Montevideo: viaggio nella Capitale dell'Uruguay
Montevideo, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Montevideo dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.
Capitale, città più popolosa, e porto più importante: Montevideo col suo milione e mezzo di abitanti, quasi la metà della popolazione nazionale, rappresenta indiscutibilmente l’attrazione più importante da visitare una volta arrivati in Uruguay.
Il primo insediamento, chiamato San Felipe y Santiago de Montevideo, venne tracciato dai coloni spagnoli agli ordini del governatore Bruno Mauricio de Zabala nel 1723, in risposta all’incalzante avanzata portoghese sulle coste del Riò de la Plata. Il 3 febbraio 1807 la città, nel frattempo ribattezzata più semplicemente Montevideo, fu presa d’assalto dall’esercito inglese, guidato dallo stratega Sir Samuel Auchmuty, che in poche ore costrinse alla resa i difendenti riuscendo ad entrare trionfante nelle vie del centro, che però dovette abbandonare pochi giorni dopo, quando con la sconfitta di Buenos Aires, fu costretto a negoziare la restituzione di tutte le piazzeforti precedentemente occupate. All’inizio dell’800, con l’intensificarsi della pressione e dell’ingerenza britannica, Montevideo divenne capitale della neonata Repubblica Orientale dell’Uruguay, e guadagnò una posizione di primo piano all’interno dello scacchiere commerciale con Argentina e Brasile. Per buona parte del XX secolo l’Uruguay e Montevideo, grazie alla fiorente economia commerciale, sono diventati meta di ingenti flussi migratori dagli stati vicini, cessati con le crisi politiche ed economiche che hanno colpito il paese negli anni ’70 ed ’80, ma che hanno lasciato segni tutt’ora tangibili nel tessuto sociale della città, permeandola di un’intrigante aura cosmopolita.
I quartieri e gli edifici di maggior interesse turistico sono quelli concentrati nella Ciudad Vieja, costruita su una penisola di ridotte dimensioni che si estende in prossimità dell’odierno porto. Passeggiando per le vie della città vecchia, dopo aver varcato la Puerta de la Ciudadela, unico ricordo ancora in piedi dell’antica fortezza coloniale del 1833, si raggiungerà la maestosa Plaza Independencia, confine tra il centro e la Ciudad Vieja, con al centro un’enorme statua equestre di Josè Gervasio Artigas, al di sotto della quale venne scavato il Mausoleo de Artigas, dove sono conservati i resti del grande statista uruguagio, mentre sul lato occidentale della piazza trova posto il Palacio Salvo (vedi foto), costruito nel 1927 su un altezza di ben 26 piani, che lo resero l’edifico più alto dell’intero Sudamerica. A pochi metri dalla piazza sorgono il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo Estevez, rimasti incompiuti per molti anni, e in fase di ultimazione grazie ad un intervento avviato nel 2007.
Spostandoci ad ovest ed entrando nel centro cittadino scopriamo: la Iglesia Matriz, risalente al 1799 e per questo il più antico edifico pubblico di Montevideo, che contiene i resti di alcuni personaggi di spicco della storia uruguagia; il Teatro Solis, ritenuto uno dei più bei teatri moderni del mondo, iniziato nel 1841 e caratterizzato da una maestosa facciata ottastila realizzata in marmo, ed interamente restaurata pochi anni fa; il Cabildo de Montevideo, l’edifico pubblico adibito a sede del governo durante il periodo coloniale del Vicereame del River Plate, oggi trasformato in museo con gli allestimenti del Museo Historico Municipal; ed il Mercado del Puerto, un tempo il più bel porto del Sudamerica, oggi trasformato in un centro pittoresco e vivace, costellato di ristoranti e mercati. Un altro mercato caratteristico è la Feria de Tristàn Narvaja, con bancarelle all’aperto che vendono alimenti tipici e oggetti di artigianato locale.
Il musei più importanti di Montevideo sono: il Museo del Gaucho y de la Moneda, con la raccolta numismatica affiancata da una collezione di oggetti legati alla vita dei gaucho, i mandriani sudamericani; il Museo Garibaldi, dedicato al cosiddetto “eroe dei due mondi” che proprio su queste coste soggiornò per nove lunghi anni prima di intraprendere le avventure in Italia; il Museo Romantico, conosciuto come Casa Montero, con opere d’arte di fine Ottocento e Novecento; ed il Museo Municipal de Bellas Artes, incentrato sulle opere dei più grandi artisti che hanno fatto la storia dell’Uruguay.
