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Mel (Veneto): il Castello, la Grotta Azzurra e la visita al borgo

Mel, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Mel dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Quando il bizantino Castello di Castelvint venne distrutto nel corso di una feroce battaglia, si decise di edificare un castello “gemello” a soli 300 metri di distanza: ebbene, il Castrum Gemellarum divenne molto più semplicemente Zumellarum, infine Mel per effetto di contrazione.

Oggi con queste sole tre lettere si identifica uno dei borghi più suggestivi del Veneto, in particolare della Valbelluna, territorio ameno della provincia di Belluno in Veneto.

Mel corrisponde a un centro storico di indefinibile bellezza, di certo meritevole della bandiera arancione conferita dal Touring Club Italiano e di essere annoverato nel circuito de I borghi più belli d’Italia. La domanda sorge spontanea: cosa lo rende così appetibile a tutti questi apprezzamenti?

Storia di Mel

Ce lo racconta la storia, che ha visto crescere nel tempo una realtà totalmente dipendente dalla sua rocca. Pensiamo al fatto che il Castello di Zumelle presiedeva il passo di Praderadego durante le aspre lotte contrapponesti gli Ostrogoti ai Bizantini, trasformandosi poi in un motivo di disputa fra vescovi e diocesi e trovando nel mentre spunti di elevato potenziamento strutturale. Il fortilizio ebbe la sua apoteosi nel XII secolo, possedeva quattro cinte murarie e altrettante torri; andò incontro alla ricostruzione operata nel ‘300 da Rizzardo da Camino e a un restauro compiuto da Giorgio Zorzi prima del passaggio di proprietà ai Gritti, i quali lo vendettero al comune di Mel. Nel 1937 si rinvenne una fibula a forma di pantera, manufatto celtico d’argento risalente al V secolo affidata subito al Museo Archeologico Nazionale di Venezia.

Cosa vedere a Mel

Il centro nevralgico del borgo corrisponde a un incanto di palazzi ascrivibili al periodo di dominio della Serenissima Repubblica di Venezia, eleganti monumenti che incorniciano la piazza principale insieme a tal altri edifici di nobile stampo, armonizzatori di una quinta scenografica disposta secondo un orientamento spaziale trapezoidale. Compaiono in quest’area il cinquecentesco Palazzo Zorzi eletto sede municipale, Palazzo Fulcis (che il secondo fine settimana di ottobre ospita la Mostra Mercato delle Mele, contemporanea alla Mostra dell’Artigianato dispiegato lungo le vie del centro storico) e l’attigua villa omonima (l’uno settecentesco, l’altra del secolo precedente), a nord-ovest della piazza il Palazzo delle Contesse e accanto Palazzo Barbuio, il decano, il più antico.

L’incredibile scenario è anticipato da molteplici dimore gentilizie che in qualche modo introducono il turista nella salita all’altura ove Mel si adagia con i suoi 6.000 abitanti: da menzionare allora Villa Luzzati in accordo ai suoi camini, il Tempietto Fulcis progettato nel 1836 da Giuseppe Segusini, e via di seguito Villa Granelli e Villa Tonon fu Migliorini.

Tornando in piazza, il lato nord è occupato dalla sagoma imponente della Parrocchiale a impianto palladiano. È una chiesa speciale che include diverse opere pregiate di autori cinquecenteschi come Girolamo Denti, Giovanni da Mel e Cesare Vecellio, eppure non è la più antica, aggettivo che invece si addice alla Chiesa dell’Addolorata, saggio di architettura di stampo religioso realizzato nel tardo quattrocento ma rieseguito in conseguenza di un fulmine che nel 1756 lesionò il luogo di culto dettandone la necessità di ricostruzione. Tuttavia del primigenio periodo di fondazione resta una splendida Pietà. La Chiesetta di San Donato, longobarda, s’eleva in prossimità del Castello di Zumelle, mentre a Farra attende una visita la Chiesa di San Teonisto, possidente un’Ultima Cena dipinta da Giovanni da Mel.

Eventi, sagre e manifestazioni

Erbe spontanee quali il tarassaco, l’ortica e il luppolo sono protagoniste della Radicele, la mostra mercato di primavera che si svolge la terza domenica di maggio, ma risultano altresì elementi fondamentali della cucina tipica bellunese, ricca di pietanze nutrienti come la Polenta di mais Sponcio e formaggio Schiz, la minestra d’orzo e fagioli e l’orzotto alla birra.

Da non mancare l'appuntamento della Festa della Mela, una mostra mercato dedicato al gustoso frutto che viene celebrato a metà di ottobre.

Il circondario di Mel è un sogno da vivere all’ombra delle Prealpi Zumellesi, paesaggio ai limiti della perfezione in cui s’incastonano casere, malghe, faggete, sentieri in cresta e tanti bivacchi in cui poter soggiornare, vedasi il Costa Curta, Vallon Scuro (1.202 metri s.l.m.) e Pilon (1.071 metri di altitudine).

La Grotta Azzurra

Nel Parco della Gazzera è ancora presente l’antica ghiacciaia, una settecentesca cisterna interrata ellissoidale adibita appunto alla conservazione del ghiaccio fino al XX secolo.

Nascosta nei boschi della Valbelluna, precisamente fra il Castello di Zumelle e Villa di Villa, la Grotta Azzurra riesce ogni modo ad attrarre una quantità spropositata di turisti che vi si riversa in estate. Per ammirarla senza ressa, si consiglia di avvicinarsi a questa meraviglia naturalistica nel mese di novembre, quando ancora non fa eccessivamente freddo ma quanto basta per tener lontani troppi curiosi.

Come arrivare a Mel

Dall’Autostrada A27 si esce a Belluno, si prosegue lungo la SS 51 fino a Ponte nelle Alpi e ci si immette nella SP 1 verso Feltre ma seguendo le opportune indicazioni per Mel; le stazioni più prossime si trovano a Feltre e Belluno, collegate al paese tramite autocorriere di linea; comodi gli aeroporti “Marco Polo” di Venezia e il “Sant’Angelo” di Treviso.

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