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Leggiuno (Lombardia): visita all'eremo di Santa Caterina sul Lago Maggiore

Leggiuno, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Leggiuno dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Leggiuno oggi è un comune di 3.600 abitanti posto sulle rive del Lago Maggiore in provincia di Varese (dista dalla città appena 21 km) in Lombardia, ed è veramente difficile immaginare che in epoca preistorica tutto il territorio era contraddistinto da coriacei ghiacciai invisi alla presenza dell’uomo nell’area, almeno fino all’avvento del Neolitico, l’era del riuscito insediamento di popolazioni che hanno lasciato resti del loro passaggio, cocci di vasi, frammenti e utensili scoperti non prima del XIX secolo, a testimonianza della vittoria dell’essere umano sulla reticente natura e una continuità certificata tanto in periodo romano quanto nell’età del Bronzo, e via fino alla modernità e alla contemporaneità.

Gli archeologi hanno qui ritrovato inoltre vestigia sepolcrali e parecchie tombe antiche. Centro importante durante il feudalesimo, Leggiuno (allora il suo nome, presente in diverse pergamene, era Lezeduno) perse contatto con commercio e propensione mercantile dovendo affrontare la terribile epidemia di peste imperversante in Italia nel corso del ‘600, causa pressoché unica della falcidiante moria di persone che ridusse la popolazione residente di centinaia di unità: alla fine dell’800 – il tempo della ripresa – si contavano non più di 800 abitanti, appartenenti sempre e comunque a un comune pienamente autonomo.

Eremo di Santa Caterina del Sasso

Essendo stata a capo dell’omonima Pieve, Leggiuno conta oggi 6 chiese e la più suggestiva risulta essere certamente l’Eremo di Santa Caterina del Sasso: teatrale, scenografico e bellissimo, l’edificio sacro e sito UNESCO spunta da una roccia affacciandosi strepitosamente sul lago. Ha le fattezze anticheggianti di un monastero che non ha paura di sorgere a strapiombo, e il suo porticato a quattro archi a tutto sesto gode di quella brezza lacustre che sembra accarezzare persino gli affreschi all’interno – tra cui citiamo una Crocifissione con cinque santi, lo Sposalizio mistico di Santa Caterina d’Alessandria e un Cristo in Pietà - e il campanile del XIV secolo.

Il nucleo più vetusto del complesso è il sacello dedicato a Santa Caterina d’Alessandria, con dipinti parietali che ne raccontano la vita. All’interno della chiesa riposano le spoglie di Alberto Besozzi, mercante che, salvatosi da un naufragio attraversando il lago, fece voto a Santa Caterina, si ritirò in una grotta del litorale lacuale e vi fondò una cappella votiva. La torre campanaria registra un’altezza di 15 metri. La struttura si arricchisce di raffinate vetrate istoriate, un organo realizzato da Domenico Antonio Rossi nel 1783 e una statua policroma raffigurante la Vergine col Bambino, scolpita nel Seicento.

Per raggiungere la chiesa ci sono tre modi: la scala di collegamento con la vicina Quicchio (conta in tutto 268 gradini), l’approdo dedicato del servizio Navigazione Lago Maggiore e l’ascensore scavato direttamente nella roccia. L’edificio ha suscitato l’interesse di cinema e televisione, acciocché esso compare nel film "La stanza del vescovo" girato nel 1977 da Dino Risi e nello sceneggiato "I Promessi Sposi" di Salvatore Nocita (1989).

Cosa vedere a Leggiuno e dintorni

Le altre strutture ecclesiastiche di evidente beltà sono la Chiesa dei Santi Primo e Feliciano (romanica e introdotta da un sagrato con are romane ed epigrafi medievali), la cinquecentesca Parrocchiale di Arolo, la nuova Parrocchiale di Santo Stefano (patrono del paese), infine le chiese di Maria Stella Maris, Santa Maria Assunta e Cuore Immacolato di Maria.

Trovandosi circondato da una fitta sequela di boschi attraversati da sentieri percorribili per la quasi totalità in bicicletta, Leggiuno strizza l’occhio anche al turismo a vocazione sportiva, senonché persino gli ambientalisti potranno stare sereni: il comune è fra i pochi finora ad aver sposato il progetto Greenpeace denominato “Città amiche delle foreste” ed è peraltro attraversato dal Sentiero del Verbano, primo tratto di una delle Vie Verdi lungolago.

Luci di Natale a Leggiuno

A Natale tutta Leggiuno si veste a festa ma le luci più colorate e sensazionali arrivano da una casa sita a pochi passi dalla parrocchiale: è la dimora del signor Lino Betti, che a dicembre di ogni anno rende la sua villa un vero e proprio angolo incantato, sorta di “giardino delle favole” difficile da descrivere, ricolmo di suggestioni e reale attrazione del paese. Leggi qui il mpstro articolo sulle Luci di Natale a Leggiuno.

Come arrivare a Leggiuno

In auto si deve percorrere l’Autostrada A9 Milano Laghi, uscire a Vergiate e imboccare la SS 629 fino a Leggiuno; la stazione ferroviaria locale si trova lungo la linea Novara-Laveno; l’aeroporto di riferimento è quello di Milano Malpensa, distante qualche decina di km.

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