Walbrzych (Polonia), la cittą della porcellana e il suo castello
Walbrzych, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Walbrzych dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
La città di Walbrzych (Wałbrzych) conta circa 130000 abitanti e sorge nella zona sud-occidentale della Polonia, per la precisione nel voivodato della Bassa Slesia, ad appena 17 km dal confine con la Repubblica Ceca.
Si hanno notizie certe dell'esistenza di Walbrzych fin dal XII secolo, anche se all'epoca il villaggio era noto come Waldenburg ed era meta di pellegrinaggi curativi da parte di molte persone dirette alle vicine fonti di acqua altamente mineralizzata che si trovavano non lontane dalla cittadina. Nei secoli successivi il nucleo urbano accrebbe la sua importanza anche grazie alla costruzione del castello di Książ e della fortezza Nowy Dwór.
Diverse importanti famiglie polacche dominarono la città nel corso della storia contribuendo alla sua crescita economica, che raggiunse il culmine tra il XVIII e il XIX secolo, quando Walbrzych era diventato un importante centro tessile e centro minerario legato all'estrazione del carbone. Fu nell'Ottocento che nacque anche l'industria della ceramica, settore di cui ancora oggi Walbrzych è una delle capitali polacche, come dimostra il Museo della Porcellana (Muzeum Porcelany w Wałbrzychu) visitabile in città e le tante fabbriche disseminate sul territorio.
Walbrzych si trova immersa in un ambiente particolarmente verde, dove le montagne e la natura sono le protagoniste anche dal punto di vista turistico, essendo un'ottima destinazione per le escursioni a piedi o in bicicletta, con oltre 50 km di percorsi turistici segnalati. Non è però sempre stata questa la situazione della località: negli anni Ottanta Walbrzych era infatti una delle più inquinate della Polonia e soltanto con la caduta del blocco sovietico, negli anni Novanta, le miniere di carbone vennero chiuse e si cominciò il processo di valorizzazione turistica della città.
Il centro storico così come i dintorni sono fortunatamente sopravvissuti praticamente intatti alla Seconda Guerra Mondiale nonostante Walbrzych fosse stata per lunghi anni nelle mani dei nazisti e liberata dall'Armata Rossa solo nel maggio del 1945; è per questo che si possono ancora ammirare diversi siti storici medievali di grande importanza, come il famoso castello di Ksiaz (Zamek Książ).
Il castello, costruito tra il 1288 e il 1292 lungo il corso del fiume Plecznica, è passato nel corso dei secoli sotto il dominio di molteplici proprietari, che hanno fortunatamente contribuito al suo mantenimento conservandolo fino al Novecento, quando il governo nazista lo requisì nel 1941 e iniziò i lavori di trasformazione in quartier generale di Hitler. Costruirono infatti una serie di tunnel sotterranei, di cui gli storici non hanno saputo spiegare il possibile utilizzo.
Fino al 1956 il castello venne lasciato in uno stato di abbandono, quando finalmente il locale ente per la conservazione del patrimonio si rese conto dell'enorme valore storico e culturale del castello. Iniziarono così i lavori di ristrutturazione nel 1974 e nel 1991 il comune di Walbrzych divenne il proprietario dell'edificio.
Oggi il castello – terzo per dimensioni della Polonia – è la principale attrazione turistica della città ed è visitabile autonomamente o con una guida in lingua polacca, tedesca e inglese, ed è anche sede di hotel e ristoranti nonché di un giardino botanico di piante tropicali, noto come Palm House (Palmiarnia).
Durante una visita a Walbrzych si può inoltre visitare la centralissima piazza del mercato, la chiesa neogotica degli Angeli Custodi (Parafia p.w. Świętych Aniołów Stróżów) e l'interessante Old Mine Science and Art Center (Stara Kopalnia Centrum Nauki i Sztuki), un centro culturale e artistico ricavato all'interno della vecchia miniera di carbone.
Recentemente Walbrzych è salita alla ribalta per la notizia, diffusa a fine agosto 2015, secondo la quale sarebbe stato rinvenuto qui il treno nazista carico d'oro e di opere d'arte di cui da tanti anni si raccontava l'esistenza.
È stato lo stesso viceministro della Cultura polacco a confermare la notizia pur senza rivelare la collocazione esatta del convoglio, anche se sembra che si trovi proprio in uno dei tunnel nei pressi del castello.
Mentre ai due fortunati scopritori del tesoro sarà corrisposta una cifra pari al 10% del valore totale del patrimonio rinvenuto, le Autorità polacche sono già al lavoro con estrema cautela per verificare il contenuto del treno anche considerando che il territorio circostante potrebbe essere minato. Di sicuro, per ammissione dello stesso viceministro, sul convoglio blindato lungo oltre 120 metri sarebbero presenti molte armi.
In attesa che venga svelata la vera entità del ritrovamento e che – magari – un giorno il “treno d'oro” dei nazisti possa essere anche visitabile al pubblico, consigliamo comunque una visita a Walbrzych sia che vi troviate in Polonia, sia che siate nella vicina Repubblica Ceca o in Germania, distante circa 120 km.