Per una passeggiata immersi nel verde, oltre a Parque Rivera, munito di aree attrezzate per il divertimento, anche Parque Battle y Ordonez, nel cuore della città, e Parque Rodò, dove sorge il Teatro Municipal, rappresentano valide alternative. La via più percorsa del centro è Avenida 18 Julio, su cui si affacciano numerosi esercizi commerciali, e che in febbraio accoglie migliaia di persone per la celebrazione del Carnevale, con danze, balli, abbuffate e coloratissimi carri mascherati in scena fino a tarda sera. Per concludere degnamente la vacanza bisogna dedicare almeno un pomeriggio al relax sulle spiagge del quartiere Pocitos, dove si trovano i migliori stabilimenti balneari, mentre chi proprio non riesce a stare sdraiato a prendere il sole potrà consolarsi risalendo il Cerro de Montevideo, sulla cui cima si staglia La Fortaleza, da cui godere di una vista magnifica sulla baia, per poi passare a rinfrescarsi nel quartiere Sur y Palermo, dove ascoltare musica candombe e apprezzare i classici spettacoli di tango.
Il clima è temperato, sferzato da temporali e piogge soprattutto nei mesi autunnali ed a cavallo tra la primavera e l’estate, con temperature che non subiscono quasi mai escursioni termiche troppo marcate, passando dai 10/16 gradi di luglio ed agosto, ai 22/29 di gennaio.
L’Aeroporto di Carrasco è collegato con voli diretti alle città europee di Madrid e Parigi, oltre che a tutti gli aeroporti interni, mentre coloro che si trovassero già in Sudamerica potranno decidere di intraprendere il viaggio in macchina, percorrendo le ottime autostrade dell’Uruguay ben collegate soprattutto con Brasile ed Argentina, o in traghetto, coi superveloci che fendono le acque del Riò de la Plata partendo da Buenos Aires. Per i piccoli spostamenti in città o all’interno dei confini nazionali sono consigliabili i treni, gestiti da l’Administación de Ferrocarriles del Estado (AFE), o gli autobus pubblici.
Il primo insediamento, chiamato San Felipe y Santiago de Montevideo, venne tracciato dai coloni spagnoli agli ordini del governatore Bruno Mauricio de Zabala nel 1723, in risposta all’incalzante avanzata portoghese sulle coste del Riò de la Plata. Il 3 febbraio 1807 la città, nel frattempo ribattezzata più semplicemente Montevideo, fu presa d’assalto dall’esercito inglese, guidato dallo stratega Sir Samuel Auchmuty, che in poche ore costrinse alla resa i difendenti riuscendo ad entrare trionfante nelle vie del centro, che però dovette abbandonare pochi giorni dopo, quando con la sconfitta di Buenos Aires, fu costretto a negoziare la restituzione di tutte le piazzeforti precedentemente occupate. All’inizio dell’800, con l’intensificarsi della pressione e dell’ingerenza britannica, Montevideo divenne capitale della neonata Repubblica Orientale dell’Uruguay, e guadagnò una posizione di primo piano all’interno dello scacchiere commerciale con Argentina e Brasile. Per buona parte del XX secolo l’Uruguay e Montevideo, grazie alla fiorente economia commerciale, sono diventati meta di ingenti flussi migratori dagli stati vicini, cessati con le crisi politiche ed economiche che hanno colpito il paese negli anni ’70 ed ’80, ma che hanno lasciato segni tutt’ora tangibili nel tessuto sociale della città, permeandola di un’intrigante aura cosmopolita.
