Pollina (Sicilia): visita al borgo e al resort sul mare
Pollina, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Pollina dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
In provincia di Palermo in Sicilia sorge Pollina, i cui caseggiati s’agglomerano formando una macchia urbana rimirante da un ermo colle l’orizzonte insulare che ambisce inevitabilmente alla vista del mare dalle nitide tinte bluastre.
Il comune è comunque piuttosto entroterrato, ma gli effluvi salini carichi di iodio non sono interdetti alle narici languide dei 2.997 abitanti che popolano anche Finale, distaccamento urbano assorbito dalla piccola cittadina-paese, dove si può avere accesso alle spiagge di questo tratto di costa settentrionale e vivere delle belle vacanze sula mare della Sicilia.
Questa asserzione avanzata da alcuni studiosi rimane a oggi ipotesi poco fondata, debole rispetto ai risultati di una ricerca pluriennale che vuole far risalire Pollina all’antico casale medievale di Polla, donato dalla diocesi di Cefalù all’influente famiglia messinese dei Ventimiglia nel 1321.
Uno sviluppo autonomo dell’economia locale fu possibile soltanto dopo la fine del regime feudale, quindi agli inizi dell’800, secolo in cui emerse Finale come principale nucleo abitato, che ancor oggi impone la sua centralità e affermazione istituzionale. Il blasone turistico acquisì pieno corpo solo negli anni ’70 del Novecento con la costruzione del teatro all’aperto progettato dall’architetto Foscari e il massiccio attrezzamento delle aree costiere.
La Chiesa di San Giuliano non presenta particolari faville, è austera ed è dedicata al Santo Patrono di Pollina; la Torre di Maurolico (la succitata Torre quadrata) viene così appellata poiché dopo esser venuta meno alla sua funzione difensiva, fu utilizzata da Francesco Maurolico come osservatorio astronomico; il Teatro Pietra Rosa del Foscari sfrutta il pendio naturale, è aperto e fu inaugurato nel 1979.
Spostandoci ad est del capo troviamo le spiagge di Finale, in pratica la "marina di Pollina", di cuoi va citata in particolar modo spiaggia Costa Turchina, con fondo misto a ciottoli e sabbie grossolane, che si estende per oltre 700 metri, fino alla foce del fiume Pollina.
Per la gioia dei turisti, ad aprile 2017 aprirà il nuovo villaggio ex Valtur “Pollina Resort”, una “manna dal cielo” (e qui più che mai) anche per chi cerca occupazione: previste infatti 100 assunzioni e un afflusso turistico che in estate toccherà lo zenit.
Il comune è comunque piuttosto entroterrato, ma gli effluvi salini carichi di iodio non sono interdetti alle narici languide dei 2.997 abitanti che popolano anche Finale, distaccamento urbano assorbito dalla piccola cittadina-paese, dove si può avere accesso alle spiagge di questo tratto di costa settentrionale e vivere delle belle vacanze sula mare della Sicilia.
Storia e origine del nome
Si dice che il borgo sia diretto discendente della mitica Apollonia, città un tempo facente parte della gloriosa Magna Grecia.Questa asserzione avanzata da alcuni studiosi rimane a oggi ipotesi poco fondata, debole rispetto ai risultati di una ricerca pluriennale che vuole far risalire Pollina all’antico casale medievale di Polla, donato dalla diocesi di Cefalù all’influente famiglia messinese dei Ventimiglia nel 1321.
Il Castello di Pollina
E’ proprio in quest’epoca che fioccano le più imponenti strutture fortificate come la Torre quadrata (sommata a tutte le altre torri componenti un complesso sistema di difesa e avvistamento per contrastare incursioni e saccheggi da parte dei Saraceni provenienti dal mare) e il Castello in località Pietrarosa. La torre possiede ora una terrazza che offre al turista una vasta panoramica contemplante la fascia costiera intercorrente fra Cefalù e Capo d’Orlando, con una veduta limpida sulle isole Eolie nei giorni di cielo terso.Uno sviluppo autonomo dell’economia locale fu possibile soltanto dopo la fine del regime feudale, quindi agli inizi dell’800, secolo in cui emerse Finale come principale nucleo abitato, che ancor oggi impone la sua centralità e affermazione istituzionale. Il blasone turistico acquisì pieno corpo solo negli anni ’70 del Novecento con la costruzione del teatro all’aperto progettato dall’architetto Foscari e il massiccio attrezzamento delle aree costiere.
