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Pietracorbara (Corsica): il borgo e la spiaggia di Marine nel Cap Corse

Pietracorbara, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Pietracorbara dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Nel territorio alto corso, Pietracorbara (dal corso A Petra Curbara, cioè “pietra dei corvi”) si distende interessando entro la propria area giurisdizionale molteplici centri abitati che si perdono all’orizzonte: questi tasselli di meraviglia – Marina (Marine) di Pietracorbara, Presa, Vena, Capanajo, Ponticellu, Orneto, Oreta, Pino, Selmacce, Pietronacce, Cortina (Suprana e Suttana) e Lapedina raccolgono complessivamente 585 curbaresi.

La cittadina occupa un’area totale di 2.600 ettari a 18 chilometri da Bastia, situata a finestra sul mare, alle pendici del Monte Alticcione. Una collocazione che presenta una eterogenea varietà di altalenanze geofisiche e morfologiche dettate dalle curiose irregolarità di una zona in bilico fra collina, montagna e litorale ammantata da una vegetazione tipicamente isolana pervadente una pianura vivace nonché una costa frastagliata e scandita da rocce, insenature, spiagge sabbiose.

Questi 5 km di spettacolare bagnasciuga e promontori costituiscono certamente un complesso poetico suggestivo durante le stagioni fredde ma un sicuro valore aggiunto in estate, quando la popolazione si ritrova a interfacciarsi con i flussi turistici che ne incrementano notevolmente il volume numerico.

Più che una cittadina, comunque, Petracorbara si pone piuttosto come villaggio caratteristico, esponente di una tradizione corsa basata su un’architettura alquanto contaminata (in senso ovviamente positivo) dalle correnti concettuali europee. L’apparato edile annovera infatti esempi di differenti culture e prospettive, ovvero torri e ponti d’ispirazione marcatamente genovese (si ricorda il coinvolgimento della Corsica nella guerra d’indipendenza dalla Repubblica Marinara in oggetto, cioè Genova), case toscane, abitazioni con tetti d’ardesia, cappelle barocche, fontane del XIX secolo, forni e camini. Su un altro versante si può cogliere l’impatto ecclesiastico sul territorio, ricco di strutture religiose e antiche rovine come la minimale cappella di San Leonardo, la colorata cappella di Santa Caterina, la chiesa di Saint-Césaire, il mulino vivente e il forno per il pane a Orneto.

Tutti questi elementi si possono ammirare grazie a tour organizzati per l’occasione da associazioni ed enti locali, gli stessi che permettono di optare per itinerari che attraversano il patrimonio naturale per merito di sentieri aperti a passeggiate, sport ed escursioni in senso lato. A 29 km dal borgo, più precisamente nella valle del Bevinco, s’erge maestosa la chiesa di San Michele de Murato, edificata nel 1280, che si fregia di numerosi motivi scolpiti sui muri bicromi bianchi e verdi.

Il volto più vacanziero ha i tratti di Marina di Pietracorbara, accarezzata da un mare azzurrissimo e cullata dalle onde spumeggianti di un letto trasparente e limpido. Qui impera la spiaggia di Padula, vera rappresentante della costa corsa: sabbia bianca, vastità di spazio e acqua cristallina ne scandiscono le poliedriche espressioni che comunicano libertà e bellezza scevre di qualunque confine.

Un lido ideale per coppie giovani e famiglie, soprattutto in virtù della vicinanza a un ristorante dove poter gustare in tutta tranquillità piatti autoctoni a base di pesce fresco, e un camping accessibile coadiuvato da un ampio parcheggio per auto e camper. L’area costiera è conosciuta come “il dito” (per la protuberanza che punta a nord somigliando al dito proteso di una mano, distinguibile da una veduta aerea), celeberrima per la flora allegra e i colori straordinari del suo spettro estetico.

Il caleidoscopio di spiagge non si esaurisce certo qui: Ampuglia conta ben tre bar/ristoranti con servizio noleggio di lettini e ombrelloni; Meria si colloca più a est, in una piccola baia sovrastata da una torre di avvistamento e protetta dal vento grazie alla sua posizione privilegiata.

Marina di Sisco è indicata per chi ritiene la sabbia un elemento fastidioso perché è costituita da ciottoli; a ovest ecco Nonza, celebre per i suoi sassi neri e le scritte create nel tempo dai turisti con pietre bianche; Saint Florent corrisponde a un piccolo, incantevole paradiso all’interno di una poetica insenatura; Saleccia, infine, viene con largo consenso considerata i Caraibi della Corsica per il suo irreale splendore. A 27 km dalla località sorge lo stagno di Biguglia, una riserva naturale che attira numerosi volatili acquatici quali il grande cormorano, il Martin pescatore e l’airone purpureo.

Si consiglia al turista una vacanza da villeggiante perché a Pietracorbara alcune case in affitto costano relativamente poco e risultano fruibili nell’arco di un intero anno, risparmiando ulteriormente grazie a convenzioni con pacchetti che le inscrivono nell’offerta collettiva.

Come arrivare
Le strade che attraversano in lungo e in largo “il dito” sono la D81 e la D80: quest’ultima percorre interamente il litorale toccando quasi tutte le spiagge del territorio. Pietracorbara è direttamente interessata da questa rete stradale ed è facilmente raggiungibile perché adeguatamente segnalata.

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 Pubblicato da - 15 Settembre 2016 - © Riproduzione vietata

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