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Cavaso del Tomba (Veneto): la sua storia e cosa vedere

Cavaso del Tomba, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Cavaso del Tomba dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Frazione Caniezza ne costituisce la sede comunale in provincia di Treviso ma il carattere sparso di Cavaso del Tomba travalica la mera concezione di borgo pedissequamente geolocalizzato entro limiti amministrativi.

Si tratta di una realtà che abbraccia largamente un abitato, il suo hinterland e diverse cornici paesaggistiche tra i rilievi delle prime prealpi, che vogliono riflettere seriamente l’anima del Veneto libero e idilliaco. I cosiddetti colmelli inclusi nel territorio danno l’illusione di trovarsi entro una rete di paesi contenuti in un’unica urbanità.

Storia

In epoca medievale l’identità del nucleo centrale era piuttosto quella di una plevania assoggettata a Treviso fino a quando, nel 1388, non rientrò nei domini della Serenissima. Sotto l’egida veneziana stabilità politica e prosperità economica rappresentarono felici costanti, pronte a subire una brusca flessione con la caduta della Repubblica e l’avvento di Napoleone, sinonimo di guerre e pesanti tassazioni.

Se da una parte Cavaso riuscì a tenersi stretta una relativa pace data dall’approssimativa estraneità ai tumulti storici, dall’altra non poté esimersi dal patire le conseguenze della Grande Guerra e poi del secondo conflitto bellico che vide la località teatro della Resistenza. Il Monumento ai caduti in Piazza Vittoria ricorda e onora le vittime di quel tragico periodo.

Cosa vedere a Cavaso del Tomba

Oggi constatiamo la presenza di poche ma significative testimonianze del passato e della progressiva crescita culturale di Cavaso, sicché una di queste riveste certamente un ruolo particolare, la Parrocchiale della Visitazione della Beata Vergine Maria a Santa Elisabetta, risultanza attuale dell’antica pieve di Santa Maria.

Il viatico di quest’ultima fu assai travagliato a partire dal 1184, poiché dapprima si rese necessario riedificare il presbiterio, rifare il pavimento del coro e implementare la struttura, ogni modo bisognosa di una completa ristrutturazione per via di uno spaventoso incendio avvenuto a metà del Seicento. La seconda vita ebbe principio con l’inaugurazione nel 1724, dopo la quale si diede avvio alla costruzione di diversi altari laterali allo scopo di incrementare il corredo sacro interno alla chiesa, nominata arcipretale nel 1756.

La facciata in stile neoclassico e le statue di Francesco Sartor risalgono al 1907. Gli ultimi restauri risultano effettuati nel 2015. Per merito di esse risplende buona parte delle opere custodite, la Madonna col Bambino attorniata da sei santi di Francesco Millan, la Madonna del Rosario assieme a santi e donatori dipinta da Jacopo da Ponte, il tabernacolo con marmi policromi e, ancora, l’altare maggiore dei fratelli Sorgi e la pala fiamminga raffigurante la Madonna in visita a Elisabetta con vicino i santi Giuseppe e Zaccaria e firmata da Nicolas Régner.

Sobrietà e modernità incensano la piccola Chiesa alpina del Monte Tomba, connubio di pietra e legno dalla struttura architettonicamente disciplinata ma senza balzi stilistici. Grande evento dell’Immacolata a Cavaso, i mercatini di Natale anticipano l’atmosfera dell’Avvento nel borgo.

Come arrivare a Cavaso del Tomba

Per arrivare al borgo si possono percorrere la statale per Bassano e Pederobba o la SP 141; il paese possiede una stazione ferroviaria; l’aeroporto internazionale “Antonio Canova” di Treviso è quello cui fare riferimento.


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