Il Parco delle Madonie
La contemporaneità accoglie Pollina distinguendola dalle località limitrofe per caratteristiche intrinseche ma accomunandola per la sua proficua appartenenza al comprensorio naturalistico del Parco delle Madonie, Geoparco mondiale UNESCO e ricettacolo pseudo-selvaggio di rigogliose macchie boschive, colture controllate e agrumeti, secondi questi ai frassineti estremamente preziosi per l’estrazione della peculiare manna, linfa estratta e utilizzata per composti medicinali. La manna è impiegata già da parecchio tempo anche in ambito alimentare, tanto che il suo riconoscimento a Presidio Slow Food ne evidenzia lo spiccato carattere d’eccellenza. Pollina detiene l’esclusiva su questo prodotto, chiamato dagli antichi Romani “miele di frassino”. I frassini contenenti la manna costituiscono una sorta di museo a cielo aperto accessibile a quanti desiderano farsi abbracciare dalle Madonie. Nel grembo del parco si celano inoltre le meravigliose Gole di Tiberio, con il fiume Pollina a far da gran cerimoniere e le rocce a scandire i tratti di una scenografia incredibile.Le chiese e il Teatro
Il corredo monumentale coincide strettamente con lo stuolo di chiese inserite nell’area comunale e con i sopravvissuti esemplari del passato storico. La Chiesa dei Santissimi Giovanni e Paolo si colma di opere d’arte risalenti al ‘400 e al ‘500 che riflettono un po’ gli stili in auge nella vecchia Sicilia, applicati a capolavori come la statua marmorea della Madonna della Grazia e il gruppo scultoreo della Natività realizzato da Antonello Gagini.La Chiesa di San Giuliano non presenta particolari faville, è austera ed è dedicata al Santo Patrono di Pollina; la Torre di Maurolico (la succitata Torre quadrata) viene così appellata poiché dopo esser venuta meno alla sua funzione difensiva, fu utilizzata da Francesco Maurolico come osservatorio astronomico; il Teatro Pietra Rosa del Foscari sfrutta il pendio naturale, è aperto e fu inaugurato nel 1979.
Le spiagge di Pollina
Il fulcro della costa di Pollina è dato dal promontorio roccioso di capo Rais Gerbi, famoso anche per ospitare un Villaggio della Valtur. Ad occidente del promontorio troviamo due belle spiagge: quella di Torre Conca, che si estende su di un fronte di 400 metri e una profondità media di circa 40 metri, e la piccola spiaggia di Santa Maria, dal fondo a ciottoli, lunga appena 120 metri.Spostandoci ad est del capo troviamo le spiagge di Finale, in pratica la "marina di Pollina", di cuoi va citata in particolar modo spiaggia Costa Turchina, con fondo misto a ciottoli e sabbie grossolane, che si estende per oltre 700 metri, fino alla foce del fiume Pollina.
Eventi, feste e manifestazioni
Come precedentemente detto, il patrono di Pollina e San Giuliano e a lui è dedicata l’annuale Festa che si svolge il secondo weekend di luglio, venerdì e sabato inclusi, giorni che vedono susseguirsi ben quattro diverse processioni alquanto suggestive. Feste minori ma egualmente sentite sono quelle per onorare la Madonna della Catena (penultima domenica di agosto) e Sant’Antonio (13 giugno). Assai partecipata per le sue leccornie uniche la Sagra del Cinghiale a inizio maggio.Per la gioia dei turisti, ad aprile 2017 aprirà il nuovo villaggio ex Valtur “Pollina Resort”, una “manna dal cielo” (e qui più che mai) anche per chi cerca occupazione: previste infatti 100 assunzioni e un afflusso turistico che in estate toccherà lo zenit.