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Helsingborg (Svezia), visitare la cittą e il suo castello

Helsingborg, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Helsingborg dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Per chi viaggia in automobile, Helsingborg è generalmente la prima città a dare il benvenuto in terra svedese; la sua funzione di “porta” del paese, essendo vicinissima alla Danimarca e quindi alle autostrade provenienti dal resto del continente europeo, ne ha influenzato sia il travagliato passato che il presente, che vede la città come uno dei centri commerciali più importanti del paese. L’aspetto di Helsingborg è quello di una grande vetrina, con numerosi danesi che valicano il confine in vena di shopping per via dei prezzi nettamente più convenienti che in patria, ma è guardando oltre la frivolezza degli acquisti che si coglierà la vera essenza di una città dal volto che, nonostante le distruzioni arrecate da guerre di cui è stata vittima contesa, sa ancora di antico, grazie alle case a graticcio, alle vie strette e accoglienti e alle piazzette che si aprono nel suo piccolo centro storico.

Citata per la prima volta in un documento del 1085, Helsingborg crebbe intorno al suo castello, fortificato nel XII secolo. Per tutto il Medioevo fu uno dei centri più importanti del regno danese, mentre nel XVI secolo perse il ruolo di fortezza strategica, con la Riforma che spazzava via i potenti ordini monastici che vi si erano insediati anni prima. Nel XVII secolo la città fu contesa tra Danesi e Svedesi, subendo ingenti distruzioni, compresa quella del suo magnifico castello; nel 1710 Helsingborg fu teatro dell’ultima battaglia, vinta dall’esercito svedese comandato da Magnus Stenbock. Nel XX secolo, grazie soprattutto alla sua posizione, con il potenziamento del porto e la costruzione della ferrovia, il processo di industrializzazione è stato rapidissimo.

Il cuore pulsante di Helsingborg è Stortorget, la lunga piazza centrale aperta sul mare che prosegue con l’attigua Hamntorget. Qui sono visibili una colonna con in cima la statua di Mercurio eretta nel 1922 da Carl Milles alla memoria dei marinai caduti, ed un monumento commemorativo della sbarco del maresciallo francese Jean-Baptiste-Jules Bernadotte, il futuro re Carlo XIV Giovanni, che raggiunse queste coste nel 1810. All’ingresso della Stortorget c’è il monumento equestre al maresciallo Magnus Stenbock, opera di J. Borjeson datata 1901. A sud-ovest, all’angolo con la Drottninggatan, spicca il Radhuset, costruito in stile neogotico tedesco da Alfred Hellerstrom nel 1897 con una torre alta 65 metri. A metà della piazza, a nord-ovest, la Kullagatan, interamente chiusa al traffico, è la via dello shopping. La via parallela ad est, la Norra Storgatan, è invece ricca di palazzi antichi tra cui ricordiamo: Gamlegarden, un edificio dell’inizio del XVIII secolo; Henckelska garden, costruzione a graticcio del 1681; e Jakob Hansens hus, realizzato nel 1641 e anch’esso a graticcio. Nella piazzetta che si incontra in fondo alla strada c’è invece una bella fontana dedicata al danese Tycho Brahe, maestro di Keplero.

Il simbolo più conosciuto di Helsingbord è la torre Karnan, posta in fondo alla precedente piazza su una spianata raggiungibile tramite una scalea monumentale. La costruzione, risalente al XIV secolo, è il principale ricordo dell’antica fortezza del XII secolo, di cui era la torre centrale. Dietro a Karnan si apre il bel giardino dello Slottshagen, con altri resti delle antiche fortificazioni ed un gruppo scultoreo di Christian Eriksson. A sud della torre, sulla Sodra Storgatan, si erge la chiesa principale della città: Sankta Maria kyrka, una fabbrica iniziata in forme gotiche nel XII secolo, ma completata nel XV. All’esterno l’edificio è poderoso e presenta un frontone a gradoni di tipo anseatico; all’interno lo spazio è suddiviso in tre navate che racchiudono un pulpito barocco del 1615, un’ancona intagliata d’arte tedesca del XV secolo, alcuni modellini di navi fatti per ex voto e variopinte vetrate del 1937 nel coro, con alcuni resti di affreschi datati del XV secolo. Molto pittoresca è la piazzetta davanti alla chiesa, cinta da basse case di legno e sede ogni sabato estivo di un curioso mercatino delle pulci.

Il polmone verde di Helsingborg è il vastissimo parco Fredriksdal, che si estende a nord-est del centro e prende il nome da un palazzo del 1787 dove ha sede lo Stadsmuseet, il museo dedicato alla storia ed al folklore locale. Il parco comprende un giardino botanico, un teatro all’aperto ed il Fredriksdals friluftsmuseum, il più grande museo all’aperto di tutta la Svezia, dove è stato ricostruito un intero quartiere di vecchie case e botteghe artigiane provenienti dal centro della città. Una delle zone turisticamente più trafficate è invece quella della Jarnvagsgatan, la grande arteria che costeggia il porto a sud-est e che conduce al modernissimo complesso della Central stationen e dello Stadshus, il municipio, grande centro di accoglienza turistica della città. Proseguendo verso sud si raggiunge il parco termale della città, a sud-ovest, dove intorno a una fonte di acqua ferruginosa sfruttata dal 1707, Carl Harleman si sistemò nel 1749 con le prime piante; furono poi costruiti, alla fine del XIX secolo, le terme e un grande albergo termale. In estate è aperto il Vattenpaviljong, dove è possibile “prendere le acque” come all’epoca d’oro delle terme, mentre sempre all’interno del parco si trova la fonte di acqua alcalina che viene esportata in tutto il mondo. A sud si trova il sobborgo di Raa, dato alle fiamme nel 1788 dai Russi.

Trovandosi sul mare, Helsingborg vanta un clima relativamente mite rispetto a quello della Svezia centro-settentrionale. D’inverno, infatti, anche le minime non scendono di molti gradi al di sotto dello zero, mentre le massime tendono ad assestarsi su valori intorno ai 3/4 gradi. L’inconveniente principale legato soprattutto ai mesi di dicembre, gennaio e febbraio è quello legato alle poche ore di luce, appena sei, che contraddistinguono le giornate. D’estate, invece, le temperature massime arrivano fino a 25 gradi e in giugno e luglio si registrano fino a 18 ore di luce ogni giorno. L’autunno è la stagione più piovosa, mentre d’inverno fa spesso capolino la neve.

Dal punto di vista infrastrutturale, Helsingborg è uno snodo fondamentale all’interno dello scacchiere svedese, soprattutto in relazione alla sua vicinanza con l’Europa continentale. Dal centro parte la Strada europea E55, che termina la propria corsa addirittura a Kalamata, in Grecia. Helsingborg è molto ben collegata sia a Malmo che a Goteborg, sia a livello autostradale che ferroviario. Per raggiungere il prospiciente porto danese di Elsinore è invece consigliato prenotare uno dei tanti traghetti della compagnia Scandlines che partono ogni giorno. La città possiede anche un aeroporto internazionale collegato a quasi tutti i principali paesi europei.
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