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Portillo, vacanza nella localitą sciistica cilena

Portillo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Portillo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

Abbarbicata a quasi 3.000 metri di quota nei pressi del magnifico lago di Laguna del Inca, Portillo è una delle stazioni sciistiche più conosciute del Cile. La sua fama è tale che qui sono stati infranti alcuni record, come ad esempio il superamento del limite dei 200 chilometri orari, e che alcune grandi nazionali, tra cui quella statunitense, vi si allenano ogni anno. A testimoniare che questa celebrità non è casuale c’è il parere degli appassionati che ogni anno si cimentano sulle sue piste, ritenute particolarmente spettacolari dagli sciatori esperti, sebbene si incontrino anche tracciati adatti ai principianti. Trovandosi a poca distanza dal confine argentino, e a 160 chilometri da Santiago del Cile, Portillo è scelta ogni anno da migliaia di argentini, che amano trascorrervi le vacanze invernali.

L’idea di creare un comprensorio sciistico in una zona dove fino a quel momento non c’era praticamente nulla comparve verso la fine degli anni ’30 del secolo scorso, quando vennero redatti i primi piani per la realizzazione dell’insediamento. Nel 1942 ebbero inizio i lavori, terminati 7 anni dopo nel 1949 con l’inaugurazione degli impianti. Negli anni seguenti, a causa di frequenti valanghe, diversi tracciati necessitarono di opere di risistemazione, ma nel 1966 tutto era tirato a lucido per ospitare il più grande evento della breve storia di Portillo: i Campionati del Mondo di sci alpino. Da allora la cittadina ha attirato le attenzioni non solo di semplici famiglie e appassionati di sport invernali, ma anche di alcuni grandi sciatori che, in concomitanza con l’estate dell’emisfero boreale, l’hanno scelta per allenarsi.

L’abitato di Portillo sorge a 2.880 metri di altitudine sul livello del mare, ma la quota dei tracciati più alti supera i 3.300 metri. In totale le piste sono 19, di cui quella più lunga misura quasi 3 chilometri e mezzo. Nel complesso tutti gli sciatori, dai principianti ai più esperti, possono trovare pane per i loro denti, dato che le piste sono generalmente ben battute, ma prima di avventurarsi sui tracciati di Condor, Roca Jack e La Garganta è meglio pensarci bene e soprattutto raggiungere un buon livello. Oltre a sciare, d’inverno ci si può dedicare alle escursioni sulla neve, un’avventura emozionante resa ancor più affascinante dalla bellezza degli scenari naturalistici della fertile Valle de Aconcagua.

In ottobre, con lo sciogliersi della neve, si chiude la stagione sciistica, ma non per questo cessa l’afflusso di visitatori. D’estate, infatti, sono numerosi gli appassionati di trekking che scelgono Portillo come punto di partenza di splendide passeggiate su e giù per le vette andine. Il punto di riferimento della zona è il Rio Aconcagua, che scorre in direzione ovest dalla montagna più alta delle Americhe, il Cerro Aconcagua (6.959 metri), ma molti finiscono con lo sconfinare in Argentina attraversando le Ande e giungendo a Mendoza. In questo periodo fate molta attenzione al clima e di conseguenza all’abbigliamento, dato che le piogge sono frequenti e le temperature minime notturne piuttosto basse.

La stagione sciistica di Portillo si apre generalmente verso la metà di giugno per concludersi a settembre inoltrato, ma talvolta le prime nevicate si registrano già in maggio consentendo l’apertura anticipata degli impianti. D’inverno le temperature sono basse, spesso sotto lo zero anche in città tra giugno e agosto, mentre d’estate il clima è mite, ma anche piuttosto imprevedibile, col sole e la pioggia che si alternano rendendo difficile trovare l’abbigliamento giusto.

Portillo è servita da una piccola stazione degli autobus dove ogni giorno arrivano e partono i mezzi della compagnia Buses Tas Choapa, che mettono in comunicazione la città con Santiago e Mendoza, in Argentina. Dalla medesima stazione si prendono anche i bus diretti a Los Andes, una cittadina di dimensioni notevoli che ha legato il proprio nome a quello di due donne leggendarie per la storia del paese: la vincitrice del premio Nobel Gabriela Mistral, che insegnò per alcuni anni nella scuola locale, e Santa Teresa de los Andes, che qui prese i voti da suora e morì nel 1920 ad appena 20 anni.
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 Pubblicato da - 19 Dicembre 2011 - © Riproduzione vietata

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