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Nonza e la spiaggia nera, gioiello corso

Nonza, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Nonza dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

A circa due terzi dalla punta del dito di Corsica, Cap Corse, sul lato occidentale del promontorio, si trova la suggestiva spiaggia di Nonza, famosa per le sabbie scure, dal nero a varie tonalità di grigio scuro, con granelli luccicanti. Nonza ha radici storiche profonde, legate alla tradizione di Santa Giulia qui martire, e diventata la patrona della Corsica. È facile arrivare a Nonza, da Bastia, l’arrivo principale per i traghetti dall’Italia, si impiega circa un'ora, si segue prima per St. Florent e poi successivamente per Cap Corse.

Nonza si trova in una posizione splendida, arroccata su di un promontorio di rocce a circa 160 metri di altitudine rispetto il livello del mare. L’esiguo spazio a disposizione ha obbligato una costruzione molto particolare, fatta a gradoni e terrazzamenti, con la chiesa di Santa Giulia in basso e la torre quadrata che suggella il borgo verso l’alto. Il tutto fornisce un colpo d’occhio splendido, ma sicuramente rendeva faticosa la vita all’interno del borgo, così ricco di dislivelli. Ma d’altra parte le frequenti scorrerie saracene consigliavano una locazione protetta per i villaggi della Corsica!

A testimonianza della minaccia saracena, tutta la costiera del Capo Corso è disseminata di torri (vedi foto), in gran parte di origine genovese, che servivano come rete di avvistamento e allerta per le popolazioni costiere. Questa di Nonza invece è stata costruita in epoca successiva, una delle pochissime che può quindi vantasi di essere "paolina", cioè costruita durante il periodo di Pasquale Paoli. Costruita a metà del sedicesimo secolo, utilizzando particolari rocce verdi, chiamati scisti per la loro struttura striata, domina il borgo e offre una bella veduta sulla sottostante spiaggia, le montagne del Cap Corse e in lontananza è possibile intravedere, nelle giornate limpide, le cime delle Alpi Corse e la vetta del Monte Cinto.

La chiesa di Santa Giulia fu eretta nel luogo del martirio, quando la giovane Giulia fu crocifissa e uccisa per il suo rifiuto di partecipare a riti pagani. Correva l’anno 303 d. C. e a distanza di oltre 1.700 anni il luogo ricorda il tragico evento. Nella chiesa sono conservate alcune reliquie della Santa, mentre il corpo fu trasferito in Italia per evitare che fosse trafugato durante le numerose incursioni piratesche.

Le spiagge della zona di Nonza rispecchiano il colore delle rocce che le circondano. È sempre suggestivo trovarsi in una spiaggia di sabbia nera, che in realtà è composta di ciotoli grigi che diventano neri se bagnati, che contrasta grandemente con l’azzurro del mare e il verde della macchia mediterranea. L’unico disagio è la temperatura rovente della sabbia nelle ore di metà giornata, è assolutamente fondamentale essere dotati di calzature ai piedi per non incorrere in sofferenze e piccole ustioni!

Attenzione però, le sabbie nere di Nonza furono mescolate a metà del XX secolo agli scarti di lavorazione di una vicina miniera (ingrandendo così l'arenile) e studi recenti hanno evidenziato l'abbondante presenza di amianto, anche se non in fibre ritenute pericolose per la salute perché il mare ha da tempo asportato i filamenti potenzialmente dannosi. Gli abitanti di Nonza sostengono sia una spiaggia sicura, a voi la scelta di quanto tempo trascorrere su questa spiaggia... particolare! Noterete delle scritte sulla sabbia. I pochi visitatori hanno l'abitudine di appoggiare sassi bianchi sulla spiaggia nera, creando parole e frasi, spesso d'amore.

La tradizione indica come miracolose alcune sorgenti localizzate lungo la strada che conduce a Pino. Da questo luogo si può scendere attraverso una scalinata fino ad una bella spiaggia, anch’essa di sabbie nere e godere di un mare particolarmente attraente e pulito.

Per approfondire: blog di Nonza
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