Kladska (Repubblica Ceca): la torbiera, e la Foresta di Slavkov
Kladska, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Kladska dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Sopra la città Marianske Lazne, sui vasti altopiani della Foresta di Slavkov, troviamo un paesaggio bellissimo, creato da prati umidi e paludosi, da laghetti e stagni. Siamo a Kladska in Boemia.
Le zone umide senza foreste che recano i nomi locali delle torbaie - Tajga, Paterák, Lysina e Malé rašeliniště - sono solamente qua e là ravvivate da pini palustri, in località Lysina da pino mugo palustre e sui prati più secchi da isolate betulle della Carpazia, di cui molte ricordano nodose e rugose vecchiette.
Nelle vicinanze del più ampio degli stagni locali si estende la piccola frazione Kladská, per tutto l’anno mèta prediletta degli ospiti di Marianske Lazne.
Lo stagno divenne il centro naturale di questo eccezionale paesaggio che sembra quasi un parco. In parte è attorniato dalla torbaia Tajga, in parte da un prato paludoso, e con alcune sue piatte insenature si allarga fino nell'umido bosco di abeti. Attraverso la torbaia ed attorno allo stagno conduce un ben fatto sentiero istruttivo, lungo all'incirca 1,6 chilometri, che parte dalla residenza da caccia e finisce sotto l'argine erboso dello stagno, dove possiamo ammirare due case in legno massiccio in stile alpino.
L'ex proprietario della signoria locale, il principe Schönburg-Waldenburg, si affezionò a questo prato di montagna a tal punto da decidere di rimanervi per sempre. Attorno al 1875 fece quindi costruire sia la residenza da caccia e, per renderne più attraenti i paraggi, anche le case alpine, sia la sua tomba che troviamo oltre l'abitato, verso il bosco.
La residenza da caccia si trova oggigiorno al centro di Kladská, ed è stata ricostruita in albergo e ristorante. È diventata una sosta ambita di turisti e ciclisti e vi possono trovare alloggio coloro che non riescono a trovare posto nella non lontana città Mariánské Lázně. Solamente in autunno, durante la stagione da caccia, è tutto occupato poiché vi si radunano i cacciatori da ogni dove.
Nei boschi locali sono soprattutto i maestosi cervi ad essere allevati per essere cacciati. Per le cacce senza armi vengono organizzate gite guidate ai vecchi luoghi dei rituali amorosi dei galli cedrone. Un tempo vi erano numerose popolazioni di urogalli e fagiani di monte, ora ne vengono strenuamente protetti solamente alcuni pezzi, poiché la quasi intera popolazione locale di galli cedrone è stata sterminata dalla follia dei cacciatori.
Anche molto raramente vediamo la cauta lince, anch'essa protetta, e lo stesso viene maggiormente minacciata proprio dai cacciatori. Negli stagni locali si pratica anche la pesca sportiva. Le acque piovane che vengono raccolte nel piatto sottofondo roccioso alimentano non solo gli acquitrini, ma sono anche la riserva naturale delle sotterranee sorgenti minerali.
Le zone umide senza foreste che recano i nomi locali delle torbaie - Tajga, Paterák, Lysina e Malé rašeliniště - sono solamente qua e là ravvivate da pini palustri, in località Lysina da pino mugo palustre e sui prati più secchi da isolate betulle della Carpazia, di cui molte ricordano nodose e rugose vecchiette.
Nelle vicinanze del più ampio degli stagni locali si estende la piccola frazione Kladská, per tutto l’anno mèta prediletta degli ospiti di Marianske Lazne.
Storia e curiosità
Lo stagno di Kladska venne fondato già all'inizio del XVI secolo. Ha inondato un lembo della torbaia da cui fa parzialmente defluire l'acqua, e da alcuni secoli su quest'altopiano funge da riserva stabile di acqua. Nel medioevo, all'epoca in cui la Foresta di Slavkov era soprattutto una fonte di minerali metalliferi, le sue acque venivano convogliate nel cosiddetto Canale lungo e questo le portava fino alle miniere nei pressi di Krásno.Lo stagno divenne il centro naturale di questo eccezionale paesaggio che sembra quasi un parco. In parte è attorniato dalla torbaia Tajga, in parte da un prato paludoso, e con alcune sue piatte insenature si allarga fino nell'umido bosco di abeti. Attraverso la torbaia ed attorno allo stagno conduce un ben fatto sentiero istruttivo, lungo all'incirca 1,6 chilometri, che parte dalla residenza da caccia e finisce sotto l'argine erboso dello stagno, dove possiamo ammirare due case in legno massiccio in stile alpino.
L'ex proprietario della signoria locale, il principe Schönburg-Waldenburg, si affezionò a questo prato di montagna a tal punto da decidere di rimanervi per sempre. Attorno al 1875 fece quindi costruire sia la residenza da caccia e, per renderne più attraenti i paraggi, anche le case alpine, sia la sua tomba che troviamo oltre l'abitato, verso il bosco.
La residenza da caccia si trova oggigiorno al centro di Kladská, ed è stata ricostruita in albergo e ristorante. È diventata una sosta ambita di turisti e ciclisti e vi possono trovare alloggio coloro che non riescono a trovare posto nella non lontana città Mariánské Lázně. Solamente in autunno, durante la stagione da caccia, è tutto occupato poiché vi si radunano i cacciatori da ogni dove.
La Foresta di Slavkov
Fin dai tempi dei re cechi, la Foresta di Slavkov è stata un'importante riserva di caccia, al giorno d'oggi però severamente regolata.Nei boschi locali sono soprattutto i maestosi cervi ad essere allevati per essere cacciati. Per le cacce senza armi vengono organizzate gite guidate ai vecchi luoghi dei rituali amorosi dei galli cedrone. Un tempo vi erano numerose popolazioni di urogalli e fagiani di monte, ora ne vengono strenuamente protetti solamente alcuni pezzi, poiché la quasi intera popolazione locale di galli cedrone è stata sterminata dalla follia dei cacciatori.
Anche molto raramente vediamo la cauta lince, anch'essa protetta, e lo stesso viene maggiormente minacciata proprio dai cacciatori. Negli stagni locali si pratica anche la pesca sportiva. Le acque piovane che vengono raccolte nel piatto sottofondo roccioso alimentano non solo gli acquitrini, ma sono anche la riserva naturale delle sotterranee sorgenti minerali.