamente risulta ineccepibile considerando le esigue distanze dalle principali città del territorio, Milano (29 km), Monza (8 km), Lecco (31 km) e Bergamo (35 km).
Nella provincia di Monza e Brianza è dunque una privilegiata e la sua estensione urbana accoglie comodamente 26.000 abitanti.
Vimercate, d’altronde, vive dell’armonica alternanza fra presente e passato, antichità e modernità, dolci antinomie che arrivano a convivere in contesto molto versatile, convivenza espressa appieno dall’area ex Bassetti il cui vecchio impianto industriale sposa il liberty al contemporaneo e l’aura vetusta alla libertà del verde contornante la Piazza del Linificio.
Tutte queste meraviglie si possono incontrare seguendo fedelmente il corso del decumano della città, l’arteria fondamentale che si identifica con Via Vittorio Emanuele II, ricettacolo eclettico di negozi alla moda, vetrine eleganti e vecchie dimore dal fascino sempiterno come Villa Sottocasa, neoclassico gioiello che annovera un vasto giardino all’inglese e numerosi ambienti interni ove campeggiano affreschi sontuosi e statue espressive (vi è collocato anche il MUST – Museo del Territorio) e Palazzo Trotti con la facciata ottocentesca e sale interne scandite da pitture e affreschi di stampo barocchetto.
La Chiesa Plebana di Santo Stefano testimonia la corrente medievale propria del XIII secolo e con la sua imponente torre campanaria romanica a 8 campane invita i visitatori all’entrata, oltre la quale s’aprono tre navate custodenti un fine altare maggiore ottocentesco, un sontuoso pulpito ligneo e la bella cantoria.
A poca distanza ecco sorgere il Santuario della Beata Vergine del Rosario, ma la camminata impone un passo deciso per arrivare a Via Cavour, sulla quale s’affacciano altri edifici pregevoli, su tutti l’Oratorio di Sant’Antonio, simile ma non certo identico al Convento di San Francesco, divenuto poi Villa Banfi.
Se le gambe ancora reggono, si può raggiungere tranquillamente il tanto blasonato Ponte di San Rocco, fondato sui resti di un ponte romano risalente al III secolo, ergo una struttura ingegnosa che coniuga nell’ordine la concezione ingegneristica romana, il rifacimento medievale, le modifiche quattrocentesche e gli incrementi rinascimentali.
Il sapore agrodolce dell’anima vetusta di Vimercate è mitigato dalla presenza di un agglomerato urbano di nuova generazione, il cosiddetto Quartiere Torri Bianche, che dagli anni ’90 sfoggia il futurismo conclamato di 3 grattacieli alti 95 metri, un cinema multisala, un centro commerciale ed edifici collaterali dal medesimo stile ultramoderno.
Le foto si sprecano davanti all’ingresso dell’impressionante Villa Gallarati Scotti, progettata da Simone Cantoni nel 1790, un’opera che ha veramente dell’incredibile per la sua grandiosità.
Nella provincia di Monza e Brianza è dunque una privilegiata e la sua estensione urbana accoglie comodamente 26.000 abitanti.
Storia
Storicamente e artisticamente, si tratta di una cittadina di grandissimo valore, eppure il comune sembra non volersi accontentare del censo prodigandosi in una riqualificazione continua del suo tessuto e nell’innovazione della proposta turistica finalizzata a una conoscenza a tutto tondo del borgo industrioso ma ancora legato alle proprie origini, quando sotto il nome di Villa Mercatus prima e Vilmercato dopo si poneva assiduamente al centro dei principali traffici commerciali sia in epoca romana che in quella medievale, senza escludere il naturale proseguimento fortunato nel periodo moderno, in particolare i secoli Quattrocento e Cinquecento, piuttosto floridi da questo punto di vista.Cosa vedere a Vimercate
È dunque un gran piacere poter percorrere i vicoli che trasudano antica gloria e le stradine che esprimono la magniloquenza degli antichi fasti. Saggio iniziare il tour da Piazza Marconi, in prossimità della quale sorge la Galleria Marconi, avveniristica struttura a carattere commerciale nata nel 2003 dal genio dell’architetto Mario Botta (che ha collaborato inoltre al progetto dell’Ospedale, sorto nel 2010) al fine di dare ulteriore credito a un luogo di ritrovo per tutta la popolazione nonché centro nevralgico della viabilità.Vimercate, d’altronde, vive dell’armonica alternanza fra presente e passato, antichità e modernità, dolci antinomie che arrivano a convivere in contesto molto versatile, convivenza espressa appieno dall’area ex Bassetti il cui vecchio impianto industriale sposa il liberty al contemporaneo e l’aura vetusta alla libertà del verde contornante la Piazza del Linificio.
