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Josselin, la cittą e il castello sulla strada dei Duchi di Bretagna

Josselin, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Josselin dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Tra i luoghi simbolo della Bretagna un posto d’onore lo meritano Josselin e il suo magnifico castello. La cittadina è infatti una chicca che rientra in tutti gli itinerari turistici della regione, dove spiccano altri notevoli castelli. Le dimensioni ridotte e la bella cornice paesaggistica che la circonda rendono Josselin una località ancor più gradevole, ideale per trascorrere un paio di giorni di relax immersi in un contesto madido di storia. La visita al centro parte ovviamente dal maestoso castello, che ancora oggi appartiene ai discendenti dei Rohan, ma non dimenticate la basilica di Notre-Dame-du-Roncier.

Osservandolo dall’esterno, il castello di Josselin lascia solo intravedere la sua lunga storia. Costruito nell’XI secolo su uno sperone di roccia in riva al fiume, il maniero fu distrutto una prima volta dagli inglesi nel 1168. Subito dopo, alla fine del secolo, fu ricostruito, per poi essere nuovamente demolito nel 1488 in seguito alle diatribe scoppiate tra i Rohan, signori di Josselin, e i duchi di Bretagna. Per ricompensare la fedeltà e l’appoggio nei confronti della corona francese, Carlo VIII decise di andare in soccorso dei Rohan commissionando la ricostruzione del castello, eseguita tra il 1490 e il 1510. Neanche 120 anni dopo, nel 1629, il cardinale Richelieu ordinò di smantellare ancora una volta il castello di Josselin per punire la decisione dei Rohan di appoggiare gli ugonotti.

Non solo il castello, ma tutta la piccola cittadina di Josselin trasuda storia. Muovendo i primi passi nell’abitato, che al momento conta meno di 3.000 abitanti, balzano immediatamente agli occhi i resti degli antichi bastioni che un tempo ne delimitavano il centro. A fare da spartiacque nella lunga storia dell’insediamento fu la Rivoluzione francese, prima della quale Josselin era un’importante roccaforte militare. Successivamente gli orizzonti degli abitanti mutarono sensibilmente, al punto che la città divenne famosa per la produzione di prestigiose tele di lino. A questo periodo economicamente florido risale la maggior parte delle graziose abitazioni del centro, dove vedere anche case dall’intelaiatura lignea costruite tra XV e XVII secolo e belle residenze settecentesche. Da questo punto di vista, le vie migliori sono le centralissime rue des Vierges e rue des Trente.

L’edificio simbolo di Josselin è come detto il suo maestoso castello, facilmente riconoscibile dalle torri cilindriche sormontate da uno spiovente tetto a punta. La pianta dell’edificio è piuttosto allungata e a delimitarla dalla parte del fiume sono proprio le tre torri, ultime testimonianze dell’antica cinta muraria. Il tamponamento tra le torri è realizzato mediante cortine sovrastate da alti abbaini ed in generale la facciata ha un aspetto austero, prettamente medievale, apparentemente in contrasto con il prospetto interno in granito dominato da una sontuosa decorazione fiammeggiante del XV secolo. A connotare la fronte interna sono soprattutto gli alti lucernari e le balaustre traforate, elemente ricorrenti anche in altri castelli della Bretagna. L’interno, restaurato nell’Ottocento, mostra ricordi di famiglia e cimeli appartenuti ai Rohan, mentre nelle scuderie è stato allestito il Museè des Pupées, all’interno del quale trovano posto più di 500 bambole dal XVII al XX secolo.

Oltre al castello, l’altra grande architettura di Josselin è Notre-Dame-du-Roncier, la chiesa più importante della città. Il luogo della sua costruzione non è casuale, ma dettato da una tradizione locale secondo cui, proprio nel punto dove oggi sorge la chiesa, un contadino trovò in un roveto (roncier in francese) una miracolosa statua della Vergine. La fondazione della prima cappella risale all’XI secolo, ma già nel XII fu innalzato un nuovo edificio, tanto che della struttura romanica rimangono poche tracce e l’attuale basilica spicca per lo stile gotico fiammeggiante. All’interno sono da vedere soprattutto il pulpito settecentesco in ferro battuto ed il cenotafio in marmo opera di Olivier de Clisson e di sua moglie Marguerite de Rohan datato all’inizio del XV secolo.

Nei dintorni di Josselin spicca il villaggio di Guéhenno, situato appena 10 chilometri a sud-ovest. Qui, in un contesto tipicamente bretone, è da vedere il monumentale calvario, innalzato nel Cinquecento, quasi completamente distrutto nel 1794 e fedelmente ricostruito nel 1853. A rendere celebre il manufatto sono soprattutto la disposizione degli elementi decorativi, la ridondanza di particolari, la varietà delle rappresentazioni e le tante simbologie abilmente scolpite nel granito.

Trovandosi a pochi chilometri dall’Oceano Atlantico, Josselin presenta un clima relativamente mite, umido e piovoso. Anche in pieno inverno è raro che la temperatura scenda sotto lo zero, con minime che in gennaio si attestano in media intorno a 4/5 gradi e massime di poco inferiori ai 10. In compenso, d’estate le giornate non sono affatto calde, tanto che luglio e agosto sono caratterizzati da valori mediamente compresi tra 21 e 13 gradi. A causa della Corrente del Golfo, le piogge sono frequenti e abbondanti in tutte le stagioni: anche d’estate può piovere per più giorni consecutivamente, ma è soprattutto d’inverno che le precipitazioni non danno tregua.

Lo scalo aereo più vicino è l’Aeroporto di Rennes-Saint-Jacques “Joseph Le Brix”, situato nei pressi della città di Rennes, all’interno del dipartimento di Ille et Vilaine, 62 chilometri ad est di Josselin. Una volta atterrati si può prendere un autobus o noleggiare un’automobile, il mezzo ideale per visitare Josselin e le tante altre attrattive offerte dalla Bretagna. Date le dimensioni ridotte del centro, in città ci si può muovere comodamente a piedi.
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