Per raggiungere Walbrzych si può viaggiare comodamente in auto sull'autostrada A4 o sulla strada statale 35, che tocca la città nel suo cammino da Breslavia (Wrocław) verso la Repubblica Ceca. L'aeroporto di riferimento è quello di Breslavia, distante circa 70 km.
Si hanno notizie certe dell'esistenza di Walbrzych fin dal XII secolo, anche se all'epoca il villaggio era noto come Waldenburg ed era meta di pellegrinaggi curativi da parte di molte persone dirette alle vicine fonti di acqua altamente mineralizzata che si trovavano non lontane dalla cittadina. Nei secoli successivi il nucleo urbano accrebbe la sua importanza anche grazie alla costruzione del castello di Książ e della fortezza Nowy Dwór.
Diverse importanti famiglie polacche dominarono la città nel corso della storia contribuendo alla sua crescita economica, che raggiunse il culmine tra il XVIII e il XIX secolo, quando Walbrzych era diventato un importante centro tessile e centro minerario legato all'estrazione del carbone. Fu nell'Ottocento che nacque anche l'industria della ceramica, settore di cui ancora oggi Walbrzych è una delle capitali polacche, come dimostra il Museo della Porcellana (Muzeum Porcelany w Wałbrzychu) visitabile in città e le tante fabbriche disseminate sul territorio.
Walbrzych si trova immersa in un ambiente particolarmente verde, dove le montagne e la natura sono le protagoniste anche dal punto di vista turistico, essendo un'ottima destinazione per le escursioni a piedi o in bicicletta, con oltre 50 km di percorsi turistici segnalati. Non è però sempre stata questa la situazione della località: negli anni Ottanta Walbrzych era infatti una delle più inquinate della Polonia e soltanto con la caduta del blocco sovietico, negli anni Novanta, le miniere di carbone vennero chiuse e si cominciò il processo di valorizzazione turistica della città.
Il centro storico così come i dintorni sono fortunatamente sopravvissuti praticamente intatti alla Seconda Guerra Mondiale nonostante Walbrzych fosse stata per lunghi anni nelle mani dei nazisti e liberata dall'Armata Rossa solo nel maggio del 1945; è per questo che si possono ancora ammirare diversi siti storici medievali di grande importanza, come il famoso castello di Ksiaz (Zamek Książ).
Il castello, costruito tra il 1288 e il 1292 lungo il corso del fiume Plecznica, è passato nel corso dei secoli sotto il dominio di molteplici proprietari, che hanno fortunatamente contribuito al suo mantenimento conservandolo fino al Novecento, quando il governo nazista lo requisì nel 1941 e iniziò i lavori di trasformazione in quartier generale di Hitler. Costruirono infatti una serie di tunnel sotterranei, di cui gli storici non hanno saputo spiegare il possibile utilizzo.
Fino al 1956 il castello venne lasciato in uno stato di abbandono, quando finalmente il locale ente per la conservazione del patrimonio si rese conto dell'enorme valore storico e culturale del castello. Iniziarono così i lavori di ristrutturazione nel 1974 e nel 1991 il comune di Walbrzych divenne il proprietario dell'edificio.
Oggi il castello – terzo per dimensioni della Polonia – è la principale attrazione turistica della città ed è visitabile autonomamente o con una guida in lingua polacca, tedesca e inglese, ed è anche sede di hotel e ristoranti nonché di un giardino botanico di piante tropicali, noto come Palm House (Palmiarnia).
Durante una visita a Walbrzych si può inoltre visitare la centralissima piazza del mercato, la chiesa neogotica degli Angeli Custodi (Parafia p.w. Świętych Aniołów Stróżów) e l'interessante Old Mine Science and Art Center (Stara Kopalnia Centrum Nauki i Sztuki), un centro culturale e artistico ricavato all'interno della vecchia miniera di carbone.
Recentemente Walbrzych è salita alla ribalta per la notizia, diffusa a fine agosto 2015, secondo la quale sarebbe stato rinvenuto qui il treno nazista carico d'oro e di opere d'arte di cui da tanti anni si raccontava l'esistenza.
È stato lo stesso viceministro della Cultura polacco a confermare la notizia pur senza rivelare la collocazione esatta del convoglio, anche se sembra che si trovi proprio in uno dei tunnel nei pressi del castello.
Mentre ai due fortunati scopritori del tesoro sarà corrisposta una cifra pari al 10% del valore totale del patrimonio rinvenuto, le Autorità polacche sono già al lavoro con estrema cautela per verificare il contenuto del treno anche considerando che il territorio circostante potrebbe essere minato. Di sicuro, per ammissione dello stesso viceministro, sul convoglio blindato lungo oltre 120 metri sarebbero presenti molte armi.
In attesa che venga svelata la vera entità del ritrovamento e che – magari – un giorno il “treno d'oro” dei nazisti possa essere anche visitabile al pubblico, consigliamo comunque una visita a Walbrzych sia che vi troviate in Polonia, sia che siate nella vicina Repubblica Ceca o in Germania, distante circa 120 km.
Per raggiungere Walbrzych si può viaggiare comodamente in auto sull'autostrada A4 o sulla strada statale 35, che tocca la città nel suo cammino da Breslavia (Wrocław) verso la Repubblica Ceca. L'aeroporto di riferimento è quello di Breslavia, distante circa 70 km.