Tutte queste meraviglie si possono incontrare seguendo fedelmente il corso del decumano della città, l’arteria fondamentale che si identifica con Via Vittorio Emanuele II, ricettacolo eclettico di negozi alla moda, vetrine eleganti e vecchie dimore dal fascino sempiterno come Villa Sottocasa, neoclassico gioiello che annovera un vasto giardino all’inglese e numerosi ambienti interni ove campeggiano affreschi sontuosi e statue espressive (vi è collocato anche il MUST – Museo del Territorio) e Palazzo Trotti con la facciata ottocentesca e sale interne scandite da pitture e affreschi di stampo barocchetto.
La Chiesa Plebana di Santo Stefano testimonia la corrente medievale propria del XIII secolo e con la sua imponente torre campanaria romanica a 8 campane invita i visitatori all’entrata, oltre la quale s’aprono tre navate custodenti un fine altare maggiore ottocentesco, un sontuoso pulpito ligneo e la bella cantoria.
A poca distanza ecco sorgere il Santuario della Beata Vergine del Rosario, ma la camminata impone un passo deciso per arrivare a Via Cavour, sulla quale s’affacciano altri edifici pregevoli, su tutti l’Oratorio di Sant’Antonio, simile ma non certo identico al Convento di San Francesco, divenuto poi Villa Banfi.
Se le gambe ancora reggono, si può raggiungere tranquillamente il tanto blasonato Ponte di San Rocco, fondato sui resti di un ponte romano risalente al III secolo, ergo una struttura ingegnosa che coniuga nell’ordine la concezione ingegneristica romana, il rifacimento medievale, le modifiche quattrocentesche e gli incrementi rinascimentali.
Il sapore agrodolce dell’anima vetusta di Vimercate è mitigato dalla presenza di un agglomerato urbano di nuova generazione, il cosiddetto Quartiere Torri Bianche, che dagli anni ’90 sfoggia il futurismo conclamato di 3 grattacieli alti 95 metri, un cinema multisala, un centro commerciale ed edifici collaterali dal medesimo stile ultramoderno.
Eventi, sagre e manifestazioni
Vimercate è una città dal fervido movimento culturale e le sue proposte nell’arco dell’anno infittiscono un calendario vibrante, imbastito su eventi di risonanza che toccano le corde della storia ma anche della tradizione e della gastronomia. Una delle manifestazioni di maggior lustro è la Città dei Ragazzi, durante la quale la cittadina si depura da caos e frenesia per abbracciare il vigore giovanile e l’allegria di bambini e adolescenti protagonisti di diversi spettacoli, giochi e concerti musicali capaci di attrarre ogni anno migliaia di visitatori da tutta Italia. La rassegna Ville Aperte si tiene una domenica di settembre e apre le porte a tutti gli edifici che rendono grande il corredo architettonico vimercatese, palazzi storici e ville di delizia, alcuni dei quali restano chiusi per lunghi periodi. A gennaio il giorno 17 è espressamente dedicato alla Sagra di Sant’Antonio, venerato nella storia contadina come patrono dei raccolti e dell’allevamento. Si degustano nell’occasione i famosi tortelli, prima del grande falò presso il Ponte di San Rocco.Oreno e Villa Gallarati Scotti
A cadenza biennale è invece la Sagra della Patata, crogiuolo di cortei in costume, rappresentazioni storiche e spettacoli di richiamo medievale che si tiene nella frazione di Oreno. Oreno è una suggestiva appendice di Vimercate e il suo centro storico è una cornice perfetta per viaggi e soggiorni.Le foto si sprecano davanti all’ingresso dell’impressionante Villa Gallarati Scotti, progettata da Simone Cantoni nel 1790, un’opera che ha veramente dell’incredibile per la sua grandiosità.