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Mont Saint-Michel, viaggio nell'isola santuario

Bassa Normandia, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Bassa Normandia dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Il paesaggio più affascinante della Normandia, questo Mont-Saint-Michel che, diceva Victor Rugo, «è per la Francia ciò che la Grande Piramide è per l'Egitto», questa roccia su cui splende un capolavoro dell'architettura religiosa gotica, e che nel passato, per il gioco delle maree, due volte al dì era isola e due volte terraferma, è condannato dal fango e dai detriti che si accumulano nella baia. Come Venezia è aggredita dall'acqua alta, così il Mont Saint Michel è minacciato dall'acqua bassa. Il suo nome originario era infatti: Mons Sancti Michaeli in periculo mari (in latino) o Mont Saint-Michel au péril de la mer (in francese: in italiano, letteralmente, "Monte San Michele al pericolo del mare").

L'isola-santuario va insabbiandosi. Nelle dune che l'assediano spunta già l'erba e pascolano le pecore. Se Mont Saint-Michel perde il suo fascino la colpa è dell'uomo. Fino a metà dell'Ottocento, per oltre un millennio, da quando nel 709 un maremoto aveva trasformato la collina di 80 metri, che si elevava al centro di una foresta, in un'isola di un chilometro di diametro, la sua gestione era rimasta affidata ai monaci benedettini.

Poi gli agricoltori chiesero di costruire una diga per difendere le loro terre dalle alte maree. Invano Victor Hugo tuonò: «Bisogna che il Mont Saint-Michel rimanga un'isola...». La diga fu edificata e poi una strada collegò la terraferma all'isola, per comodità dei turisti. Nel 1966 l'insabbiamento si accelerò per la costruzione di una nuova diga.

Ora hanno varato un progetto, con chiuse e riserve d'acqua, per restituire al Mont Saint-Michel la sua vera natura che solo le grandi maree equinoziali gli garantiscono. Una parte della prima diga dovrebbe essere distrutta. E la strada dovrebbe scomparire. Ma le autorità locali si oppongono. Dicono che, senza la strada, i turisti rifiuteranno di attraversare a piedi la spiaggia nelle ore di bassa marea, anche per il rischio reale delle sabbie mobili. E questi lavori vengono rimandati oramai da anni.

Per chi vuole visitare questa località così ricca di fascino, il bivio per Mont Saint Michel si trova sulla strada che da Caen conduce a St. Malò. A Pontorson parte una strada che conduce in 9 km alla baia di Mont. Saint Michel.L'isola è fornita di buoni alberghi, ma nella stagione turistica può essere difficile trovare delle stanze libere. Nel caso conviene spostarsi nell'entroterra e cercare nei vicini paesi di Fougères, Dinan, Avranches, Granville e Cancale.

Dopo il Louvre, il Mont Saint Michel è la maggiore attrazione turistica della Francia.

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