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Maisons-Laffitte (Francia): la città, il castello e le corse dei cavalli

Maisons-Laffitte, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Maisons-Laffitte dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Le località d’Oltralpe, si sa, vestono abiti dall’appeal molto particolare emanando una fascinazione romantica da “fable jolie” (favola graziosa n.d.r.). Non fa eccezione Maisons-Laffitte, cittadina francese di poco più di 23.000 abitanti situata nel dipartimento degli Yvelines in regione Île de France.

Si tratta di un territorio – il dipartimento appunto – che turisticamente ha tanto da offrire e le cui attrazioni (una su tutte la Reggia di Versailles) si legano paratatticamente alla volontà di valorizzazione di un patrimonio architettonico e artistico fondamentale per la formazione culturale nell’area.

La pletora ricca e variegata di castelli quali Breteuil, Dampierre, Thoiry e Saint-Germain-en-Laye – ognuno con museo annesso che ne illustra storia, retaggio e leggende – ben s’inserisce in un contesto naturale che annovera un dittico di parchi meravigliosi, nella fattispecie il Parco Naturale dell’Alta Valle di Chevreuse e il Parco Naturale del Vexin Francese.

Reindirizzando la lente d’ingrandimento sulla pagina dedicata a Maisons-Laffitte, spicca l’omonima fortificazione, una delle più intriganti della regione ed emblema del barocco tout court nel contesto transalpino, opera di François Mansart, che ne realizzò il progetto fra il 1642 e il 1646.

Lo Château in questione consiste in una residenza di campagna che rimanda anche a un gusto gotico riscontrabile nel suo verticalismo: la visita permette di apprezzare pianta rettangolare viene definita da due ali mediamente pronunciate in risalto specialmente nella parte posteriore, mentre la porzione centrale dell’edificio si distingue per un evidente avancorpo strutturato su tre piani e inscritto entro una sovrapposizione degli ordini architettonici.

Maisons-Laffitte era in origine un villaggio che si vuol far risalire addirittura all’820, prima dell’affermazione intorno all’XI secolo contestualmente all’avvicendarsi delle varie famiglie signorili. Giace in una terra pacifica, lontana dal caos vigente più a sud-est, dove trova posto la capitale Parigi.

Nella località c’è spazio per tranquillità, sport all’aria aperta (imperano un bel campo da golf, un grande ippodromo, campi da tennis e una piscina sia coperta che scoperta) promozioni ricettive e tanto fervore culturale di cui si fanno carico persino i negozi, autentici pezzi di folclore poiché hanno mantenuto nel tempo le proprie caratteristiche.

Aprendo una parentesi proprio sull’ippodromo, esso si compone di numerosi galoppatoi e una pista circolare chiamata “Cercle de la gloire” riservata alla corsa dei purosangue, per i quali i nobili locali hanno storicamente sempre avuto un occhio di riguardo: il conte d’Artois faceva allenare con assiduità un parterre di ben 80 cavalli.

Si è parlato del Castello, ma non si dimentichi che Maisons-Laffitte può fregiarsi di altri pregevoli monumenti suscettibili di visita speciale: si presentano agli occhi ammiranti anche una chiesa e un’antica fontana, collocate nel centro urbano che si compone di piacevoli abitazioni inserite in uno scorcio davvero suggestivo da borgo isolato ma ridente.

Come detto, per i turisti c’è molto, comprese comode case vacanza in prossimità dell’ingresso ai parchi e agriturismi che sposano la logica agreste per avvicinare le famiglie e i bambini alla cultura campestre contraddistinta dall’allevamento degli animali da fattoria e da cortile, dalla coltivazione orticola e dalla cura frutticola. Va da sé che in loco il cibo autoctono rispetta la naturalità delle risorse fruibili a km 0.

La cucina vive di questi valori ed è foriera inoltre di ottime chicche nell’ambito dell’alta pasticceria: qui si possono gustare il celeberrimo profitterol, la galette de rois, l’île flottante, il croque monsieur e il pain au chocolat. La domanda sorge spontanea: come mai tutti questi dolci? La risposta è da ricercarsi nel nome stesso della cittadina: Maisons-Laffitte era un pasticcere di fine ‘800 molto abile nella creazione di sciccherie per il palato come la pasta choux per i blasonati bignè.

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