I quartieri e gli edifici di maggior interesse turistico sono quelli concentrati nella Ciudad Vieja, costruita su una penisola di ridotte dimensioni che si estende in prossimità dell’odierno porto. Passeggiando per le vie della città vecchia, dopo aver varcato la Puerta de la Ciudadela, unico ricordo ancora in piedi dell’antica fortezza coloniale del 1833, si raggiungerà la maestosa Plaza Independencia, confine tra il centro e la Ciudad Vieja, con al centro un’enorme statua equestre di Josè Gervasio Artigas, al di sotto della quale venne scavato il Mausoleo de Artigas, dove sono conservati i resti del grande statista uruguagio, mentre sul lato occidentale della piazza trova posto il Palacio Salvo (vedi foto), costruito nel 1927 su un altezza di ben 26 piani, che lo resero l’edifico più alto dell’intero Sudamerica. A pochi metri dalla piazza sorgono il Palazzo di Giustizia ed il Palazzo Estevez, rimasti incompiuti per molti anni, e in fase di ultimazione grazie ad un intervento avviato nel 2007.
Spostandoci ad ovest ed entrando nel centro cittadino scopriamo: la Iglesia Matriz, risalente al 1799 e per questo il più antico edifico pubblico di Montevideo, che contiene i resti di alcuni personaggi di spicco della storia uruguagia; il Teatro Solis, ritenuto uno dei più bei teatri moderni del mondo, iniziato nel 1841 e caratterizzato da una maestosa facciata ottastila realizzata in marmo, ed interamente restaurata pochi anni fa; il Cabildo de Montevideo, l’edifico pubblico adibito a sede del governo durante il periodo coloniale del Vicereame del River Plate, oggi trasformato in museo con gli allestimenti del Museo Historico Municipal; ed il Mercado del Puerto, un tempo il più bel porto del Sudamerica, oggi trasformato in un centro pittoresco e vivace, costellato di ristoranti e mercati. Un altro mercato caratteristico è la Feria de Tristàn Narvaja, con bancarelle all’aperto che vendono alimenti tipici e oggetti di artigianato locale.
Il musei più importanti di Montevideo sono: il Museo del Gaucho y de la Moneda, con la raccolta numismatica affiancata da una collezione di oggetti legati alla vita dei gaucho, i mandriani sudamericani; il Museo Garibaldi, dedicato al cosiddetto “eroe dei due mondi” che proprio su queste coste soggiornò per nove lunghi anni prima di intraprendere le avventure in Italia; il Museo Romantico, conosciuto come Casa Montero, con opere d’arte di fine Ottocento e Novecento; ed il Museo Municipal de Bellas Artes, incentrato sulle opere dei più grandi artisti che hanno fatto la storia dell’Uruguay.
Per una passeggiata immersi nel verde, oltre a Parque Rivera, munito di aree attrezzate per il divertimento, anche Parque Battle y Ordonez, nel cuore della città, e Parque Rodò, dove sorge il Teatro Municipal, rappresentano valide alternative. La via più percorsa del centro è Avenida 18 Julio, su cui si affacciano numerosi esercizi commerciali, e che in febbraio accoglie migliaia di persone per la celebrazione del Carnevale, con danze, balli, abbuffate e coloratissimi carri mascherati in scena fino a tarda sera. Per concludere degnamente la vacanza bisogna dedicare almeno un pomeriggio al relax sulle spiagge del quartiere Pocitos, dove si trovano i migliori stabilimenti balneari, mentre chi proprio non riesce a stare sdraiato a prendere il sole potrà consolarsi risalendo il Cerro de Montevideo, sulla cui cima si staglia La Fortaleza, da cui godere di una vista magnifica sulla baia, per poi passare a rinfrescarsi nel quartiere Sur y Palermo, dove ascoltare musica candombe e apprezzare i classici spettacoli di tango.
Il clima è temperato, sferzato da temporali e piogge soprattutto nei mesi autunnali ed a cavallo tra la primavera e l’estate, con temperature che non subiscono quasi mai escursioni termiche troppo marcate, passando dai 10/16 gradi di luglio ed agosto, ai 22/29 di gennaio.
L’Aeroporto di Carrasco è collegato con voli diretti alle città europee di Madrid e Parigi, oltre che a tutti gli aeroporti interni, mentre coloro che si trovassero già in Sudamerica potranno decidere di intraprendere il viaggio in macchina, percorrendo le ottime autostrade dell’Uruguay ben collegate soprattutto con Brasile ed Argentina, o in traghetto, coi superveloci che fendono le acque del Riò de la Plata partendo da Buenos Aires. Per i piccoli spostamenti in città o all’interno dei confini nazionali sono consigliabili i treni, gestiti da l’Administación de Ferrocarriles del Estado (AFE), o gli autobus pubblici.